Il pallone è rotondo. Vecchio adagio retorico del mondo calcistico, spesso calzante ovvietà per far comprendere come il continuo movimento possa mutare ogni cosa. Dall’inferno degli zero punti a sfiorare la zona playoff: il Messina di Rando conosce una nuova consapevolezza.
IL TOCCO DI RANDO – La vittoria in casa del Marina di Ragusa è stato il premio necessario per i giallorossi. Settimana irripetibile la scorsa: tra vittorie sul campo e dal Giudice Sportivo sono arrivati 9 punti che hanno dato un nuovo volto al campionato. I protagonisti si affrettano a dire che la colpa non era dell’esonerato Cazzarò, certamente i meriti sono in larga parte del subentrato Pasquale Rando. Il tecnico messinese ha sferzato un gruppo sopito, lo ha fatto passando attraverso le proprie idee e senza un ingresso morbido. Rivoluzione doveva essere, così è stato ed è servito per destare una delle pretendenti a dar fastidio al Palermo. Mentre i rosanero cercano la sesta di fila, il Messina cerca continuità contro un Marsala lontano parente di quello dello scorso anno ma comunque avversario intenso e temibile. Lo sbarco nel magico mondo del 4-3-3 misto a scelte precise hanno ridato identità alla rosa, nonostante la costruzione della stessa andasse verso un tipo di calcio ben preciso nelle teste di Obbedio e Cazzarò. Per Rando il lavoro non è stato tattico – non solo almeno – visto che i primi passi sono stati quelli sotto l’aspetto mentale, con risultati evidenti e concreti.
UOMO DI CAMPO – Giocare ogni settimana a fare gli psicologi, però, diventa capzioso; meglio tornare al campo dove si possono già vedere soluzioni e ricerca di un gioco nuovo. In primis le scelte: Bruno e Ungaro hanno messo d’accordo il folto roster di centrali difensivi (visto il modulo a 3 previsto in estate), lo hanno fatto anche per dare stabilità a una squadra alla ricerca della colonna vertebrale a cui appoggiarsi. In regia Ott Vale non aveva convinto, a Ragusa lo si è visto alzare il baricentro di almeno 15 metri, miglioramento evidente e non c’entra nulla la rete realizzata. Sampietro scalpita, l’argentino ha risposto ma resta candidato per il ruolo da mezz’ala, under permettendo. Proprio i giovani sono il manifesto della rivoluzione: insufficienti con Cazzarò, protagonisti adesso e messi al centro della squadra e non mal sopportati, come accade in tante realtà dove i giovani sono più un fastidio. Innegabile come ragazzi appena maggiorenni non vadano pressati, importante però far capire loro come siano parte integrante e importante della rosa. Saverino ha risposto, Orlando convinto e si attendono le risposte degli altri. Escluso dalla discussione è Avella, troppo forte per rientrare in chiacchiere su under e affini. Contro il Marsala il Messina non cerca solo continuità di risultato, ovvia e scontata, cerca ulteriori risposte confortanti dai propri leader: Crucitti si è acceso a intermittenza, a lui si chiede quella capacità di essere decisivo sempre. Inutile far l’elenco e analizzare caso per caso, quello che balza all’occhio è, però, una ritrovata sana concorrenza che metterà sulle spine anche pezzi grossi: tornato Sampietro, torna anche Esposito e adesso per Rando arrivano, finalmente, scelte difficili.
GLI UNDICI – Marsala che arriva al San Filippo dopo la batosta interna subita dall’Acireale, mister Giannusa cerca il riscatto e lo fa ripartendo da senatori come Balistreri, ancora in gol domenica scorsa ma arma scarica se non accompagnato dal resto della squadra. Rando la sua la scrive seguendo i dettami del campo: in difesa non dovrebbero esserci novità, anche se l’assenza di Saverino apre a scenari diversi per la questione under. Se in mediana andrà Buono non ci saranno modifiche, il rientro di Sampietro con la conferma di Ott Vale, invece, aprirebbe le porte della titolarità a uno tra Strumbo e Barbera. Più difficili le modifiche in avanti: Orlando piace indipendentemente dal suo anno di nascita, Coralli e Crucitti sono adesso inamovibili. Il Messina cerca la terza dose di carica consecutiva: non importa l’avversario e il calendario quando stai inseguendo, questo Messina però sembra rincorrere con cattiveria e non più con affanno.
MESSINA (4-3-3) Avella; De Meio, Bruno, Ungaro, Strumbo; Ott Vale, Sampietro, Cristiani; Crucitti, Coralli, Orlando. All. Rando
MARSALA (4-3-3) Russo; La Vardera, Montuori, Monteleone, Castrovilli; Lauria, Ferchichi, Erbini; Padulano, Balistreri, Manfrè. All. Giannusa