Messina, Iannone non basta: Polidori salva la Viterbese

Pubblicato il 14 Settembre 2022 in Primo Piano

Resistenza saltata negli ultimi minuti e Messina che si fa riprendere da una Viterbese brava nel crederci fino alla fine. Vantaggio giallorosso con Iannone nel primo tempo, poi una lunga fase di sofferenza e buona gestione difensiva fino al pari di Polidori arrivato a poco dal termine.

LAMPO GIALLOROSSO – Novità – e non poche – nell’undici iniziale scelto da Auteri per il suo Messina: difesa a 4 con Konate terzino destro e Angileri opposto, in mezzo Trasciani e Ferrini all’esordio. In mezzo al campo tocca a Fiorani con Marino e Fofana. Si cambia anche in attacco dove Curiale si prende il centro del tridente completato da Iannone e Balde. Nella Viterbese cambio obbligato in difesa dove è assente lo squalificato Riggio, al suo posto c’è il rientrante Ricci. Per il resto un solo cambio rispetto al pari con la Fidelis Andria: fuori Polidori e dentro Marotta a far coppia in avanti con Volpicelli. Gara che diventa subito tattica: Filippi sceglie di seguire a uomo il trio mediano di Auteri, che risponde con un Curiale che prova a togliere respiro a Melegaitis. Il più vivace è Iannone, ma il suo doppio tentativo pecca di precisione. Succede pochissimo, col Messina che prova a creare gioco e la Viterbese che vorrebbe approfittare di qualche spazio in ripartenza. Indecisione di Daga su una palla lunga e giallorossi che tremano, ma Semenzato spara alto su suggerimento di Marotta. Altra distrazione e altro pericolo: break e fuga in mezzo al campo, Volpicelli serve l’accorrente Andreis che trova Mungo nel cuore dell’area – favorito da un rimpallo -, ma il suo tentativo viene respinto da Daga coi piedi. Squadra di Auteri che, adesso, fatica a costruire e finisce col forzare giocate che favoriscono il recupero palla dei laziali. Serve maggiore ordine e precisione nello sviluppo, necessario un coinvolgimento migliore di Curiale. Quando arriva, ecco la rete che inclina la partita: Marino va in verticale su Curiale che difende la sfera e scarica su Fiorani, appoggio per Iannone che carica il destro e batte Fumagalli. Lampo giallorosso e Messina avanti. Tempo che scorre via, ultimi brivid riegalati dalla Viterbese: prima Mungo trova un gran destro al volo dopo una corta respinta di Ferrini, poi Andreis sradica palla a Marino e ci prova dal limite senza trovare, però, la porta.

BEFFA FINALE – Ripresa che parte con la Viterbese a caccia del pari. Occasione ghiotta che arriva sugli sviluppi da palla inattiva, ma Marotta e Ricci finiscono con l’ostacolarsi e sprecano da meno di un metro da Daga. Auteri intuisce che i suoi faticano a uscire e decide per un triplice cambio prima del decimo minuto: fuori Fiorani con Napoletano che va a occupare il suo posto in mediana, poi Grillo e Catania per Curiale e l’autore del gol Iannone. Resta in campo Balde, nonostante sia parso il meno brillante del tridente. Risponde Filippi: fuori Mungo e dentro D’Uffizi, autore di una doppietta contro la Fidelis Andria. Svantaggio non meritatissimo quello della Viterbese, ma i laziali paiono squadra più brava nell’imbastire che nel concludere. Dall’altra parte c’è un Messina un po’ falloso in palleggio – a parte un Marino assoluto leader tecnico -, ma concreto nell’aver massimizzato l’unica vera occasione concessa dagli avversari. Filippi gioca la carta Polidori e passa al doppio centravanti puro con Volpicelli che scala sulla trequarti. Sale la pressione della Viterbese, anche se dalle parti di Daga succede poco grazie a una buona gestione della coppia Trasciani-Ferrini. Fuori Konate per un piccolo fastidio, esordio per il 2003 Berto che si sistema sulla corsia destra difensiva. Il ritmo non è altissimo, col Messina che cerca di superare la prova di maturità di resistere e difendere il vantaggio minimo. Cala la Viterbese, così si aprono spazi per le ripartenze veloci del Messina con Grillo che scalda le mani a un attento Fumagalli. Lo stesso Grillo diventa protagonista in negativo quando sbaglia un appoggio lanciando Volpicelli verso l’area giallorossa: scarico per Marotta che – decentrato – può solo crossare, con la schiena Ferrini mette in corner. Altro pericolo quando Simonelli crossa dalla destra, Fofana anticipa tutti e mette ancora in angolo. Fuori Balde, stremato, dentro Zuppel per provare a tenere in alto qualche pallone in più. Sofferenza pura il finale di match, col Messina sempre in apnea a reggere. D’Uffizi di potenza, ma Ferrini ci mette la testa per l’ennesimo corner. Ora, è solo resistenza. Che non c’è, perché la Viterbese impatta con una giocata che sorprende la linea giallorossa: lancio lungo di Megelaitis per Polidori che brucia la difesa – con una posizione da valutare – e scavalca Daga con un tocco morbido. Beffa atroce, Messina che si fa riprendere nel finale e mastica amarissimo. Resta una prestazione fatta di grande volontà, nonostante una sofferenza fin troppo prolungata. Come quella di una Viterbese di cui va sottolineato il merito di non aver mai staccato la spina.

MESSINA 1

VITERBESE 1

MARCATORI Iannone (M) al 35′ p.t.; Polidori (V) al 42′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Daga; Konate (dal 27′ s.t. Berto), Trasciani, Ferrini, Angileri; Fiorani (dal 9′ s.t. Grillo), Marino, Fofana; Iannone (dall’ 8′ s.t. Catania), Curiale (dal 9′ s.t. Napoletano), Balde (dal 39′ s.t. Zuppel). (Lewandowski, Versienti, Filì, Camilleri, Mallamo, Piazza, Nicosia). All. Auteri

VITERBESE (3-4-1-2) Fumagalli; Santoni, Ricci, Monteagudo; Nesta (dal 34′ s.t. Simonelli), Andreis (dal 21′ s.t. Di Cairano), Megelaitis, Semenzato (dal 21′ s.t. Polidori); Mungo (dal 12′ s.t. D’Uffizi); Marotta, Volpicelli. (Bisogno, Manarelli, Aromatario, Mbaye, Marenco). All. Filippi

ARBITRO Cavaliere di Paola

NOTE Paganti 1178, abbonati 979, incasso non comunicato. Ammoniti Balde, Versienti (dalla panchina), Marino, Angileri. Corner 7-7. Recupero 1′ e 4′.

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