Messina-Paganese, presi in contropiede

Pubblicato il 14 Febbraio 2016 in Tattica

Un cartellino rosso dopo sette minuti e tutto quello che avevi provato in settimana viene messo nel cassettone dei ricordi. Cancellate idee e soluzioni, l’inferiorità scombina i piani ed anche i nostri giudizi sul lavoro di Raffaele Di Napoli vengono posticipati. Cosenza è andata, adesso per il Messina c’è tutto un altro avversario da preparare e nuove idee da mettere sul banco. La Paganese di Gianluca Grassadonia riflette la furbizia del suo tecnico. L’ex allenatore giallorosso non ha dimenticato tutte le sue teorie da supercorso di Coverciano, la bravura è stata quella di applicarle secondo le caratteristiche della rosa a disposizione. I campani non hanno un roster brillante in ogni ruolo, ma alcune eccellenze che per chi vive un campionato da salvezza tranquilla possono eccitare e far divertire tifosi e addetti ai lavori. Cunzi-Caccavallo sono l’arma letale di Grassadonia. Veloci, tecnici e imprevedibili. Liberi all’interno di schemi, perché imbrigliarli sarebbe un errore ma lasciarli troppo liberi risulterebbe controproducente. Studiamo e analizziamo i movimenti di queste due schegge impazzite (ma non troppo). Prima però piccolo accenno al Messina: l’amichevole di Mili non sarà rivelatrice di tutte le soluzioni ma un paio di novità ci sono. Sulla formazione e le scelte leggerete più avanti all’interno del pezzo, tatticamente invece aspettatevi un Messina che si affida meno al lancio lungo e che palleggia più velocemente. Meno seconde palle e più coinvolgimento degli esterni.

L’UOMO OMBRA – Non lo vedi ma c’è sempre ed è decisivo. Giuseppe Caccavallo è leader tecnico e trascinatore della squadra di Grassadonia. Numero dieci dal sinistro delicato e capocannoniere del Girone C, da lui arriva il veleno con cui la Paganese stende gli avversari. Foggia-Paganese, partita che abbiamo analizzato dal punto di vista pugliese nelle scorse settimane. Oggi ribaltiamo e analizziamo il sistema offensivo degli uomini di Gianluca Grassadonia. In azzurro segniamo la linea del Foggia che difende in maniera rischiosa ma in linea al calcio voluto da De Zerbi. La Paganese nella gara di andata aveva colpito due volte in contropiede, al ritorno si ripete. In giallo la partenza dell’azione con lo scarico largo e profondo su Caccavallo (evidenza rossa) che attacca alle spalle e oltre lo spazio difensivo. Il bomber campano sfonderà a destra, palla in mezzo e sfortunata autorete di Gigliotti per il vantaggio azzurrostellato. In alto oltre la linea vedete Cunzi come attacchi la profondità, a sinistra (coperto dal timer) c’è un terzo uomo in arrivo. Frecce che si scagliano contro la linea avversaria. Nell’occasione sono favorite da una difesa che rischia penserete, ma anche contro una squadra schierata sanno come muoversi.

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INTESA TOTALE – Ed ecco dimostrato che la ripartenza rimane l’arma principale ma non l’unica. Settimana scorsa, la Paganese vince 4-3 contro la Juve Stabia che sbatte due volte dal dischetto su Marruocco. Prima di un secondo tempo di sofferenza ci sono quarantacinque minuti di spettacolo offensivo. Questa la rete che porta al 2-0. In azzurro Caccavallo che è venuto dentro il campo a giocare, in giallo la traiettoria del pallone a scavalcare la linea. Si ricerca la profondità in movimento di Cunzi. In rosso abbiamo segnato l’evoluzione del suo taglio, dalla partenza a dove si conclude sposandosi col pallone e trovando la girata del raddoppio. Cunzi-Caccavallo si cercano e si trovano a meraviglia. Il contropiede è la nobile arma di chi è consapevole dei propri limiti strutturali, quello della Paganese è organizzato e dettato da scelte precise. Il resto lo fa l’estro personale e la super intesa che questi giocatori hanno costruito in campo.

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CASA MESSINA – Amichevole di Mili che ha dato alcune indicazioni sia al tecnico che ai presenti. La prima quella di Matteo Zanini che torna nel giro dei possibili terzini dopo l’esperienza a centrocampo sotto la gestione Arturo Di Napoli. Con Raffaele cambiano le gerarchie, visto anche l’arrivo di Giuseppe Russo in mediana. L’ex Catania verso una maglia da titolare al posto di Pietro Baccolo non in perfette condizioni fisiche. Mattatore della sgambata di metà settimana è stato Filippo Scardina, cinque reti per mettere dubbi al tecnico che però sembra intenzionato a proseguire sulla strada Tavares. Il portoghese sembra aver superato tutti i suoi acciacchi, il suo posto da titolare non è in discussione. Con lui ci sarà Gustavo e uno tra Barisic e Salvemini, col primo vicino alla sua prima maglia da titolare. La squalifica di Martinelli apre il ballottaggio più ampio in casa Messina. Ionut non pare avere ancora quello che serve per una maglia tra i primi undici. Genny Russo è il favorito su Mileto e Fusca.

 

ME-PA 4

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