Allacciare le cinture: il campionato del Messina è arrivato a un punto chiave. Al di là delle dichiarazioni di facciata – la classifica non si guarda, le gare si affrontano una per volta, ecc. – è innegabile che in casa giallorossa il mese di marzo sarà di quelli che promettono tanta adrenalina.
NUMERI IN ORDINE – In sequenza, infatti, come è noto il calendario propone gli scontri con le due più dirette pretendenti al salto di categorie (Acireale e Fc) e con la sorpresa stagionale Gelbison. Guai a pensare che la sconfitta a S. Agata di M. di domenica scorsa abbassi il livello di rischio della trasferta acese. Anzi, a maggior ragione, per i granata la sfida contro il Messina rappresenterà una sorta di ultima occasione, quantomeno per contribuire ad abbassare i toni della contestazione in atto ormai da settimane. Gli uomini di Novelli arrivano a questi crocevia dopo avere sistemato, grazie alle due vittorie consecutive, i numeri in classifica. Media punti a partita tornata a 2 (dato comunque più alto anche di quello del Fc, che con due vittorie nei recuperi sarebbe teoricamente avanti in graduatoria); miglior attacco del girone e gol subiti quantomeno in linea anche con le più dirette inseguitrici (se si tiene conto, pure in questo caso, della media a partita).
INTENSITÀ DECISIVA – In più, un organico che, anche grazie ai nuovi innesti, sembra nuovamente proporre molteplici alternative in quasi tutti i ruoli. I presupposti, insomma, sono i migliori. Manca, però, un ultimo tassello, che non necessariamente deve essere rappresentato da un filotto di successi in questi scontri diretti. Piuttosto, è importante partire dall’idea di continuità, dote che questa squadra sembrava avere perso dopo il capitombolo di Rende. Continuità nelle prestazioni e, soprattutto, in quella che Novelli ama definire intensità. Concetto che può anche declinarsi in concentrazione nell’arco dell’intera gara, approccio corretto, fame di raggiungere l’obiettivo. È questo il passaggio fondamentale per compiere quel salto di qualità che manca, indispensabile per conservare la vetta anche al termine di un marzo di fuoco.
*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer