Una vittoria dalla doppia faccia. I tre punti che il Messina strappa contro l’Ercolanese accorciano la distanza dalla zona playoff, allo stesso tempo aumentano il rammarico per il potenziale sprecato di un gruppo a tratti dominante. Il recupero con il Palazzolo al San Filippo è lo scenario perfetto per rendere il finale di stagione, ormai archiviato, come terreno fertile per l’amarezza. Sognare, però, non costa nulla. Tentare un aggancio impossibile rimane l’obiettivo, soprattutto se si parte dalla base di dover onorare maglia e torneo fino all’ultimo. Tra mercoledì e domenica passa tanto del futuro: battere il Palazzolo e poi l’Ebolitana, la trasferta dell’Ercolanese a Barcellona sullo sfondo e un potenziale -6 in classifica. Questo lo scenario, se impossibile o difficile decidetelo pure voi, poco cambierà sulla valutazione finale del lavoro di Modica e il suo staff.
ATTENZIONE – Il campo è finito, fisiologicamente, in secondo piano. L’obiettivo si è spostato sul futuro, tra ripescaggio e rapporti istituzionali il Messina cerca di costruire adesso un domani che non vorrà più essere dilettantistico. Il salto di categoria non è un sogno estivo: le basi economiche sono solide, la voglia del presidente Sciotto non ha bisogno di stimoli esterni ma solo di una pianificazione attenta. L’intreccio con la politica va preso con le pinze: a pochi mesi dalle elezioni amministrative andranno giudicate e pesate parole e promesse. Il lavoro burocratico andrà di pari passo a quello tecnico: la conferma di Modica e Lamazza sarebbe il modo migliore per ripartire, non cancellare per una terza volta quanto creato. Se così non sarà, le scelte andranno ponderate, affidarsi a fascini passeggeri non farà altro che rallentare il processo di crescita.
CAMPO – Recuperano Cocuzza e Meo che tornano a disposizione di Modica e Facciolo, ancora fuori Misale e Bettini che difficilmente torneranno in campo prima del termine della stagione. Condizione generale buona, tanto che per lo staff tecnico i dubbi sono legati all’abbondanza. In difesa Lia e Inzoudine sono le frecce, Bruno e Manetta il muro. In regia Migliorini è apparso ritrovato, Cozzolino insidia Bossa per la terza maglia della linea mediana. In avanti scalpitano Mascari e Carini che proveranno a strappare il posto allo Stranges visto contro Igea Virtus ed Ercolanese. Vincere è l’unico obiettivo possibile, la classifica va aggredita e attaccata fino all’ultimo punto disponibile. Il Messina di oggi deve far da esempio a quello di domani, imparare dagli errori e trattenere le cose positive. Questo il metodo per un futuro non più pericolante.
MESSINA (4-3-3) Meo; Lia, Bruno, Manetta, Inzoudine; Cozzolino, Migliorini, Lavrendi; Rosafio, Mascari, Ragosta. All. Modica
PALAZZOLO (4-3-3) Ferla; Palmisano, Ricca, Gorzelewski, Fichera; Grasso, Doda, Filicetti; Mollica, Furnò, Porto. All. Anastasi