Obbligatorio vincere. Imperativo che diventa categorico visto un cammino esterno ricco solo di sconfitte. Il Messina che ospita il Potenza non può fallire l’appuntamento con la vittoria, la salvezza passa dalla conquista di pesantissimi punti negli scontri diretti interni previsti fino alla sosta.
FATTORE INTERNO – Passi in avanti veri o presunti accompagnano il cammino della squadra di Auteri verso la sfida contro i lucani. A Pescara sprazzi di intensità misti alla poca lucidità nei momenti chiave. Soliti appunti e soliti errori, così la classifica del Messina racconta di 10 punti interni e nessuno in trasferta. Storia nota, che diventa pesante bagaglio in vista di un finale di 2022 fatto di quattro gare casalinghe e tre trasferte complicate. Foggia, Juve Stabia e Crotone (per la prima del girone di ritorno) lontano dallo Stretto per sfide che potrebbero non regalare i primi punti esterni. Al San Filippo, invece, arriveranno solo scontri diretti: Potenza, Turris, Picerno e Taranto. Banalissimo, allora, pensare che la base per la salvezza dei giallorossi andrà costruita nel prossima mese. Difficilmente arriverà l’aiuto dal mercato dato che Antei e Ngombo sembrerebbero lontani dall’essere tesserati in tempi brevissimi. Questione fisica per il difensore, valutazione generale ancora da compiere per il belga. Vero che il mercato di gennaio dista un mesetto, verissimo che in mezzo ci sono – come detto – ben sette partite. Complicato operare nel mercato degli svincolati, ogni valutazione va pesata per non sprecare risorse investibili più avanti. Inoltre, diventa necessario saper individuare i profili giusti dal punto di vista atletico, tecnico, tattico e mentale. Auteri è pronto ad andare avanti con quelli a disposizione. Giusto così, perché indipendentemente dall’arrivo dei due sopracitati sarà questo gruppo a formare il cuore pulsante delle formazioni da schierare fino alla gara pre-natalizia di Crotone. Le danze si aprono contro un Potenza tosto e solido, risvegliato dall’arrivo di Raffaele e capace di rispolverare la tanta qualità presente in rosa. Risultati utili e un evidente cambio nell’approccio mentale. La classifica racconta di un vero e proprio scontro diretto, il valore delle due rose dice altro. Al Messina il compito di confermarsi vincente tra le mura amiche.
MOSSE TATTICHE – Out Camilleri dopo lo stiramento di Pescara, si apre un ballottaggio in difesa con Trasciani primo candidato per prendere il centro della linea a tre con Angileri e Filì favoriti su Berto. Il ritorno al 3-4-3 pare probabile, anche per una disposizione particolare dei lucani. Raffaele, infatti, ha impostato un 3-5-2 con la mossa Volpe sull’esterno sinistro. Il numero 77 è, infatti, un esterno d’attacco reinventato come laterale a tutta fascia. In una sfida fatta di mosse e contromosse, allora, potrebbe tornare utile il Fiorani falso esterno visto contro il Monterosi. In mezzo al campo Fofana e Mallamo partono in vantaggio su Marino, a sinistra Fazzi pare un passo avanti rispetto a Versienti. Attacco con i soliti problemi di discontinuità, ma le condizioni di un terreno, presumibilmente, appesantito dalla pioggia prevista potrebbe spingere verso un trio dotato di buona forza nelle gambe come quello formato da Iannone, Balde e Catania. Nel Potenza fuori il difensore Legittimo uscito infortunato dal match contro il Latina, al suo posto ci sarà Armini con Matino e Girasole, difensori col vizio del gol. Ecco, una delle armi dei lucani è propria la grande fisicità sulle palle inattive. In mediana la guida sarà affidata a Laaribi per una formazione che andrà a ricalcare quella vista contro i laziali. L’unico dubbio riguarda l’attacco dove Di Grazia insidia Emmausso per far coppia con capitan Caturano.
MESSINA (3-4-3) Lewandowski; Angileri, Trasciani, Filì; Fiorani, Mallamo, Fofana, Fazzi; Iannone, Balde, Catania. All. Auteri
POTENZA (3-5-2) Gasparini; Matino, Girasole, Armini; Gyamfi, Steffè, Laaribi, Talia, Volpe; Caturano, Emmausso. All. Raffaele
*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale