Messina-Palermo, Sullo: “Avversario forte, ma le difficoltà servono per crescere”

Pubblicato il 3 Settembre 2021 in Primo Piano

Giorno di vigilia, giorno di parole. Conferenza stampa di mister Sullo prima di Messina-Palermo, un derby storico oggi svilito da campo neutro e trasferte vietate.

DERBY A METÀ – “Nessuno dei calciatori di oggi sa cosa sia davvero questo derby – spiega il tecnico giallorosso -, e non lo saprà neanche domani. Il derby è della gente e senza le tifoserie non è un vero derby. Chissà, forse alla gara di ritorno potranno capirlo meglio”. Un Sasà Sullo mai banale, che pesa ogni singola parola e trasmette l’essenza di una partita che rischia di perdere tanto del suo fascino. Si gioca al Razza di Vibo, trasferta vietata per il tifo rosanero e solo 2000 tagliandi a disposizione dei tifosi giallorossi. “La settimana scorsa ho già detto cosa penso di questa vicenda. Chiaramente c’è rammarico per non poter giocare la prima a casa nostra, poi se devo dare un giudizio prettamente personale dico che il “mio stadio” è il Celeste ma so che non potrò mai allenare il Messina lì”. Una “trasferta” obbligata per il Messina che di fronte si troverà una della candidate alla promozione finale: “Il Palermo è una squadra forte. Costruita con intelligenza, che sa giocare a calcio e sfruttare le qualità. Hanno fatto una grande plusvalenza con la cessione di Lucca e reinvestito bene. Con Bari, Avellino e Catanzaro puntano al primo posto. Sono forti, ma tutti possono essere battuti”. Nessun timore reverenziale, quindi, come giusto che sia per un tecnico consapevole del valore della sua squadra e del livello di crescita attuale: “Dobbiamo lavorare ancora, dobbiamo migliorare il modo di stare in campo e farlo per tutta la gara. Se giochiamo a calcio possiamo battere chiunque, se non lo facciamo sappiamo già che perderemo. Gli ultimi minuti di Pagani lo dicono chiaramente”.

IL MERCATO LO GIUDICA IL CAMPO – Un pari strappato dai campani sul gong, mister Sullo assorbe e racconta come abbia voluto analizzare – insieme alla squadra – la gara senza prendere in considerazione l’ultimo minuto. Pesa il risultato, ma conta la prestazione quando stai costruendo: “Abbiamo visto una squadra capace di ragionare, di fare gran parte del possesso nella propria metà campo così da costruire senza fretta e ribaltando l’azione al momento giusto. La strada è quella giusta”. Non solo il pari, poi, perché dalla Campania il gruppo eredita anche un paio di acciaccati: “Carillo e Celic sono recuperati, poi vedremo quanto avranno nelle gambe. Ci sarà Mikulic che sta bene, ma deve trovare condizione. Non ci sarà Russo, mentre dei nuovi è convocato solo Fazzi, se giocherà lo decideremo domani anche perché ha un solo allenamento con noi e il gruppo va sempre rispettato”. A proposito di mercato, allora, lecito chiedere un giudizio finale sulle operazioni condotte dal ds Argurio: “Sicuramente è stato fatto un miracolo in pochissimo tempo, però il giudizio sul mercato lo darà solo il campo. Potrei dire di tutto sui calciatori, ma la verità la vedremo solo nelle prestazioni. Fazzi è un giocatore duttile che può darci una mano, la stessa cosa vale per Vukusic che ha esperienza, ma i giudizi preventivi non contano. Dobbiamo crescere come squadra, stiamo trovando la nostra identità e il nostro atteggiamento. Il lavoro fatto sul mercato è stato ottimo, ora c’è bisogno che tutte le componenti che ci stanno accanto ci sostengano allo stesso livello”.

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