Messina, Russo: “Grande prestazione, vittoria di cuore”

Pubblicato il 31 Agosto 2016 in Primo Piano, Sala Stampa

Sicuramente uno dei meno brillanti nella buona prova offerta contro il Siracusa. Vittoria in discussione solo dopo una sua avventata uscita sull’ex Scardina, per Giovanni Russo l’esordio in campionato con la maglia del Messina è comunque bagnato con una vittoria pesante e che ha acceso un grande entusiasmo. “Il risultato è chiaramente positivo, la squadra ha mostrato la grinta ed il cuore che sono componenti centrali di questo gruppo. Personalmente non sono stato impegnato più di tanto, certamente posso fare meglio ma credo di aver fornito una prova positiva. Sul gol subito devo dire che se non fossi uscito avrei lasciato Scardina colpire indisturbato, potevo far meglio ma non avevo scelte differenti. La palla è finita a Valente ed ormai ero fuori porta”. Si assolve sulla rete subita e rilancia sulla prestazione di squadra, una vittoria che spazza via alcuni dubbi estivi sulla tenuta del gruppo giallorosso. “L’estate è stata travagliata, su questo c’è poco da dire, però ero sicuro che i ragazzi avrebbero reagito alla grande dando la giusta risposta sul campo, adesso possiamo pensare al derby”.

PARTITA UNICA – Prossima sfida già nella testa del Messina, domenica pomeriggio al Granillo c’è la sfida che tutti i tifosi aspettano, soprattutto dopo quel famoso 30 maggio, una gara dall’importanza superiore. “Sia mister Marra che Buonocore conoscono benissimo il peso di una partita del genere, ci stanno dando la giusta carica anche se non vogliono aumentare la pressione. Noi al momento dobbiamo solo pensare a preparare la partita, sappiamo che loro vengono da un periodo di difficoltà dato il ripescaggio all’ultimo momento ma non dobbiamo guardare a questo”.

CONCORRENZA – Arrivato con la consapevolezza di partire indietro nelle gerarchie, per Russo i gradi da titolare sono stati con il lavoro a Fiuggi e le prestazioni in Coppa Italia. L’addio di Dini e il prossimo di Brunelli lasciano il portiere romano in concorrenza con il solo Berardi. “Con Alessandro il rapporto è ottimo, siamo amici da tempo e non esiste una rivalità. Penso a lavorare, poi sarà il mister a decidere”. Lavoro che si sviluppa sotto i canoni della modernità, non solo portieri bravi tra i pali ma capaci di partecipare alla manovra. “Tra Bertotto e Marra non c’è molta differenza sulle richieste, entrambi puntano su una difesa alta che prevede il portiere pronto a giocare anche lontano dalla porta. Il ruolo ormai è cambiato, essenziale avere una buona attitudine con i piedi”.

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