La paura di ripartire. Una sosta lunghissima ritmata da un lavoro fisico necessario, intensità ricercata da un tecnico che nel girone di ritorno si gioca idee e futuro. Giacomo Modica e il suo calcio mettono nel mirino la scalata playoff, obiettivo minimo ma non scontato. Una classifica che non sorride, un lavoro che sembra non bastare mai dopo l’avvio disastroso che ha cancellato qualsiasi ambizione e reso la rincorsa sfiancante. Impresa difficilissima quella che questo Messina si è messo in testa: si ricomincia da quel Portici che un girone fa aveva spento il primissimo entusiasmo. Avversario complicato quello campano, il timore che Modica nutre è il primo passo per uscire col bottino pieno dal San Filippo. La striscia positiva del finale di 2017 non deve ingannare, nessuna testa si è montata e una vittoria diventa necessaria per smaltire le scorie di mercato e lavoro fisico. Le porte girevoli hanno modificato la rosa ma non lo scheletro sul quale Modica dovrà insistere: la crescita di Bettini sarà il punto di svolta del nuovo Messina, il suo talento tecnico e la duttilità tattica saranno utili per un centrocampo meno statico e più propositivo. Zero sorprese quindi, si ricomincia da quanto fatto vedere nelle ultime ore dello scorso anno con la novità di una forma fisica migliorata, un lavoro che punta alla primavera che dirà quale sarà stato il cammino dei giallorossi.
NUOVI – Qualche minuto contro l’Isola Capo Rizzuto per Bettini, volto nuovo ma non nuovissimo come sono quelli di Iudicelli e Stranges: classe ’99 per risolvere il problema under e completare la rosa. Sbagliato chiedere e pretendere da ragazzi all’esordio nel “calcio dei grandi”, saranno campo e tempo a raccontare il loro valore. Soddisfatto ma non domo il ds Lamazza che non chiude al mercato di gennaio e rilancia: “Stiamo ancora lavorando, abbiamo fatto quello che dovevamo in uscita e se ci sarà la possibilità di chiudere qualche ingaggio in entrata lo faremo. Inzoudine è con noi da tempo, tutte le pratiche di nostra competenza sono state rispettate e aspettiamo solo il transfert. Rosafio? Assolutamente incedibile”. La chiusura rimane la parte più interessante, la permanenza dell’ex Lecce e Juve Stabia è il punto su cui fondare un girone di ritorno da protagonisti.
CONDIZIONE – Portici avversario di spessore. I campani stanno giocando un campionato in linea con le aspettative e ricco di picchi positivi. Al San Filippo non arriverà nessuna vittima sacrificale, primo test per comprendere come nessuno regalerà nulla in una seconda parte di stagione dove tutti si giocheranno il futuro. Mister Modica sorride per il lavoro fisico intenso e rispettato da tutta la rosa, qualche appesantimento è fisiologico ma non preoccupa. Bettini deve essere aspettato e una volta smaltito un piccolo fastidio di salute diverrà fondamentale, la sua totale differenza di stile rispetto a Maiorano disegnerà un Messina diverso. In attesa di Bettini si va verso la conferma di Lia in mediana con Polito e Cozzolino confermati sugli esterni bassi, in mezzo Bruno dovrebbe far coppia con Cassaro. Da valutare, come sempre, la condizione di Migliorini: il regista rimane fondamentale, l’addio di Pezzella lo costringerà a stringere i denti nella speranza di una crescita generale di vecchi e nuovi compagni di reparto, in primis quel Fabio Bossa su cui il tecnico è sempre pronto a scommettere. In avanti due maglie sono indiscutibili: Rosafio e Yeboah attendono di conoscere chi completerà il tridente. Ragosta rimane la scelta più sicura, la freschezza di Mascari piace sempre e regala un maggiore interscambio con un Yeboah capace di incidere anche dall’esterno. Modica ha lavorato su gambe e testa, se dal punto di vista fisico la soddisfazione è palese c’è attesa per capire quale sarà l’impatto psicologico del dopo sosta. Una partenza negativa devasterebbe un ambiente che non si nasconde e punta dritto ai playoff, il tempo di essere maturi è arrivato.
MESSINA (4-3-3) Rinaldi; Polito, Cassaro, Bruno, Cozzolino; Lia, Migliorini, Lavrendi; Rosafio, Yeboah, Ragosta. All. Modica
PORTICI (4-3-3) Sorrentino; De Magistris, Russo, Albanese, Boussada; Di Pietro, Sandu, Fontanarosa; Pandolfi, Murolo, Varriale. All. Maiuri