Messina, Rosafio: «Volevo tornare a tutti i costi»

Pubblicato il 4 Gennaio 2024 in Sala Stampa

Primo colpo del mercato di gennaio, Marco Rosafio si presenta: l’attaccante esterno ha voluto fortemente Messina, un ritorno che il ds Roma aveva già tentato l’estate scorsa.

RISCATTO – Poche parole per introdurre il neo arrivato, bocca cucita sul resto del mercato ma soddisfazione per l’accordo raggiunto con Rosafio: «Questa mattina è stato formalizzato il prestito dalla Spal – dice Roma -, un calciatore che avevamo già cercato in estate. Abbiamo avuto l’opportunità di riportarlo a Messina, ringrazio il presidente Sciotto per lo sforzo e la dirigenza della Spal per la disponibilità». Parola, quindi, a Marco Rosafio che spiega i motivi del suo ritorno: «Avevo altre soluzioni, ma ho scelto Messina e il mio procuratore ha lavorato per accontentarmi. La scala delle motivazioni parte da me, la voglia di tornare dove sono stato bene e poi il mister, il direttore e il presidente, tutta gente con cui avevo lavorato. Spostarsi a gennaio non è facile, conoscere cosa vuole il mister aiuta. Ho fatto questa scelta perché ho bisogno di far bene, di sentirmi vivo. Voglio ripetere quanto fatto anni fa. Ringrazio il pubblico per l’accoglienza social della giornata di ieri. Per questi 6 mesi sono del Messina, devo lottare per i nostri obiettivi. Il domani non mi interessa. Sono a disposizione del mister e della squadra. Metterò tutto me stesso a servizio dei compagni. In questi anni sono cresciuto grazie alle esperienze vissute, rispetto a 6 anni fa sono diverso umanamente. Ho giocato per vincere, ma conosco le difficoltà della corsa salvezza. Sono stato giovane e ho ascoltato, oggi mi ritrovo nella posizione opposta. Ho sentito spesso Lia e Manetta che mi hanno tempestato di messaggi. Obiettivi? Non mi sbilancio, il sogno playoff esiste ma per la classifica che abbiamo dobbiamo pensare al primo step che è la classifica. Arrivo da una metà stagione in cui ho lottato per la salvezza, so cosa significa e sono mentalizzato. Il girone lo conosco, è molto tosto con squadre attrezzate. Temere tutte perché hanno qualità, ma nessuna paura. Per quello che ho visto abbiamo sempre sofferto le squadre che si chiudono, ma dobbiamo ascoltare il mister perché sa come arrivare al risultato. Dobbiamo far bene anche per coinvolgere il pubblico».

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