La priorità? Il campo. Perché la sconfitta contro l’Altamura ha complicato i piani di un Messina che non può permettersi di farsi “distrarre” da vicende esterne. A quelle ci penserà Sciotto. Giacomo Modica deve preoccuparsi, invece, di trovare la chiave giusta per battere il Sorrento.
VINCERE – Solo due successi in stagione, un bottino magrissimo anche per una squadra che vuol evitare la zona retrocessione come obiettivo massimo. La caduta contro l’Altamura è stata pessima, perché un tempo regalato e scelte discutibili rischiano di lasciare strascichi. L’ambiente interno, però, ha deciso di scaricare le colpe sull’arbitro Diop; così da vivere l’ennesima settimana di vittimismo sul quale crogiolarsi. Addossare le responsabilità al mediocre fischietto di Treviglio, però, non modifica il giudizio su una squadra debole dal punto di vista mentale e che non può far a meno di un paio di titolari. Difficile, comunque, che Modica non abbia lavorato con intensità su quanto di male fatto al San Nicola. Le sue scelte non hanno convinto, ma l’approccio e l’applicazione della squadra non si possono cancellare con la divisione delle colpe tra Modica e Diop. Macché, questo gruppo deve comprendere che il poco che sta facendo avrà delle conseguenze. Il Messina punta diritto all’ultimo posto, che sta evitando solo perché la Juve NG è un progetto fallimentare e il Taranto colleziona punti di penalizzazione. Tolto il doposcuola bianconero, però, è il Messina la squadra col cammino più accidentato. Sicuramente è quella che ha vinto meno di tutte. La settimana è stata di totale silenzio, poi il boom della trattativa che ha trovato la sua svolta tra giovedì e venerdì con la firma su un preliminare solido tra Sciotto e l’AAD Invest Group. Non ci vorrà molta pazienza per sapere come andrà a finire: il 15 dicembre sarà dentro o fuori. Ne parleremo in altri momenti, perché la priorità devono essere i 90′ contro il Sorrento. La classifica è orrenda, il girone di andata è lontano dal finire e prima della pausa di Natale c’è pure la prima di ritorno. Insomma, non si può pensare all’eventuale rivoluzione di gennaio – che dovrà esserci indipendentemente dal cambio di proprietà -, perché prima c’è da fare la raccolta dei punti. Per non dover rincorrere a perdifiato, infatti, il Messina deve pensare di girare (o chiudere il 2024) sui 20 punti (come minimo). Sorrento, Turris, Foggia, Juve NG e Potenza: tolti i lucani, sono tutti scontri diretti. Che significa? Che si può pensare a qualcosa di più di 7 punti come bottino accettabile e che, soprattutto, vincere complicherà il cammino di rivali dirette. Insomma, il destino del Messina è nelle mani del Messina. Se sia una buona o una cattiva notizia decidetelo voi.
FORMAZIONE – Squalificato Damiano Lia dopo il rosso in Puglia, al suo posto toccherà a Salvo. Indicazioni difficili da cogliere quelle che arrivano da settimane trincerati nel silenzio e nel lavoro. La conferma del 4-3-3 pare la più possibile, ma i campani giocano un calcio (per concetti) simile ai giallorossi e Modica potrebbe riproporre la trovata già vista contro la Cavese quando un 3-5-2 solido doveva servire per sorprendere. Insomma, i primi dubbi riguardano direttamente il modulo ma puntare sul classico può essere sempre utile. Così, detto di Salvo a destra – e data per scontata la presenza di Krapikas in porta – si pensa al resto della difesa: Rizzo si candida per tornare a far coppia con Manetta, mentre Ortisi parte ancora in vantaggio su Morleo. In mediana torna Frisenna, con lui Garofalo e Petrucci che deve trovare minuti e fiducia. In avanti Pedicillo e Petrungaro saranno il supporto di Anatriello. Nel Sorrento, il tecnico Barilari, va verso la conferma dell’undici – schierato a rombo – visto nel pari interno contro il Picerno.
MESSINA (4-3-3) Krapikas; Salvo, Manetta, Rizzo, Ortisi; Frisenna, Petrucci, Garofalo; Pedicillo, Anatriello, Petrungaro. All. Modica
SORRENTO (4-3-1-2) Del Sorbo, Todisco, Di Somma, Blondett, Panico; Carotenuto, De Francesco, Cuccurullo; Cangianiello; Bolsius, Musso. All. Barilari
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya