Tra calciomercato e campo. Per il Messina sono giorni decisivi per il futuro, con la sfida contro il Picerno vero e proprio crocevia stagionale. La sconfitta di Francavilla da cancellare e un gruppo che deve dimostrare di poter affrontare la lotta salvezza senza ulteriori sbalzi di prestazione.
DECISIVA – Alti e bassi, a volte bassissimi. Il finale di 2021 aveva strappato sorrisi in casa giallorossa, con il pari con Catania e il successo sulla Paganese a fare ben sperare. Il caos dirigenziale a fare da pessimo regalo di Natale, un codazzo trascinatosi fino alla vigilia della trasferta in Puglia. Una cinquina esagerata a chiudere una settimana terribile. La pacatezza di Raciti a spegnere il fuoco, l’arrivo di Pitino per un mercato che cerca razionalità ed esperienza. I primi colpi di Burgio e Rizzo servono per migliorare dal punto di vista numerico e della qualità. La carriera di Peppe Rizzo parla da sola, nessuna pressione sul centrocampista messinese, ma è chiaro come la sua spinta emotiva dovrà diventare fondamentale. Non solo, perché in campo il nuovo numero 91 offre un mix di qualità e quantità vitali. Mercato non finito, ma diventerà argomento dal triplice fischio in poi. Prima c’è il Picerno, c’è una partita importantissima, quasi decisiva. Il calendario diventa fitto con le trasferte di Palermo e Bari più l’impegno casalingo col Foggia nel giro di una decina di giorni. Quella contro il Picerno, allora, diventa il primo test che il Messina non può e non deve fallire. Lucani squadra solida ed esperta, che dall’arrivo di Colucci hanno trovato una confidenza con la rete mancata nella precedente gestione di Antonio Palo. Risultati in serie, tanto che questo Picerno guarda, adesso, più alla zona playoff che a quella playout. Avversario tostissimo, allora, non sottovalutare e da affrontare con il massimo della responsabilità possibile. Scacciare via Francavilla, dimenticare i sobbalzi societari e guardare avanti. Il mercato deve dare una mano, col rischio che possa anche svuotare qualche casella visto l’interesse per Fazzi e altri. Come detto, però, sarà argomento da post partita.
BALLOTTAGGI – Non ci sono Busatto, Catania e Mikulic – quest’ultimo vicino all’addio – nell’elenco dei convocati. Dove tornano, invece, Fantoni e Gonçalves che diventano alternative credibili per la formazione titolare. Rosa di scelte più ampie per Raciti che, infatti, deve sciogliere qualche dubbio. A partire dal ruolo di portiere, dove Fusco resta favorito – anche per la questione minutaggio -, ma Lewandowski potrebbe ritrovare la titolarità visto il rendimento non ineccepibile del giovane numero 1. Dal modulo, poi, passano le altre scelte: possibile conferma del 3-5-2, allora Fazzi diventa pedina utile sia per il trio difensivo che per l’esterno. Ballottaggio, quindi, tra Rondinella e Fantoni con Fazzi che si sposterebbe di conseguenza. Celic, Carillo e Gonçalves per completare il quintetto tra centro e corsie laterali. Improbabile un utilizzo di Rizzo sin dall’inizio, con la mediana che dovrebbe essere territorio di Damian, Marginean e Simonetti. Un trio che può offrire tecnica e sostanza, utili per appoggiare l’attacco e per diventare – a loro volta – armi offensive necessarie per una squadra altamente asfittica. In avanti dubbi ridotti a zero: Adorante e Baldé non hanno concorrenti. Match di importanza capitale per il Messina, visto anche un turno che regala tantissimi testa-coda che potrebbero favorire i giallorossi per accorciare su alcune rivali alla corsa salvezza.
MESSINA (3-5-2) Fusco; Fazzi, Celic, Carillo; Rondinella, Simonetti, Damian, Marginean, Gonçalves; Adorante, Baldé. All. Raciti
PICERNO (4-4-2) Viscovo; Finizio, Garcia, De Franco, Setola; De Cristofaro, Pitarresi, Dettori, Esposito; Reginaldo, Gerardi. All. Colucci
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale