Messina-Sorrento, quel coraggio che genera il domani

Pubblicato il 14 Febbraio 2024 in Primo Piano

Tensione alta. Mantenere elevato il livello di attenzione è obbligo per un Messina reduce da risultati positivi in serie e sempre più lontano dalla zona rossa. Per diventare adulti, però, serve confermare i progressi senza lasciarsi andare all’idea di avercela già fatta. Il Sorrento? Stress test.

EMOTIVAMENTE – La partita contro la squadra di Maiuri è uno scontro diretto. Nessuna paura nel definirlo tale, ma ai giallorossi servirà una propria di grande spessore per confermare quella che sembra, per certi versi, una provocazione. La zona playout dista 8 punti, 16 sono quelli di vantaggio sul penultimo posto e 11 sulla terzultima, la Virtus Francavilla. Insomma, in nessun modo – al momento – il Messina deve temere la retrocessione. Il campionato, però, non è affatto terminato e pensare di aver già raggiunto la meta sarebbe errore madornale. Allo stesso, le quattro vittorie nelle ultime cinque hanno accorciato la distanza con la zona playoff e la sfida col Sorrento potrebbe annullarla del tutto. Sogni di mezzo inverno, ma concreti tanto quanto i passi in avanti di una squadra che Modica ha plasmato nel tempo e con pazienza. Emotiva, tecnica e tattica. C’è tutta la profondità d’anima dell’allenatore siciliano nel rilancio di questa squadra. La vittoria di Avellino è stata l’ultima scalata di un girone di ritorno che presente il Messina come squadra spauracchio per qualsiasi avversario. Un po’ quello che è stato nel girone d’andata – e continua a esserlo in quello di ritorno – proprio il Sorrento. Prima della gara di andata, Giacomo Modica, aveva segnalato i campani come formazione difficile per tutti e sicura sorpresa della stagione. Preso con le molle il suo commento, ma la ragione è stata tutta dalla sua parte. Modello interessante per costruzione e per idee la squadra di Maiuri, molto simile nei concetti base proprio al Messina. Il 4-3-3, a Sorrento, è rimasto intatto ma le due squadre si muovono su basi tattiche e tecniche somiglianti. Se gli opposti si attraggono, gli uguali si annullano. Almeno, il rischio potrebbe essere questo. Per sparigliare, quindi, il Messina avrà bisogno di una partita perfetta sul piano emotivo. Sì, una partita tattica si vince con testa e cuore. Sembra un paradosso, ma non lo è per nulla. Settimane fa indicavamo la possibilità di avvicinare la zona playoff come una buona scusa per trovare nuove motivazioni, nuova energia mentale. L’avvicinamento c’è stato e ora deve essere compiuto il passo finale. Pensarsi forti, pensarsi più forti.

BLOCCO – Resta ancora fuori dai convocati Federico Pacciardi, recuperato invece Vincenzo Polito che torna nell’elenco dei convocati. Secondo turno di squalifica per Salvo. L’esito del ricorso presentato dalla società arriverà entro il prossimo weekend e Modica potrebbe ritrovarlo per Giugliano. Difesa, quindi, che va verso la conferma in blocco di quanto vista al Partenio con Lia e Ortisi laterali più Manetta e Dumbravanu in mezzo. Confermare sembra il verbo giusto, perché anche in mediana Frisenna e Franco partono in netto vantaggio rispetto a Firenze che, comunque, potrebbe rivelare il solo Franco – almeno dall’inizio – per questioni di minutaggio. In attacco, infatti, il prescelto per il ruolo di centravanti dovrebbe essere ancora Plescia con Luciani out. Sulla trequarti? Altre conferme. Sì, perché Rosafio deve smaltire del tutto un problemino fisico e, allora, Ragusa con Emmausso e Zunno sembrano i più indicati per una maglia da titolare. Nel Sorrento sarà assente Vitale per squalifica, così Maiuri non dovrebbe avere molti dubbi nello scegliere il suo 11 iniziale. Pericolo pubblico numero uno resta Ravasio: centravanti da 10 gol in campionato.

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Lia, Manetta, Dumbravanu, Ortisi; Frisenna, Franco; Ragusa, Emmausso, Zunno; Plescia. All. Modica

SORRENTO (4-3-3) Del Sorbo; Todisco, Blondett, Fusco, Loreto; Riccardi, De Francesco, Cuccurullo; Badje, Ravasio, Kolaj. All. Maiuri

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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