Sconfitta pesante del Messina contro il Foggia, piano salvezza sempre più complicato e nel post gara tocca al direttore sportivo, Pasquale Logiudice, analizzare il momento dei giallorossi.

IL GRUPPO – «Siamo in un momento di difficoltà, stiamo attraversando un periodo in cui non è più importante analizzare la singola partita. Facciamo un passo indietro, forse a un certo punto qualcuno ha pensato fossimo il Catanzaro. Forse, qualcuno si è illuso che il nostro non fosse un campionato di sofferenza. Come se fosse scontato quello che abbiamo fatto. Le energie nervose e fisiche sono in calo, non siamo quelli dei 25 punti e stiamo pagando il grande sforzo fatto fin qui. Speravo non si verificasse questo calo, ma è evidente che non siamo stati la squadra che eravamo sia con la Turris che oggi con il Foggia. La sensazione di poter evitare i playout era presente anche in noi, ma queste due sconfitte ci mettono in difficoltà. Dobbiamo ricompattarci e ritrovare le forze. Succede a tutte le squadre e ora sta toccando a noi. Il gruppo è il nostro punto di forza, ci dobbiamo affidare al gruppo e non pensare all’assenza di Kragl o alla condizione di Ragusa. Abbiamo affrontato il Foggia ed eravamo in campo con quattro 2002 e non è sempre scontato fare risultato. Stiamo facendo ancora minutaggio in accordo con la proprietà. Il problema, paradossalmente, è stato l’aver fatto tanti punti in una volta. Se li avessimo suddivisi diversamente avremmo un altro tipo di reazione ai risultati. Stiamo andando oltre a mille problemi, anche mettendo da parte i singoli ruoli. Sempre per il bene del Messina. La salvezza dipende da noi e anche dai risultati degli altri, siamo in una fase non positiva e non ci nascondiamo. Ad oggi, questi 25 punti sono stati fatti esclusivamente dalla squadra e per questo sto chiedendo per questo finale di campionato un pochino di compattezza. Vogliamoci bene un po’ tutti. Per il bene del Messina».

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