Messina-Latina, Modica: «Nessun bivio, ma vogliamo fare risultato»

Pubblicato il 11 Novembre 2023 in Sala Stampa

Due sconfitte consecutive per un Messina che, contro il Latina, deve ritrovare la via della vittoria per non farsi schiacciare dal peso della mancanza di risultati nonostante prestazioni di buon livello. Il tecnico Giacomo Modica presenta la sfida nella classifica conferenza pre gara.

PRESTO PER SENTIRSI OBBLIGATI – Prima novità l’ingresso nella staff medico della dottoressa Carmen Sottile, biologa nutrizionista che aiuterà nella costruzione di un regime alimentare specifico per ogni calciatore. Mister Modica ringrazia già la professionista per le prime indicazioni offerte, poi entra nel merito del momento della squadra: «L’aver potuto lavorare per un’intera settimana sembra già una notizia. Sicuramente aiuta dal punto di vista psico-fisico, nulla si crea in poco tempo quindi ci servirà questa continuità di lavoro. Ho un gruppo applicato che sta rispondendo, fin dal ritiro, alle mie richieste. Abbiamo lavorato bene in questi giorni, stanno tutti bene tranne Ferrara e Luciani infortunati e Ortisi non ci sarà per la squalifica». Tecnico che non si sbottona sulle scelte con il suo «non parlo di strategie tattiche» – anche se chiarisce come Zammit sia considerato un over per la questione minutaggio e che Scafetta nel trio offensivo sia possibile ma non probabile -, ma fa comprendere come per correggere alcune sbavature serva un’interpretazione generale più coraggiosa. Tema già trattato nel tempo, come quello che tocca il livello di immersione nella tipologia di lavoro richiesto dal tecnico. Per questo, allora, il tema centrale diventa Marco Firenze: «Va gestito e non riusciamo ad averlo a pieno regime. Conosciamo il suo passato ma non mi basta, ha avuto un problema fisico serio e lo aspettiamo, ma a calcio si gioca dando sostanza. Palla al piede sappiamo cosa può dare, ma ripeto che non mi basta. Lo voglio pieno per fare la differenza, mi servono le due fasi. Finché la situazione sarà questa non avrà la maglia da titolare incollata addosso. La perfezione devo vederla in settimana, in campo si può anche sbagliare». Nettissimo come sempre, parole che servono per chiarire e spronare uno dei calciatori di maggiore talento della rosa. Squadra che può recriminare per qualche punto sprecato, con una classifica non pienamente soddisfacente ma Modica non vuole approcciare alla sfida con il Latina come decisiva: «Loro non sono una novità, si confermano da anni. Sono una squadra che sa quello che vuole ed è allenata molto bene. Noi abbiamo la necessità di mostrarci nella nostra versione intensa e veloce. Su 11 gare ne abbiamo toppato due e mezza. Sicuramente ci serve il risultato e possiamo far bene, poi ogni partita presenta le sue difficoltà e dovremo essere bravi a leggerle in corso d’opera». Obbligo di vincere forse no, ma una squadra che non trova la vittoria potrebbe risentirne dal punto di vista prima psicologico: «Con un girone d’andata da finire e tutto quello di ritorno non posso parlare di bivio, ma è una partita importante che può darci nuova autostima e che può farci mettere alle spalle qualche negatività. Però, non possiamo mettere anche l’ansia di essere obbligati a vincere, è troppo presto. Ci deve essere la sana consapevolezza di quello che siamo per interpretare la partita al meglio, con fame. Possiamo competere con buona parte dei nostri avversari, alcune sono superiori e in quel caso serve giocare con testa e cuore per colmare il gap. Per queste cose serve lavorare bene. Questo è un campionato fisico, di corsa, e con la preparazione anche mentale puoi sopperire agli errori tecnici. Non siamo in Serie A, qui se si sbaglia hai un’altra chance, ma solo se sei completamente calato nella sfida sia mentalmente che fisicamente». Modica, poi, chiarisce che lo stato di classifica attuale non è così distante rispetto le attese: «Non abbiamo mai illuso nessuno. Non abbiamo parlato di vincere il campionato. Ci dobbiamo salvare il primo possibile per poi poterci divertire. Non c’è ansia guardando classifica perché non siamo lontani dal target. Abbiamo un pubblico straordinario che ci sta spingendo, dobbiamo anche pensare a non deluderli. Lo stesso discorso vale per una proprietà che ci permette di allenare e giocare per il Messina. L’importante è che si resti tutti equilibrati. Una sconfitta qui è diversa rispetto ad altre piazze, ma non dobbiamo drammatizzare. A Roma ho vissuto situazioni simili». In chiusura gli auguri al club organizzato dei Fedelissimi che in questi giorni ha compiuto 50 anni dalla sua fondazione: «La storia va sempre rispettata e amata, parliamo di un gruppo che da tantissimo tempo sta accanto al Messina e la squadra gli renderà omaggio».

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