Messina, l’importante era vincere: Luciani piega il Taranto
Pubblicato il 11 Gennaio 2025 in Primo Piano
Vittoria. Il massimo risultato col minimo della qualità possibile. Il Messina che batte il Taranto offre una prestazione poco convincente, arricchita solo da una volontà maggiore rispetto a quanto visto nelle ultime uscite. Luciani firma il successo su gentile regalo di Marong. Ora, tocca alla proprietà.
SEMPRE TROPPO POCO – Calante. Il primo tempo del Messina al Nuovarredo non è di quelli brillanti. Anzi, i giallorossi peggiorano alla distanza, quasi abbattuti dalla resistenza e crescita di un Taranto tutt’altro che arrendevole. Sì, perché i pugliesi restano squadra in disarmo dal punto di vista societario e dalle porte girevoli, ma in campo l’impegno e massimo. Inoltre, mister Bisignano recupera tanti dei “titolari”, così i padroni di casa tornano squadra più solida di quanto visto nelle ultime uscite. Certo, il “merito” è anche di un Messina incapace di costruire calcio credibile e influenzato da una qualità sempre più ridotta. Modica deve lasciare a casa Rizzo, Frisenna e Petrungaro – oltre a Ortisi, Re e Mamona -, così il suo 11 iniziale è un patchwork confuso che sembra somigliare a un 4-3-3 con Pedicillo e l’inconsistente Cominetti a supporto di Anatriello. Proprio il centravanti – che resta vicino all’Avellino – è il primo a rendersi pericoloso: corner respinto dalla difesa, raccoglie Morleo che rimette in mezzo dove Anatriello schiaccia di testa trovando Del Favero reattivo. Bravo il numero 1 tarantino, ma il 9 giallorosso doveva fare di più. La risposta dei pugliesi è affidata a Mastromonaco – che già in precedenza aveva sporcato i guantoni di Krapikas – che, servito da Verde, batte a colpo di sicuro ma trova Petrucci sulla linea di porta. Venti minuti con due occasioni, buona intensità e un livello tecnico decente. Poi, la partita perde di slancio e si perde in tanti errori di misura e squadre che si allungano e spezzano. Intervallo che manda a riposo un buon Taranto e un Messina rivedibile.
ERRORE VINCENTE – Ripresa che ricomincia sulla falsariga del primo, sempre col Taranto a sembrare più dentro la partita e il Messina a cercare la giocata vincente. Anatriello spara alto, dall’altra parte Giovinco pesca Speranza che è impreciso. Modica prova a cambiare con Luciani per Cominetti e Salvo per Petrucci: 4-4-2 a specchio e tentativo di vincere qualche duello in più. Non succede, semplicemente perché in campo non accade davvero nulla. Liotta sparge cartellino quasi a casaccio e le due squadre sembrano aver finito gli argomenti. Messina che, però, resta consapevole di non poter fallire l’appuntamento con una delle poche sfide alla propria portata. Pesa, quindi, il fatto di avere una rosa col foglio di via in tasca e in attesa solo del permesso per metterlo in pratica. Modica può far poco, dato che a Francavilla si è presentato con 17 calciatori. Per cercare vitalità tira fuori Lia e butta nella mischia Adragna; rappresentazione plastica del momento giallorosso. Al Messina serve una mano, perché è evidente di quanto sia complicato per la squadra di Modica sfondare le maglie tarantine. Pugliesi che ci provano con Speranza da lontano, ma Krapikas blocca e poi ha l’intuizione di rinviare lungo verso le due punte: buco clamoroso di un goffo Marong, raccoglie Anatriello che serve Luciani che da due metri non sbaglia. Messina in vantaggio. Serviva un errore grave del Taranto ed è arrivato, ora i giallorossi devono solo gestire. Anche perché la freddezza non è sempre compagna di viaggio, dato che qualche minuto dopo Marong sbaglia ancora ma Luciani spara su Del Favero. Il Taranto diventa alleato del Messina quando Guarracino sfoga la sua frustrazione con un calcione a Salvo e si becca il rosso diretto. Superiorità numerica che chiude la sfida. Torna alla vittoria il Messina – mancava dall’1-2 di inizio dicembre in casa Turris -, punti pesantissimi per una corsa salvezza che non ammetterà pause e per la quale occorrerà un forte mercato. Alla proprietà il compito di non perdere ulteriore tempo. Mai come adesso servono chiarezza e operatività.
TARANTO – MESSINA 0-1
MARCATORE Luciani al 34′ s.t.
TARANTO (4-4-2) Del Favero; Vaughn (dal 37′ s.t. Locanto), Marong, Papazov, Verde; Mastromonaco (dal 49′ s.t. Zerbo), Fiorani (dal 28′ s.t. Schirru), Speranza, Guarracino; Battimelli (dal 37′ s.t. Garau), Giovinco (dal 28′ s.t. Zigoni). (Meli, Caputo, Sacco, Lenti, Pastore, Fiorentino). All. Bisignano
MESSINA (4-3-3) Krapikas; Lia (dal 29′ s.t. Adragna), Ndir, Marino, Morleo; Petrucci (dal 15′ s.t. Salvo), Anzelmo, Garofalo; Pedicillo, Anatriello (dal 47′ s.t. Di Palma), Cominetti (dal 15′ s.t. Luciani). (Curtosi, Mameli). All. Modica
ARBITRO Liotta di Castellammare
NOTE Partita a porte chiuse sul neutro di Francavilla Fontana. Espulso al 42′ s.t. Guarracino per gioco violento. Ammoniti Cominetti, Papazov, Modica (all. Messina), Morleo, Pedicillo, Speranza, Mastromonaco e Adragna. Corner 2-6. Recupero 1′ e 5′.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya