Sette giorni all’esordio. Conto alla rovescia e curiosità avvolgono l’agosto del Messina, il primo di Sasà Sullo che attende ancora i colpi grossi in un mercato, comunque, ragionato.
FINALMENTE DAMIAN – Settimana di calendari, quelli che accoppiano i giallorossi ai primi due avversari stagionali: Juve Stabia in Coppa, poi lo zampino diabolico dell’esordio in campionato in casa D’Eboli a Pagani. Stuzzicante, forse più per l’ambiente che aspetta di misurare la nuova rosa costruita da Christian Argurio. Il filo rosso unisce i reparti: under con buona esperienza e pochi salti nel buio, con gli over il tentativo di affidarsi a protagonisti di spessore e non obbligatoriamente da copertina. Il campo confermerà il valore – come sempre – anche se il tempo andrà concesso a calciatori e staff tecnico. Sasà Sullo – nella conferenza di presentazione – non si è lasciato trascinare dalla voglia di accampare scuse, ma il ribadire con gentilezza che “il tempo è poco” fa rima con un inizio di stagione ufficiale che costringerà il Messina ad andare oltre le energie presenti. Poco tempo, ma produttivo con Argurio che ufficializza Damian e stringe per altri due nomi di livello: Simonetti e Carillo, colpi capaci di alzare il livello medio dell’intera rosa. Trattative sempre più avanzate, ma avere fretta per gli annunci sarebbe errore ingenuo, anche perché il calciomercato va sempre rispettato e mai sottovalutato. Finito il ritiro di Zafferana, ora giallorossi a sudare alla Cittadella Universitaria e focalizzati sul ritmo partita. Il Covid incide ancora, perché organizzare amichevoli serie non è semplice, un grosso difetto in una preparazione fatta a scaglioni. Il preparatore Innocenti resta una certezza nel settore, con il lavoro più arduo che rimane quello di portare la rosa a un livello fisico omogeneo, come ricordato dallo stesso Sullo.
VARIETÀ DI SOLUZIONI – Quadro generale abbastanza noto e chiaro, ma il mercato del Messina un paio di spunti li regala già. Primo obiettivo, infatti, sembra essere il voler trovare solidità. Lo dicono nomi come Lewandowski, Morelli e Sarzi Puttini (che ballerà tra sinistra e centro come già ipotizzato il giorno dell’arrivo), con Carillo e magari un marcatore più puro da mettergli a fianco. Complicato, perché serviranno incastri e opportunità. Il colpo grosso dovrà arrivare in avanti, intanto – andando di reparto in reparto -, la mediana giallorossa sembra trovare qualità, quantità e atletismo. L’arrivo di Damian regala a Sullo un centrocampista dotato di tempi di gioco e corsa, con ottime capacità di attacco degli spazi. Pensarlo in coppia con Lorenzo Simonetti – sempre vicinissimo, come detto – affascina per le caratteristiche dell’ex Pistoiese. Un centrocampo che, poi, presenta profili come quelli di Fofana e Konate. Il tecnico ha parlato di un possibile 4-2-3-1 o 4-4-2, ma a volte i moduli li fanno i calciatori e un roster mediano così variegato potrebbe offrire soluzioni diverse. Lo scopriremo, e ancora una volta sarà decisivo il mercato con le sue opportunità. Le due opzioni tattiche, infatti, dipendono dalle caratteristiche del trequarti: più centrocampista o più attaccante? La prima sarebbe ideale per trovare equilibrio, la seconda garantirebbe capacità di modifiche in corsa per aumentare il peso offensivo. Da valutare, però, la tendenza più all’offendere che al difendere delle punte esterne arrivate fin qui. Teorie, idee, chiacchiere, che però aiutano a capire quali potrebbero essere le operazioni di mercato future o a spiegarle, una volta ufficializzati i nuovi calciatori. E, il centravanti? L’argomento più caldo resta questo: possibile che occorrerà avere pazienza, forse arrivando anche a ridosso della prima giornata, anche se dal lunedì dopo Ferragosto si accelererà. Adorante e Busatto sono giovani di prospettiva, alternative valide nel corso della stagione. Il numero 9, però, sarà affidato a un calciatore che non debba saper solo finalizzare. Un calciatore più “totale”, con capacità di attaccare la profondità ma bravo a giocare con la squadra. Impossibile? Basta cercare, con pazienza.