Messina, sorriso a denti strettissimi: ad Andria finisce senza reti
Pubblicato il 3 Aprile 2022 in Primo Piano
Un pari che, alla fine, accontenta il Messina quello che la squadra di Raciti strappa sul campo della Fidelis Andria. Primo tempo giocato a viso aperto, ripresa più attenta con i pugliesi a provarci con più continuità. Il pari del Taranto contro la Juve Stabia è la buona notizia di giornata.
A VISO APERTO – Non cambia mister Raciti rispetto alla vittoria sul Latina: in difesa confermato Camilleri al fianco di Carillo, sulle corsie ci sono Morelli e Fazzi. In mediana c’è Rizzo affiancato da Fofana e Damian, in avanti Piovaccari viene supportato da Russo e Statella. Poche sorprese anche nella Fidelis Andria con Benvenga che recupera e vince il ballottaggio con Riggio in difesa, a centrocampo lo squalificato Bonavolontà viene sostituito da Risolo. Out Di Piazza – nemmeno convocato -, c’è Sorrentino a guidare l’attacco. Meno di due minuti è arriva il primo squillo dei giallorossi: recupero di Fofana e pallone aperto su Russo che può ripartire, arriva velocissimo Morelli che viene servito in profondità, controllo e destro che Saracco smanaccia. Avvio arrembante dei giallorossi, che poco dopo protestano per un gol annullato a Camilleri: schema su palla inattiva con Piovaccari trovato nel cuore dell’area, la sua deviazione viene respinta da Saracco sui piedi di Camilleri che insacca, ma sul tocco del numero 99 il difensore giallorosso è in fuorigioco per l’assistente del signor Kumara. Minuti caldissimi: Andria che risponde su azione d’angolo col colpo di testa di Alcibiade che finisce largo di pochissimo. Partita vivace e aperta, rispettato il piano di gioco della vigilia descritto da Raciti nella conferenza pre gara. Occasioni che si susseguono, col Messina che ci prova con Piovaccari e la Fidelis che prova a sfruttare la palle inattive. Ci vuole un super Lewandowski per disinnescare un sinistro al volo di Alcibiade, sulla respinta è decisivo Piovaccari in scivolata sul destro a botta sicura di Benvenga. Spinge l’Andria, col Messina che rispetta la voglia dei pugliesi e cerca – sempre con ordine – di pungere in ripartenza. Prima metà di tempo scoppiettante, poi un calo fisiologico con le due squadre meno incisive e più attente a non scoprirsi. Partita che diventa più sporca e spezzettata. Messina che pecca quando prova a pressare alto: salita troppo lenta e squadra che si allunga. Ci pensa Statella a scuotere i suoi con una bella azione personale sulla sinistra: doppio dribbling e cross per Piovaccari, colpo di testa a lato. Ancora il duo Statella-Piovaccari protagonista quando l’esterno ex Cosenza recupera palla e si invola sulla corsia mancina, servizio in area per il compagno che, però, scivola dopo il controllo e spreca una buona chance. Primo tempo che non racconta altro, squadre al riposo senza reti.
TROPPO BASSI – Ripresa che parte con l’ingresso di Gonçalves al posto di Statella, scelto il portoghese per trovare nuove energie in fase di ripartenza. Prima occasione che arriva, però, per i padroni di casa che sfondano a sinistra con Bubas, il suo cross trova Ciotti che colpisce in tuffo, ma non trova la porta. Messina più attento a difendersi, ora è bassa la squadra di Raciti, con l’Andria che prende possesso di gioco e metà campo offensiva. Superiorità territoriale sterile, però, visto che dalle parti di Lewandowski succede pochissimo. Ritmi calati e squadre meno aperte, Messina che pare voler mettere la ragione davanti alla spavalderia. Schiacciarsi è sempre un rischio, Andria troppo presente nella metà del Messina e vantaggio sfiorato: gran cross di Benvenga dalla destra a trovare Bubas, colpo di testa che pare superare Lewandowski, ma il palo ferma tutto e salva i giallorossi. Match che si ferma per qualche minuto, sosta obbligata visto l’infortunio muscolare che colpisce il signor Kumara di Verona. Breve riscaldamento per il quarto ufficiale Aldi e gara che riprende condotta dal fischietto di Lanciano. Secondo cambio per Raciti con Adorante che prende il posto di Piovaccari, in precedenza Di Bari aveva tirato fuori Ciotti per Gaeta. Ci prova Bubas dalla distanza, Lewandowski blocca in due tempi. Raciti perde Carillo per un problema fisico, in campo va Celic. Di Bari sceglie Messina per l’evanescente Sorrentino per trovare nuove idee in avanti. Sostituzione che quasi paga: verticale verso Messina che controlla e calcia ma trova un super Lewandowski in uscita, sulla respinta ci prova Bubas con Lewandowski che respinge ancora. Meno buono il secondo tempo dei giallorossi, troppo rinunciatari in avanti e troppo preoccupati di non concedere in difesa. Occasioni per i pugliesi che, però, sono comunque arrivate. Ultimi minuti che vedono un Messina più attento a portare a casa il pari che a provarci in contropiede. Forcing finale della Fidelis che non porta a nulla, non bastano alla squadra di Di Bari i 9′ di recupero dovuti all’infortunio del signor Kumara. Celic chiude un bel contropiede di Gaeta, sul ribaltamento ci prova Konate con Saracco che respinge sui piedi di Adorante, ma ancora Saracco lo chiude. Al 101′ arriva il triplice fischio. Il pareggio contemporaneo del Taranto contro la Juve Stabia resta una buona notizia per il Messina, domenica al San Filippo scontro diretto che vale una fetta di salvezza.
FIDELIS ANDRIA 0
MESSINA 0
FIDELIS ANDRIA (4-2-3-1) Saracco; Benvenga, Monterisi, Alcibiade, Nunzella; Risolo, Urso; Ciotti (dal 19′ s.t. Gaeta), Casoli, Bubas; Sorrentino (dal 39′ s.t. Messina). (Vandelli, Paparesta, Legittimo, Bolognese, De Marino, Riggio, Graziano, Cirillo, Ortisi, Bortoletti). All. Di Leo-Di Bari
MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Morelli, Camilleri, Carillo (dal 36′ s.t. Celic), Fazzi; Fofana, Rizzo, Damian (dal 49′ s.t. Konate); Russo (dal 49′ s.t. Simonetti), Piovaccari (dal 30′ s.t. Adorante), Statella (dal 1′ s.t. Gonçalves). (Caruso, Rondinella, Fantoni, Catania, Busatto, Marginean). All. Raciti
ARBITRO Kumara di Verona
NOTE Al 29′ s.t. l’arbitro Kumara viene sostituito dal quarto ufficiale Aldi della sezione di Lanciano per infortunio. Ammonito Fazzi. Corner 7-4. Recupero 1′ e 9′.