Le chiacchiere e le polemiche non portano punti. Messina imbarazzante quello che viene battuto, al San Filippo, da un Marina di Ragusa bravo a far fruttare le armi a disposizione e capitalizzare quanto creato. Giallorossi mai pericolosi, Zeman non riesce a incidere su una squadra che pare, sempre più, senza anima.
LE SCELTE – Assente lo squalificato Saverino, al suo posto c’è Cafarella per occupare la slot del 2001 obbligatorio. Fuori Rossetti nel tridente con Arcidiacono che si traveste da centravanti. Sorpresa in mediana dove in regia c’è il deludente Sampietro, panca per Cristiani. Nel Marina di Ragusa assente Mistretta, in attacco spazio al duo Baldeh-Diop.
CONTESTATI – La cosa più interessante del primo tempo resta la contestazione della Curva Sud verso la proprietà, accompagnata da quella del gruppo Testi Fracidi presenti solo sulla collinetta prospiciente il San Filippo. Il campo, invece, non regala nulla di eccezionale: un Messina legatissimo nella prima parte di tempo, Marina di Ragusa chiusissimo e attento solo a non subire. Crucitti e Arcidiacono restano i più vivaci: i loro scambi sono continui, ma dalle parti di Pellegrino non accade nulla. Ospiti – come da copione – presenti solo in contropiede: Baldeh ci prova in solitaria – lanciato dal solito svarione di Sampietro -, ma colleziona soltanto un corner. Poco, pochissimo, per un Messina che non può pensare a un risultato diverso dalla vittoria. Il finale di tempo, poi, diventa un monologo della squadra di Utro: palle inattive protagoniste, Avella non deve sporcarsi i guanti su Puglisi e Baldeh, ma pallone che balla pericolosamente nella sua area di rigore. Messina che chiude, quindi, in affanno e senza mai farsi vedere concretamente in area avversaria.
INGIUSTIFICABILI – Il soporifero primo tempo – paradossalmente – risveglia Zeman che boccia, ancora una volta, Sampietro e gioca la carta Rossetti. Cambio tattico con Crucitti che scala in mediana, ma evidente come la prestazione del regista ligure sia stata nuovamente insufficiente. Non cambia nulla, però, nello sviluppo di una sfida che il Messina gioca senza una vera identità, fallimentare impatto tecnico e di personalità di una squadra che pecca, come quasi ogni domenica, di spessore. Zeman tira un’occhiata verso la panchina pescando Bonasera e Manfrè per Buono e Cafarella. A difesa del tecnico – come correttezza impone – va detto che la rosa messa a disposizione, anche dopo il calciomercato, sembra lontanissima dal poter sposare le idee di gioco dell’allenatore; oltre a non essere capace di decidere le sfide con giocate personali, Crucitti escluso. I due nuovi entrati duettano immediatamente, ma il destro di Manfrè è facile per Pellegrino. Marina di Ragusa sempre pungente su palla inattiva, Diop colpisce ma Avella deve solo guardare vista l’imprecisione dell’attaccante di Utro. Prima era stato Emiliano decisivo in chiusura sullo stesso ex Acireale. Adesso i giallorossi mandano in soffitta i tatticismi e attaccano a testa bassa, il vero dramma sta tutto nella sterilità offensiva. Si collezionano solo offside. La frenesia non aiuta: Bruno perde palla, Baldeh si invola ma lo stesso difensore rimedia. Dal corner arriva il brivido: Schisciano mette in mezzo, colpisce ancora Baldeh e pallone sul palo. Marina adesso in pressione: ancora una palla inattiva – una delle armi dei ragusani – Giuliano è dimenticato e pallone in rete. Marina di Ragusa in vantaggio, Messina orribile in una gara che – ripetiamo – doveva solo vincere. La reazione dei giallorossi è tutta nel destro secco di Rossetti, bravo Pellegrino a deviare in corner. Il tempo scivola via, Messina sconfitto senza appello. Il tempo delle chiacchiere, delle giustificazioni, delle buone intenzioni e dei battibecchi social è finito.
ACR MESSINA 0
MARINA DI RAGUSA 1
MARCATORE Giuliano al 28′ s.t.
ACR MESSINA (4-3-3) Avella; De Meio, Bruno, Emiliano, Fragapane (dal 37′ s.t. Cristiani); Buono (dal 19′ s.t. Manfrè), Sampietro (dal 1′ s.t. Rossetti), Lavrendi; Crucitti, Arcidiacono, Cafarella (dal 19′ s.t. Bonasera). (Pozzi, Ungaro, Cinquegrana, Vuolo, Bossa). All. Zeman
MARINA DI RAGUSA (3-5-2) Pellegrino; Pietrangeli, Puglisi, Giuliano; Dibari, Mauro, Verachi, Schisciano (dal 39′ s.t. Calivà), Sidibe; Baldeh (dal 42′ s.t. Suma), Diop (dal 48′ s.t. Retucci). (Noto, Cervillera, Mancuso, Carnemolla, Iannò, Borrometi). All. Utro
ARBITRO Schiavon di Treviso
NOTE Spettatori 500. Ammoniti Baldeh, Sampietro, De Meio, Crucitti. Corner 6-5. Recupero 0′ e 3′.