Vincere senza guardare indietro. Un po’ questo il compito del Messina di Raffaele Novelli, nonostante al San Filippo arrivi uno degli avversari più ostici del campionato. Il San Luca di Ciccio Cozza non è seconda per caso e prova a dimostrarlo giornata dopo giornata.
ALLUNGARE – Solo quattro le partite di giornata: tra Covid e maltempo restano a guardare Football Club, Acireale e Santa Maria Cilento, tra le altre, mettendo il Messina nella condizione di guardare la classifica con un profondo solco – a dividere – in caso di vittoria. Ecco, la vittoria, il passaggio diventato un obbligo per i giallorossi che, raggiunta la vetta, non possono permettersi di cedere il passo. Nessuna paura in casa Messina: sicurezza figlia della consapevolezza e, soprattutto, del rispetto per l’avversario. Il non sottovalutare nessuno, infatti, è stata l’arma più importante di questo scorcio di stagione. La presentazione del dt D’Eboli ha chiarito che le anime della società sono unite dalla visione comune. Novelli fa il resto, e lo fa in una vigilia in cui racconta – ancora una volta – i dettagli di un avversario che verrà al San Filippo per giocare e sfidare il Messina nei duelli individuali. Proprio i dettagli sembrano la mania che il tecnico campano sembra curare: un modo meticoloso, quasi pignolo per non farsi mai sorprendere. Poi, ovvio, il campo racconterà la sua verità ma Novelli non sembra voler lasciare il destino al caso. I calabresi non sono secondi per contingenze ma per una solidità dovuta alla guida ferma di Cozza. L’ex capitano della Reggina questo girone lo conosce bene, lo ha anche vinto con la Sicula Leonzio in una piazza che – come San Luca – aveva ambizione ma meno pressione delle nobili decadute.
GRUPPO SOLIDO – Il rispetto dell’avversario resta evidente, come chiara la voglia di non stravolgere mai se stessi. Torna tra i convocati Bollino, prima chiamata per Manfrellotti e Giofrè pare recuperato. Solo Addessi resta ai box, in attesa di rimuovere il leggero tutore e tornare a correre. Per Novelli, allora, lavoro con punti di riferimento in grado di fare la differenza e la presa di coscienza che il gruppo stia viaggiando alla stessa velocità. Lo dicono le prestazioni dei vari Izzo e Lavrendi in casa del Santa Maria, ampie sufficienze che garantiscono una rosa livellata verso l’alto. Scelte aperte, allora, ma con la certezza di avere creato uno scheletro solido su cui poggiare le alternative in caso di necessità. Partita difficile da leggere, perché il San Luca ha fisicità dove serve e qualità in zona offensiva. Cozza oscilla da una difesa a 3 fino a finire a specchio, potendo contare su calciatori dalla doppia fase e duttilità. Su tutti il lavoro instancabile degli esterni. Mancherà Spinaci, squalificato, che toglie a Cozza il regista difensivo e potrebbe fargli scrivere un’altra storia. L’ampiezza potrebbe farla da padrona, col Messina che ritrova riferimenti offensivi che dovranno fare la differenza, forse, come non mai.
IL SAN LUCA – Lo aveva detto Cozza già in preparazione, questo San Luca non vuole solo salvarsi. Matricola sulla carta ma presto realtà evidente, con punti trovati grazie a qualità e, spesso, cattiveria agonistica superiore agli avversari. Un 3-5-2 che sa muoversi grazie a calciatori calati nel progetto tattico che il tecnico ha in mente. Palle inattive come arma importante, e poi velocità sulle corsie e punte che non amano dare riferimenti. I numeri raccontano di sole due sconfitte (Fc Messina e Licata) e 6 vittorie (di cui 4 consecutive dopo la sconfitta del primo turno) per una squadra che segna tanto e non ha paura di subire (16 gol realizzati, 12 subiti). Rosa giovane, arricchita da qualche profilo di esperienza come l’ultimo arrivato Scuffia, portiere che in questa categoria sa come fare la differenza. Gli spauracchi sono i Leveque, Pelle e Bruzzaniti ma la squadra di Cozza è più un collettivo riuscito che un’esposizione di singoli.
IN CAMPO – Non sarà in panchina Novelli, squalificato dopo l’espulsione ricevuta contro il Santa Maria. Assente anche il vice Ciardiello, anch’esso espulso, in panchina probabilmente ci sarà il preparatore atletico Russo. Sulla squalifica, però, Novelli è duro: “Sono offeso, non per il rosso, ma per la motivazione. In tanti anni di carriera ho sempre avuto rispetto verso arbitri e avversari, non posso accettare la motivazione che racconta che ho insultato un giocatore avversario. Accetto la squalifica, ma mi ritengo offeso”. Tornando al campo: recuperato Giofrè che si candida per tornare titolare, stesso discorso per Bollino che potrebbe partire titolare dopo una settimana di buon lavoro. Convocato Manfrellotti che diventa la perfetta alternativa in panchina. In mediana Crisci vuole un posto tra i primi undici, la rete in Campania gli ha regalato convinzione e punti. Sembra cambiare poco, però, perché il Messina di Novelli è diventato squadra, tanto da non doversi più appigliare a personalismi o alibi. I rinvii vanno considerati sempre – col Castrovillari che tocca le 4 gare da recuperare -, nel frattempo la classifica sorride. Domenica sera potrebbe farlo ancora di più, non tanto per una fuga reale ma per una convinzione crescente.
MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Cristiani, Aliperta, Crisci; Bollino, Foggia, Arcidiacono. All. Russo (Novelli squalificato).
SAN LUCA (3-5-2) Scuffia; Nagore, Pezzati, Murdaca; Mammoliti, Cotroneo, Giaimo, Leveque, Pelle; Bruzzaniti, Selpa. All. Cozza.