Messina, rimonta e beffa: Anatriello non basta, Verrengia salva il Potenza

Pubblicato il 25 Agosto 2024 in Primo Piano

La beffa sulla sirena. Messina ripreso all’ultimo istante dal Potenza, col colpo di testa di Verrengia che annulla in parte la grande doppietta di Anatriello, sempre servito da Pedicillo. Primo tempo poco brillante dei giallorossi e vantaggio lucano firmato Caturano, poi il ribaltone e la beffa.

ERRORI CHE SI PAGANO – Di necessità, virtù. Giacomo Modica fa la conta dell’assenze e delle carenze per schierare un Messina che ricalca in maniera delicata un 4-3-3. Frisenna e Pedicillo provano a dare ampiezza ai lati di Anatriello, con alle spalle un trio guidato dalla regia di Anzelmo, tra i migliori del primo tempo. Cantiere aperto e pochi riferimenti certi, col Potenza che cerca di prendere il pallino di un gioco che, invece, ristagna lento a centrocampo. Partita che non si accende quasi mai, se non per un paio di verticalizzazioni lucane con Caturano che, però, spara a salve. Messina che cerca di andare presto sulla punta, ma i tentativi di Garofalo e Di Palma sembrano più speranze che giocate logiche. Anatriello combatte senza possibilità di vittoria – alle volte troppo lontano dall’area avversaria -, mentre Frisenna sente la responsabilità di provarci più degli altri. Il lampo vero arriva quando una ripartenza rapida porta Pedicillo a calciare dal limite, ma Cucchietti è attento. Non un granché, ma tutto come da copione visto che il Messina pare lontanissimo dall’essere una squadra capace di replicare sul campo in toto le idee del proprio tecnico. Servirebbe maggiore libertà mentale e arriverà. Potenza che cresce alla distanza, ma che passa sfruttando leggerezze in serie dei giallorossi. Partiamo dall’inizio: Frisenna non premia la sovrapposizione di Lia, forza una giocata e perde una palla che Erradi allunga per Burgio, poi D’Auria lancia Rossetti che controlla nel traffico (da rivedere uno dei due tocchi) e viene fermato da Rizzo e Curtosi in corner. Dall’angolo arriva la rete: Felippe crossa nel cuore dell’area piccola, Curtosi battezza un’uscita azzardata e viene superato dal colpo di testa di Caturano che sovrasta Manetta. Avanti il Potenza, col Messina che deve riflettere sulla catena di errori che ha portato alla rete. Reazione? Sì, soprattutto per la vivacità di Anatriello che, però, può essere citato solo per la generosità visti i tanti palloni sporchi dalle sue parti.

REAZIONE E BEFFA – Non cambia nulla sulla scacchiera a inizio ripresa, ma cambia tutto nella testa dei calciatori del Messina. Scossone arrivato nell’intervallo e atteggiamento ribaltato. Velocità di esecuzione, più coraggio nel trattare la palla e centravanti che più presente dentro l’area. La somma degli addendi regala la somma della doppietta firmata Anatriello in cinque minuti. Il 2004 in prestito dal Bologna finalizza, ma il merito maggiore è sempre di Pedicillo. Pari che arriva col break di Di Palma che scarica sul numero 28, che punta Novella ma sembra perdere un pallone destinato sul fondo. Il terzino lucano è leggero, Pedicillo ci crede e la ruba sulla riga per servire Anatriello che chiude col sinistro e insacca. Ecco, la rete del pari è il manifesto di una squadra meno legata mentalmente e più sfacciata. La replica arriva poco dopo e l’asse è la stessa: circolazione che premia ancora Pedicillo – stavolta aperto a sinistra -, rientro con sguardo in mezzo per cercare il compagno sul secondo palo e colpo di testa in controtempo che batte Cucchietti. Doppietta di Anatriello e Messina avanti. Scuola Bologna, classe 2004, a Crotone l’esordio stagionale e questa sera battesimo in campionato: la risposta è stata da calciatore vero. De Giorgio pesca dalla panca, cerca idee fresche ma trova solo una squadra che sembra aver finito la benzina presto. Messina, adesso, calato nella partita e consapevole delle proprie armi. Come detto, sbloccata la testa tutto è diventato diverso. Arriva anche il tris di Anatriello, ma il gioco è fermo per un precedente fuorigioco di Salvo. Ritmi lentissimi e Messina in controllo, Modica rilancia Luciani e fa esordire Mamona. Dalle parti di Curtosi non succede quasi nulla, da quelle di Cucchietti è l’instancabile Garofalo a crederci più di altri. La partita scorre e sembra poter terminare così. Invece no, perché Manetta trova il tempo per un fallo da secondo giallo ancora gratuito e offre al Potenza una punizione interessante. Firenze innesca Verrengia sul secondo palo e la rete è servita. Beffa atroce e clamorosa, figlia anche della leggerezza di uno dei pochi leader in campo. Pareggio amaro, ma che deve lasciare le tracce positive fatte vedere nella ripresa quando carattere e capacità di credere nelle proprie qualità dei giovani hanno rilanciato la squadra di Modica. Il tecnico riparte da un pari, arrivato – nella fase di rimonta – anche grazie alla sue letture e modifiche tattiche conseguenti. Il finale è una beffa per tutti e che dovrà essere assorbita nel giusto modo.

MESSINA – POTENZA 2-2

MARCATORI Caturano (P) al 29′ p.t.; Anatriello (M) al 5′ e al 10′, Verrengia (P) al 51′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Curtosi; Lia, Manetta, Rizzo (dal 43′ s.t. Ndir), Ortisi; Di Palma (dal 13′ s.t. Salvo), Anzelmo, Garofalo; Frisenna (dal 43′ s.t. Simonetta), Anatriello (dal 34′ s.t. Luciani), Pedicillo (dal 34′ s.t. Mamona). (Krapikas, Di Bella, Marino, Adragna, Re). All. Modica

POTENZA (4-3-3) Cucchietti; Novella, Sciacca, Verrengia, Burgio; Castorani (dal 31′ s.t. Schimmenti), Felippe (dall’11’ s.t. Vilardi), Erradi (dall’11’ s.t. Ferro); Rossetti (dall’11’ s.t. Firenze), Caturano, D’Auria. (Galiano, Galletta, Riggio, Sbraga, Mazzocchi, Rillo, Ghisolfi). All. De Giorgio

ARBITRO Allegretta di Molfetta

NOTE Spettatori 1708. Espulso al 50′ s.t. Manetta per doppia ammonizione. Ammoniti Manetta, Di Palma, Sciacca, Anzelmo e Galiano. Corner 4-3. Recupero 4′ e 7′.

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