Ormai da alcune settimane il ritornello è sempre lo stesso. “Mister, questa potrebbe essere la sua ultima partita in giallorosso”. Di Napoli sorride e poi parte per la tangente, carico di rabbia e consapevole che ci saranno tempi e modi per dire tutto quello che cova dentro di lui. Il Di Napoli visto contro il Monopoli è un tecnico maturo che sa mettere a frutto la pluriennale esperienza da calciatore della massima serie. Non è uno svantaggio casalingo contro un buon Monopoli a poter abbattere l’uomo che ha zittito San Siro con la maglia del Vicenza o fatto esplodere di gioia il San Filippo con le sue testate contro Inter e Reggina. Arturo Di Napoli e Messina sono un binomio di amore che non potrà essere distrutto dalla sentenza di un tribunale federale. Il Messina va sotto all’intervallo, punito oltremodo per i suoi errori. La ripresa non è tutta rose e fiori, ma il carattere e la voglia di vincere vengono sputati in campo come se su quel campo ci fosse Di Napoli a giocare e segnare. Il gruppo lotta, gioca e vince anche e sopratutto per il loro padre sportivo. Analizziamo alcuni momenti chiave della sfida tra Messina e Monopoli, tra errori difensivi e intesa offensiva.
SCIVOLONE – Partiamo dalle cose brutte. Messina in vantaggio con il colpo di testa di Gustavo e ripreso dalla giocata di Romano. Finale di primo tempo beffardo. Prima Salvemini vede infrangersi sul palo una zuccata a colpo sicuro dopo Fornito scivola e la via si apre. Ecco l’azione incriminata. Fornito cincischia e scivola, Djuric (riquadro azzurro) recupera il pallone e si invola verso la metà campo avversaria. In rosso la linea difensiva del Messina che scappa all’indietro, in giallo abbiamo evidenziato Martinelli che rincula insieme ai compagni e aspetta troppo tempo prima di uscire con decisione su Djuric magari spendendo un fallo immediato. Il risultato lo conosciamo ed il Monopoli chiude avanti il primo tempo. Sfortunato il Messina nell’occasione. Dalla scivolata di Fornito alla mancanza di decisione di Martinelli sembrerebbe più un’accozzaglia di errori, la realtà parla più di una serie di eventi veloci e casuali che si sommano.
DOPPIO ERRORE – Riavvolgiamo il nastro della partita e passiamo al gol del vantaggio del Messina. Il tecnico del Monopoli parlerà di errori difensivi gravi ed i fatti gli danno ragione. La squadra pugliese si presenta al San Filippo con una difesa a 3, in questa occasione vediamo come i tre difendenti di Tangorra si piazzino a uomo sul tridente del Messina. Largo in basso c’è Leonetti guardato a vista da Esposito, più in mezzo Salvemini e Tarantino fanno coppia, infine ecco gli errori. In azzurro Fornito pronto al cross verso Gustavo (cerchio verde), in rosso gli errori difensivi del Monopoli. Nel riquadro c’è Bei che corre verso il centro coprendo non si sa quale pericolo perdendo completamente di vista il movimento di Gustavo. Con la linea rossa la distanza incolmabile tra il brasiliano e la diagonale mancata di Pinto. Incomprensibile il movimento di Bei verso il cuore del campo, troppo lento l’esterno sinistro nel coprire Gustavo sul taglio. Ottimo Fornito nell’azione personale che porta al cross, per Gustavo parla il tabellino.
QUANDO IL LANCIO FUNZIONA – Ultimamente il Messina ne sembrava diventato schiavo. Il lancio lungo dalla difesa a cercare le punte era l’unica arma messo in atto dai giallorossi. Risultati pochini per non dire nulli. Contro il Monopoli finalmente si realizza la giocata tra centrale e attaccante, il merito va diviso equamente. In rosso Martinelli che col sinistro cerca lungo la profondità attaccata da Gustavo che taglia davanti al centrale e con un controllo e tiro splendidi batte Pisseri in uscita disperata. Grande personalità di Luca Martinelli che esce a testa alta e lancia di sinistro, il piede meno buono. Pallone perfetto, come perfetto è il movimento di Gustavo. Pinto è ancora in ritardo mentre Bei guarda solo la palla e rimanere tagliato fuori è la naturale conseguenza. Con la linea gialla abbiamo evidenziato come il Monopoli si muova senza il giusto allineamento perdendo riferimenti e uomini. La tecnica e la freddezza sotto porta del brasiliano regalano al Messina il momentaneo pareggio. L’asse Giorgione-Tavares porterà i tre pesantissimi punti.