Comincia il campionato. Il Messina è pronto all’esordio contro il Potenza, nonostante un clima di aperta contestazione e poca chiarezza societaria col club (apparentemente) in bilico per un cambio di proprietà. Al campo ci pensa Modica che deve fare i conti con una rosa ancora incompleta.
IL CAPODANNO – E venne il giorno. Il pallone torna a rotolare al San Filippo ed è innegabile che sarà una serata dalle emozioni particolari, non per chissà quale evento ma solo perché la prima di campionato è il “capodanno” di ogni tifoso. Anche quello giallorosso e in contestazione, che continuerà a portare avanti la protesta contro Sciotto ma che spera che la squadra possa vincere. Strano, ma questo aspetto va chiarito dato che c’è chi fatica a dividere le due cose e pensa – in maniera volutamente tendenziosa – che contestare faccia rima con tifare contro. Macché… ma può pensarlo solo chi non ha compreso la reale sostanza della protesta messa in atto. La trattativa per la vendita del club prosegue, almeno stando alla nuova lettera vergata Sciotto di qualche ora fa. Le reazioni della piazza non sono state positive, a conferma che sul piano comunicativo la proprietà non abbia ancora colto che si richiede altro. Che si vogliano sentire altre parole, altri concetti e chiarimenti reali. Passiamo oltre, perché c’è il campo e un esordio non facile. Potenza avversario tosto, nonostante una salvezza trovata solo ai playout lo scorso anno. Lucani che sembrano aver compreso gli errori, ma la Coppa Italia resta banco di prova da prendere con le molle nonostante le vittime si chiamino Cerignola e Benevento. Comunque, la squadra di De Giorgio sembra arrivare con molte più certezze rispetto a Giacomo Modica. Il tecnico giallorosso ha chiarito che il mercato non possa essere definito concluso: due giocatori, che sono un centrocampista – al posto di Franco – e un attaccante di sostanza diversa. Si vedrà, anche perché il posto in lista e uno solo e, in caso, dovrà arrivare un taglio. In Coppa a Crotone si è visto un discreto Messina, messo in campo con un 3-5-2 che al momento pare essere la soluzione migliore dato che il reparto esterni offensivi non è ancora al livello fisico richiesto. Inoltre, Petrungaro è squalificato. Aspetti tecnici che si mischiano a quelli emotivi e ambientali, con la squadra che lavora per trovare la sua identità, studia per essere credibile con vesti alternative e deve gestire una piazza che presenzierà in forma ridotta. Tutto nel calderone e tutto influenzerà quanto si vedrà in campo.
MODULO E DUBBI – E cosa si vedrà? Probabilmente si ripartirà dal 3-5-2 di Crotone, con il 4-3-3 classico che stuzzica Modica ma che diventa complicato vista l’assenza di Petrungaro e la condizione da costruire di Re. Il solo Mamona come esterno di ruolo, poi Anatriello e Luciani che spingono verso una coppia di attaccanti per cercare il doppio lavoro di cucitura e attacco della profondità. Due posti per tre nomi, con Luciani che spinge per panchinare Mamona e far coppia pesante con Anatriello. Alle loro spalle le idee paiono più chiare, a cominciare dalla porta dove ci sarà Curtosi, come ammesso dallo stesso Modica. Per Krapikas c’è tempo. In difesa Marino è recuperato per occupare il centro del trio con Manetta e Rizzo. Sulle fasce libertà per Lia e Ortisi, mentre in mezzo al campo Frisenna e Garofalo agiranno ai lati di Anzelmo. Più o meno, dovrebbero essere queste le scelte con la possibilità di muovere alcune pedine (Rizzo può giocare esterno e Ortisi o Lia più alti) per cambiare in corsa. Di fronte ci sarà un Potenza solido e convinto, nonostante l’addio inatteso di Di Grazia qualche giorno fa. De Giorgio è stato il miglior tecnico dello scorso anno, nel caos di continui cambi è stato proprio l’assistente tecnico promosso allenatore a portare il Potenza in salvo. Stimato da tanti e dalle idee chiare. Il modulo sarà il 4-3-3, col dubbio in attacco su chi sostituirà Di Grazia. Prima opzione? Marco Firenze.
MESSINA (3-5-2) Curtosi; Manetta, Marino, Rizzo; Lia, Frisenna, Anzelmo, Garofalo, Ortisi; Anatriello, Luciani. All. Modica
POTENZA (4-3-3) Cucchietti; Novella, Sciacca, Verrengia, Burgio; Castorani, Felippe, Erradi; D’Auria, Caturano, Firenze. All. De Giorgio
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Andrea Rosito