Dieci defezioni tra infortuni e squalifiche, un avversario motivato a non perdere terreno dalle dirette concorrenti per la lotta alla promozione. Il Messina sperimentale ammirato contro il Lecce ha fornito una lezione di agonismo rara in terza serie: nel calcio è dunque possibile trovare motivazioni anche quando la classifica sorride da settimane. Il merito è tutto di Raffaele Di Napoli (voto 6,5), abile nel plasmare tra mille difficoltà un gruppo sempre più coeso: il 4-2-4 ha rimesso in sesto una gara apparentemente compromessa, la squadra ha seguito con estrema convinzione le idee provenienti dalla panchina. Unica pecca l’ostinato utilizzo di Giuseppe Russo: un giovane come Bossa, probabilmente, avrebbe offerto il necessario dinamismo al centrocampo nei momenti di maggiore difficoltà.
Addario 6: insicuro nelle uscite, si riscatta tra i pali sulle conclusioni di Moscardelli e Sowe. Sempre sul punto di capitolare, trova i tempi giusti per un intervento efficace in una dimensione temporale di cui è l’unico a conoscere le credenziali d’accesso.
Mileto 6,5: l’assist per Mileto a coronare una prestazione difensiva impeccabile. Rivelazione del finale di stagione del Messina.
Burzigotti 6: in coppia con Martinelli rischia sempre di essere travolto, trovando puntualmente in extremis la giocata risolutiva. Brividi da montagne russe, l’esperienza come arma decisiva.
Martinelli 6: vale lo stesso discorso fatto per Burzigotti. Complice la prestazione anonima di Giuseppe Russo in mediana, torna ad essere il regista offensivo della squadra.
De Vito 6: dopo Catania è ancora una volta protagonista di un episodio dubbio che costa un rigore a sfavore. Un penalty, a dir la verità, particolarmente generoso. Tornato nella posizione di terzino, l’ex milanista sfodera una prestazione in linea con quelle ammirate durante il girone di andata.
Zanini 6: l’assenza di Giorgione lo costringe ad aumentare l’intensità nel ruolo disegnato per lui da Arturo Di Napoli. L’ex cosentino risponde presente.
Gi. Russo 5: un fantasma. (dal 22′ s.t. Cocuzza 6: il suo ingresso alimenta la convinzione offensiva del Messina. A pochi millimetri dal gol della vittoria)
Fornito 6: tra i migliori nella prima frazione, cala d’intensità nella ripresa fino a scomparire dal vivo del gioco.
Gustavo 6: Tavares gli soffia il ruolo di suggeritore sulla trequarti, il brasiliano si limita all’ordinaria amministrazione con un paio di interessanti conclusioni dalla lunga e media distanza.
Tavares 7: firma l’ottava meraviglia del suo campionato, un gol da centravanti vero ad esaltare una prestazione eccellente.
Salvemini 5,5: nel primo tempo si divora il gol del possibile vantaggio. Si vede poco, ma è fondamentale il suo apporto in fase di ripiegamento. (dal 37′ s.t. Padulano sv)
* foto di Giuseppe Saya