
Messina, la procura è arrivata: ora inizia la vera partita
Pubblicato il 11 Aprile 2025 in Primo Piano
Possibile svolta per il Messina: Stefano Alaimo ha comunicato al sindaco Basile l’arrivo della procura internazionale che consente di cedere l’80% del club. Il documento avrebbe seguito il percorso ufficiale tra studi notarili – quello cittadino ne dovrà verificare la conformità ai parametri italiani.
IL DOCUMENTO ATTESO: COSA SIGNIFICA DAVVERO? – Ma di cosa stiamo parlando esattamente? La procura tanto attesa è il documento con cui Doudou Cissé e Alexandre Chateaux, amministratori di AAD Invest, autorizzano formalmente Alaimo a cedere le loro quote. Senza questo atto, il presidente non ha il potere legale di firmare alcun passaggio di proprietà, indipendentemente dalla sua volontà o dalle dichiarazioni rilasciate. Non si tratta di un semplice foglio firmato, ma di un documento complesso che per essere valido in Italia deve rispettare precisi requisiti legali. Per le procure internazionali esistono due possibili percorsi: il tradizionale, con documento cartaceo redatto da un notaio nel paese d’origine (Lussemburgo), apostilla secondo la Convenzione dell’Aja e traduzione ufficiale; oppure il digitale, attraverso una e-Apostille, sistema riconosciuto dalla stessa Convenzione dell’Aja che permette l’utilizzo di firme digitali certificate, purché conformi agli standard internazionali e al regolamento europeo eIDAS (come spiegato da Pietro Di Paola in “Anteprima Sport” su Radio Amore). Il fatto che la procura stia seguendo il canale ufficiale tra notai potrebbe essere un segnale positivo: solo attraverso questa strada può avvenire una cessione legalmente valida di quote societarie. Ma tutto deve essere fatto secondo le norme.
I RISCHI NASCOSTI NELLE PIEGHE LEGALI – La verifica notarile non è una semplice formalità. Nel labirinto legale delle procure internazionali si nascondono potenziali insidie che potrebbero compromettere l’intera operazione. Innanzitutto, occorre verificare il contenuto esatto dei poteri conferiti ad Alaimo: la procura deve autorizzare esplicitamente la cessione dell’80% delle quote (fuori dal documento si individua il prezzo simbolico di un euro), senza condizioni o limitazioni. Qualsiasi clausola restrittiva potrebbe rendere impossibile il passaggio di proprietà o, peggio, aprire la strada a contestazioni future. C’è poi la questione della validità temporale: il documento potrebbe avere una scadenza o essere soggetto a revoca in qualsiasi momento, creando ulteriore incertezza in un contesto già precario. E non dimentichiamo l’oggetto esatto della cessione: cosa comprende veramente questo 80%? Il diavolo, come sempre, si nasconde nei dettagli. Il rischio più grande è che il documento possa sembrare valido in superficie ma contenere vizi formali o sostanziali che emergerebbero solo in fase di esecuzione o, peggio ancora, dopo la cessione, creando un ginepraio legale per il nuovo proprietario.
IL TEMPISMO SIGNIFICATIVO – Non si può ignorare il tempismo con cui questa procura è finalmente “arrivata”. Dopo settimane di attesa e promesse, il documento si materializza proprio oggi, 11 aprile, a pochi giorni dalla scadenza federale del 16, quando il Messina dovrà versare 330mila euro per stipendi, contributi e regolarizzazioni precedenti. Un passaggio che segna uno spartiacque nella vicenda, considerando che dal giorno dell’acquisizione AAD Invest ha versato nelle casse del club appena 130mila euro attraverso tre bonifici, una cifra ben lontana da quanto necessario per affrontare la scadenza imminente. Resta da capire se questa mossa rappresenti realmente l’inizio di una soluzione o un modo per spostare la responsabilità sui potenziali acquirenti o sulle istituzioni, in una narrativa che potrebbe suonare come: “Noi siamo pronti a cedere per un euro, ora tocca a voi fare la vostra parte”.
POTENZIALI INVESTITORI: SCENARIO IN EVOLUZIONE – La situazione per i potenziali acquirenti cambia radicalmente con l’arrivo di questa procura. La cordata americana guidata da Francesco Borgosano, che aveva manifestato interesse nelle scorse settimane, potrebbe ora rivalutare la situazione alla luce di questo sviluppo concreto. Anche la Ops Holding di Milano – società della galassia Eems Italia, altra realtà che era stata accostata al Messina, potrebbe tornare in gioco davanti a un percorso di acquisizione finalmente delineato. Il vero interrogativo ora è se questi soggetti, o altri che potrebbero emergere nelle prossime ore, siano disposti e soprattutto in grado di far fronte non solo all’acquisizione simbolica, ma soprattutto alla scadenza imminente dei 330mila euro, fondamentale per la sopravvivenza stessa del club.
LO SCENARIO POSSIBILE: CORSA CONTRO IL TEMPO – Con questa mossa, il sindaco Basile si trova ora in una posizione centrale nella vicenda. Non più semplice osservatore di una questione privatistica (semicit.), ma figura attiva nel processo di verifica della procura e, potenzialmente, nella ricerca di soggetti interessati all’acquisizione. Se la procura dovesse risultare valida e completa, il primo cittadino avrebbe finalmente uno strumento concreto per facilitare l’ingresso di nuovi investitori. La cessione a un euro simbolico elimina l’ostacolo economico dell’acquisizione, ma lascia intatto il problema più grande: i 330mila euro da versare entro il 16 aprile per evitare ulteriori penalizzazioni, anticamera del fallimento.
IL PUNTO DI NON RITORNO – La verità è che, procura o non procura, il Messina è arrivato a un punto di non ritorno. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se esiste ancora una possibilità di salvezza o se, come troppe volte in passato, il calcio in riva allo Stretto dovrà ripartire da zero. La differenza, questa volta, è che tutti gli attori in campo – dalla proprietà alle istituzioni, dai potenziali acquirenti ai tifosi – sanno esattamente cosa c’è in gioco. E non ci saranno alibi per nessuno. Perché se è vero che AAD Invest si è rivelata un’operazione fallimentare, è altrettanto vero che ora, con una procura (presumibilmente) valida e un prezzo simbolico, le carte sono in tavola. Chi vuole salvare il Messina ha finalmente la possibilità di farlo. O almeno di provarci.