In panchina c’è una guida con le idee ben chiare, un tecnico che sin dalle complicate amichevoli estive palesava una visione tattica precisa. Arturo Di Napoli non è il classico ex calciatore finito in panchina un po’ per noia. La gara con la Lupa Castelli vinta dal suo Messina mette un altro mattoncino nella costruzione della credibilità del tecnico giallorosso. Non senza errori, il suo Messina convince sempre di più. Il passaggio finale sarà acquisire la consapevolezza della grande squadra, contro la Lupa il vantaggio ha prodotto un abbassamento innaturale per una formazione tanto tecnica come il Messina. In ogni concerto, tutte le orchestre sono esaltate dall’assolo del singolo. Il solista del Messina di nome fa Dario, di cognome Barraco. Orchestra e solista suonano i componimenti di uno spartito perfetto. Classico focus tattico, oggi analizziamo l’azione che porta al gol di Salvemini, un mancato filtro difensivo del centrocampo del Messina e il presunto rigore su Barraco nel primo tempo.
TESTA ALTA E APPLICAZIONE – Prima azione della nostra analisi. Primo tempo in cui il Messina non riesce a sfondare. Nel secondo passa quasi subito. In rosso abbiamo cerchiato Barraco (in possesso palla) e Cocuzza, il fantasista legge il movimento senza palla della punta e lo serve nel corridoio (frecce gialle). Tiro di Cocuzza e palo clamoroso, sulla respinta Zanini non controlla ma c’è Salvemini a metterla dentro. Proprio loro due entrano nel nostro focus. Entrambi cerchiati di azzurro, notiamo il contromovimento dei due. Zanini (in basso nella foto) attacca la profondità, mentre Salvemini viene incontro. Questo serve a muovere la difesa avversaria che, infatti, perde i riferimenti e non riesce a tamponare su nessuno dei protagonisti.
ALZARE L’ATTENZIONE – Siamo nel primo tempo, azione offensiva della Lupa Castelli. Parte un cross dalla sinistra verso Scardina, Martinelli scivola e il centravanti laziale è favorito. Sponda arretrata verso Volpe (cerchio azzurro) che calcerà verso la porta di Berardi. In rosso abbiamo evidenziato Bramati e Baccolo, entrambi sono in ritardo sulla copertura e non attaccano la seconda palla cercata dalla Lupa Castelli. Esempio questo, di un’azione che si ripeterà altre volte all’interno del match.
IL CONTATTO C’È – Grandi proteste del Messina nel primo tempo. Bramati lancia lungo su Barraco che controlla e punta l’area avversaria. Il terzino sinistro De Gol lo affronta, nel nostro montaggio possiamo vedere come il difensore della Lupa guardi l’uomo cercando di capirne il movimento. Taglia la corsa dell’esterno del Messina (freccia gialla) e arriva il contatto. Ingrandimento: possiamo osservare come il contatto avvenga, non proprio una spalla a spalla dato che De Gol allarga il braccio sinistro per frenare la corsa di Barraco. Da sottolineare che il tutto avviene a grande velocità, evenienza che amplifica l’entità del contatto. Non sarebbe stato scandaloso fischiare il calcio di rigore.