Vincere e non pensare ad altro. Se il Messina batterà la Juve NG sarà certo di un posto nei playout dove attenderà una tra Foggia e Casertana, in caso contrario il destino passerà dai risultati altrui. Sfida contro un avversario che ha raggiunto l’obiettivo ma che resta difficile. Presenta la gara il tecnico giallorosso Antonio Gatto.

PENSIAMO A NOI – «La vittoria di Foggia, con una grande prestazione del gruppo, ci dà la possibilità di giocare l’ennesima finale domenica, la permanenza nella categoria la meritiamo tutti. Sono arrivato qui il 23 gennaio e i giocatori non hanno mai lesinato energie lasciando fuori elementi di disturbo, hanno onorato la maglia che indossano e tutti devono rispettare questa città dando il massimo in campo. Sono stati uomini prima che calciatori e quello che hanno fatto a Foggia lo dimostra. Il Messina ha una storia importante fatta di vittorie, cadute e ha sempre dimostrato come rialzare la testa. Mi hanno chiesto chi preferiamo incontrare ai playout, ma a me interessa che chi ci affronterà abbia paura di noi. Noi dobbiamo pensare a quello che faremo noi in campo senza guardare gli altri, domenica ci serve la vittoria e dobbiamo essere bravi ed equilibrati nel cercare i 3 punti. Gare facili non ce ne sono mai e anzi possono crearti più problemi, incontreremo una squadra giovane con tanti che vorranno mettersi in mostra, non c’è bisogno di spingere sull’acceleratore per trovare le sensazioni giuste. Mi aspetto una bolgia e che il pubblico spinga i ragazzi come hanno sempre fatto in modo fantastico non solo quest’anno. Siamo un gruppo squadra e tutti i calciatori tesserati ne fanno parte, qualcuno con qualche acciacco lo valuteremo domani. Non ci condizionerà nulla in vista del risultato, diffide e quant’altro. Da Banchieri ho trovato una squadra carica, a Foggia abbiamo fatto la nostra partita, i ragazzi sono stati fantastici, non è importante la guida ma la testa dei ragazzi. Paradossalmente questa è stata una settimana facile, perché non ci sono corde particolari da toccare, sono tutti consapevoli dell’importanza e la partita si è preparata da sola».

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