Può andare bene anche così: prima vittoria del campionato centrata; classifica che, pur se ben poco significativa per il momento, comunque sorride; ambiente che comincia timidamente a riscaldarsi, nonostante tutto.
SBOCCIARE – Quella andata in archivio non è esattamente la domenica ideale per il Messina, ma è comunque un buon passo avanti. A lasciare un retrogusto un po’ amaro è qualche sofferenza di troppo accusata contro il Biancavilla. Si vedono per adesso le giocate di alcuni tra i singoli più attesi (Arcidiacono su tutti) e non un lavoro corale: sta pienamente nella logica del calcio e, dopo due turni, non si può pretendere molto di più. Rodaggio è il termine che sintetizza al meglio questo avvio di campionato, con una squadra rinnovata quasi totalmente e meccanismi da costruire. D’altronde, è un problema comune a tutti e anche negli anni passati, quelli in cui il campionato aveva un protagonista assoluto prima ancora di iniziare (vedasi Bari e Palermo), nel primo mese di torneo le “corazzate” vincevano senza convincere. Sono sbocciate più avanti, sfruttando però come trampolino proprio quelle vittorie “sporche” maturate in precedenza.
FARE SUL SERIO – Anche contro il Rotonda, quindi, l’obiettivo primario dovrà essere quello di mettere più fieno in cascina possibile e, speriamo, di vedere altri progressi sul piano del gioco. L’asticella, invece, inizierà seriamente ad alzarsi tra due settimane, quando il Messina sarà già a un crocevia, visto che lo attende la doppia sfida interna con Acireale e Fc. A quel punto sarà indispensabile che la squadra, quantomeno, abbia già un suo spessore in termini di personalità. Pur senza volere enfatizzare eccessivamente gli impegni di fine ottobre, è innegabile che quello sarà un primo crocevia per la formazione di Novelli. Da questo punto di vista – va ammesso senza dubbio alcuno – la società il suo compito l’ha svolto, completando per tempo la rosa, senza aspettare soluzioni dell’ultimo minuto. Almeno sotto il profilo quantitativo, nulla da dire. Sta a Novelli, adesso, cercare di bruciare il più possibile le tappe e quello spicchio di collinetta che domenica si è colorato di giallorosso rappresenta uno stimolo in più.
*fonte foto: Acr Messina – ph. Paolo Furrer