Messina non pervenuto, l’Igea Virtus travolge Infantino
Pubblicato il 23 Settembre 2018 in Primo Piano
Zero punti, zero reti segnate e sei subite. Questo il bottino del Messina dopo due giornate di campionato. Mister Infantino deve già riflettere sulla propria posizione, la sconfitta netta sul campo della giovanissima Igea Virtus racconta di una squadra senza idee di gioco e con pochissimo carattere. L’insistenza tattica dell’ex allenatore dell’Acireale si scioglie davanti a una prestazione al limite della decenza, le rivoluzioni in corsa non servono a nulla se non basate su una solida identità. Se il Bari era stato definitivo “troppo forte”, la sconfitta di Barcellona chiarisce come il vero problema del Messina sia il Messina stesso.
INCONSISTENTE – Rivoluzione in casa Messina dove mister Infantino boccia Gambino e lancia un tridente leggero con l’esordio di Arcidiacono che completa il trio con Rabbeni e Petrilli. Novità anche in difesa dove rientra Meo tra i pali, Russo lascia il posto al giovane Ba nel terzetto con Porcaro e Cossentino. In mediana fuori Bossa e Barbera, spazio a Cocimano e al neo arrivato Biancola con Biondi che si sposta in mezzo con Genevier. Nell’Igea Virtus mister Mancuso perde Prisco e rilancia Cetrangolo tra i pali, per il resto l’unica modifica rispetto al pari di Gela è l’ingresso di Santapaola in mediana al posto di Grillo. Partono forte i padroni di casa: calcio piazzato di Akrapovic, bravo Meo a farsi trovare pronto, la sua respinta finisce sulla testa di Busatta che colpisce ma trova ancora il portiere giallorosso attento. Il Messina fatica a costruire, ancora una volta la squadra di Infantino pecca in idee lasciando spazio alla gran voglia della squadra di Mancuso. Il vantaggio dell’Igea è nell’aria e arriva puntuale: rimessa laterale verso l’area di rigore, pallone sporco che finisce sul destro di Miuccio che colpisce da distanza ravvicinata con Meo che non può nulla. La reazione Messina, stavolta, è immediata e il pari non arriva solo per una questione di centimetri con il destro di Cocimano che muore sulla traversa. Ancora ospiti in avanti: corner dalla sinistra di Genevier, anticipa tutti Porcaro ma il suo colpo di testa e respinto miracolosamente da Cetrangolo. Gara vivace con entrambe le squadre che pungono, bene l’Igea che non abbassa il ritmo dopo il vantaggio e sfiora il raddoppio con Le Piane. Il Messina risponde con Biancola che però non trova la forza giusta nel colpire, lo scorrere del tempo non aiuta i giallorossi che vorrebbe andare al riposo almeno in parità. Grande livello agonistico messo in campo dall’Igea, i ragazzi di Mancuso ci credono di più e il raddoppio arriva come giusto premio: Miuccio sfonda a destra, cross dentro che viene pasticciato da Porcaro e Cossentino, il pallone torna sui piedi di Miuccio che impallina Meo e punisce un pessimo Messina. Ancora Cocimano a prendersi la responsabilità della reazione, il suo destro manca la porta di Cetrangolo per pochi centimetri. Si chiude un primo tempo che ha visto protagonista la grande tenacia dell’Igea Virtus, meritato il vantaggio della squadra di Mancuso contro un Messina distratto e mal messo in campo.
NESSUNA REAZIONE – Bocciato il 3-4-3 dopo un primo tempo da suicidio tattico, mister Infantino cambia tutto: fuori Cossentino e Biancola e dentro Gambino e Sarcone. Messina adesso con quattro punte e Cocimano che scala sulla linea difensiva, c’è Ba in coppia con Porcaro in mezzo. Ripresa che i giallorossi provano ad attaccare con un atteggiamento diverso, davanti si alza il muro di un’Igea che adesso cerca di rompere il ritmo degli uomini di Infantino senza dimenticare qualche contropiede pericoloso. Fatica ancora a costruire il Messina, la rivoluzione tattica serve a poco con i tentativi offensivi che restano solo nelle intenzioni. Match che adesso scorre veloce, l’Igea ci prova con Gazzè senza fortuna mentre il Messina sembra spegnersi nuovamente. Senza anima la squadra di Infantino, oltre al disastro tattico è netta la sensazione che questa formazione non abbia ancora il carattere necessario per colpire con cattiveria l’avversario. Ci prova Genevier dalla distanza, il suo destro esce di poco ma è l’ennesima giocata personale in un mare di approssimazione. Partita che non regala più l’intensità della prima frazione, Biondi si divora una rete da distanza ravvicinata ma resta viva la sensazione che questo Messina ci creda davvero poco. Ancora l’Igea che ci prova con Allegra che di testa impegna Meo, il Messina si fa notare solo per gli ingressi di Traditi e Carini. Nel finale brutto infortunio per Sarcone, problema a una caviglia per lui e immediato trasporto in ospedale per i controlli del caso, col match che resta fermo per diversi minuti. Messina inesistente, l’Igea ci crede fino all’ultimo e trova il giusto tris: Lancia scappa sul filo del fuorigioco, trafigge Meo e umiliazione servita per il Messina di Infantino. Bravissima la squadra di Mancuso a gestire il vantaggio, pochissimi i rischi reali corsi dall’Igea Virtus che porta a casa una vittoria strameritata. Il Messina esce dal D’Alcontres con in testa tanta confusione e con l’unica certezza di non essere ancora una squadra.
IGEA VIRTUS 3
MESSINA 0
MARCATORI Miuccio al 19′ e al 37′ p.t.; Lancia al 42′ s.t.
IGEA VIRTUS (4-3-3) Cetrangolo; Allegra, Mancuso, Vona, Akrapovic; Dodaro, Grosso (dal 50′ s.t. Giambianco), Santapaola (dal 28′ s.t. Lancia); Miuccio (dal 22′ s.t. Mirabile), Busatta, LePiane (dal 10′ s.t. Gazzè). (De Marco, Bucca, Grillo, Selvaggio, Dadone). All. Mancuso
MESSINA (3-4-3) Meo; Ba, Cossentino (dal 1′ s.t. Gambino), Porcaro; Biancola (dal 1′ s.t. Sarcone e dal 39′ s.t. Cimino), Biondi, Genevier, Cocimano; Arcidiacono, Rabbeni (dal 36′ s.t. Carini), Petrilli (dal 21′ s.t. Traditi). (Ragone, Barbera, Pizzo, Bossa). All. Infantino
ARBITRO Scarpa di Collegno
NOTE Spettatori 500. Ammoniti Biondi, Vona, Grosso, Traditi. Corner 4-5. Recupero 1′ e 8′.