Natale – è risaputo – è scadenza chiave per gli allenatori. Lo spettro del panettone (arriverà o no a mangiarlo?) li accompagna per tutta la prima fase del campionato.
FESTE SERENE – Raffaele Novelli il suo panettone lo ha mangiato e, grazie al filotto di successi che si è allungato dopo la trasferta di Trapani, probabilmente lo avrà trovato anche particolarmente dolce. Il suo Messina non ha ancora acquisito equilibri definitivi, ma intanto in classifica marcia a ritmo alto, in un campionato che stenta a prendere forma. Basti pensare che l’Acireale capolista ha comunque già incassato 2 sconfitte in 9 gare e che, numeri alla mano, il tabellino migliore possono vantarlo outsider come San Luca e Santa Maria Cilento. Formazioni che, tra l’altro, i biancoscudati si troveranno di fronte già nelle prossime giornate. Oltre al tema del panettone, altro tormentone calcistico è quello dei regali che i tecnici chiedono a dicembre, in periodo di calciomercato. Il Messina si tiene ben distante dai rumors relativi a eventuali trattative. Gli addetti ai lavori continuano a ribadire che l’organico va bene così come è, ma da questo punto di vista forse Novelli una letterina a Babbo Natale dovrebbe comunque provare a scriverla.
INTERVENTI MIRATI – Questi tre mesi di campionato, assolutamente anomali per la lunga pausa, hanno dato prime indicazioni importanti. Innanzitutto hanno confermato la bontà delle scelte fatte tra gli over dove, a meno di interventi uno-arriva-l’altro-parte, eventuali altri tasselli rischierebbero di essere un problema più che una risorsa. Qualche dubbio, invece, iniziano a farlo sorgere gli under. Dopo una partenza sprint, infatti, almeno un paio di ragazzi sembrano in affanno. La rinuncia pressoché costante al classe ‘99, le sostituzioni ridotte all’osso (praticamente l’unica staffetta provata è quella tra Crisci e Cretella) potrebbero essere un potenziale punto di debolezza da non sottovalutare. I quattro-cinque titolari hanno sempre mostrato ottime qualità, ma alla vigilia di un tour de force che vedrà parecchi impegni infrasettimanali, bisognerebbe quantomeno cercare qualche alternativa in più nel roster under. In ogni caso, è stato questo il Natale più sereno dell’era Sciotto. Siamo all’altezza delle migliori del torneo e, forse, siamo anche un gradino più su. Perciò, il panettone andrà smaltito in fretta, perché non possiamo – dopo stagioni da dimenticare – perdere l’occasione, in un’annata in cui i dettagli e la solidità societaria potranno essere determinanti.