Messina, tra note positive e insegnamenti per il futuro
Pubblicato il 6 Settembre 2022 in Primo Piano
Ripartire. Consapevoli che dopo una sconfitta non sia mai semplice, ma il Messina di Auteri può farlo salvando gli aspetti migliori della sconfitta contro il Crotone. La delusione è solo uno dei sentimenti provati perché i lati positivi non sono mancati, ma eliminare gli errori resta fondamentale.
IDENTITÀ E SFRONTATEZZA – Necessario tornare al lavoro sulla base di quanto di buono è stato fatto, limando quello che invece non ha convinto. Ciò che salta all’occhio di questa squadra, nonostante una prestazione imperfetta, è un’identità credibile e per certi versi già delineata. La costruzione di un profilo riconoscibile non è mai banale e proprio da qui occorre ripartire. Auteri in poco tempo sembra aver trasmesso la sua filosofia di gioco al gruppo. Possesso palla ricorrente e una certa fluidità di manovra per una squadra che, nonostante l’importanza dell’avversario, ha approcciato con coraggio e sfrontatezza. Per quanto riguarda i nuovi acquisti due su tutti hanno convinto al loro esordio: Versienti, che ha già dimostrato di avere le qualità per essere uno dei punti fermi della squadra. Con una prestazione di corsa e applicazione, condita dai due assist che hanno permesso a Konate e Marino di andare in rete. Un plauso va anche a quest’ultimo – migliore in campo dei suoi – che si è distinto fin dai primi minuti per le grandi capacità di palleggio. Onnipresente in fase di costruzione e non solo, difatti il suo gol mette in evidenza la partecipazione alla fase offensiva richiesta da Auteri ai suoi centrocampisti. Gli attaccanti hanno condotto una gara dedita al sacrificio ma, fatta eccezione per la traversa di Curiale su punizione, non hanno mai creato particolari pericoli. Nonostante questo il tecnico si è detto soddisfatto della loro prestazione. In generale la prova può definirsi positiva, seppur con qualche disattenzione di troppo.
LE INSIDIE – Se la fase di possesso dei giallorossi è stata convincente, lo stesso non si può dire della fase difensiva. Il secondo rigore concesso al Crotone – così come le successive reti messe a segno dai calabresi – ha messo in evidenza l’inesperienza di un pacchetto difensivo – formato da tre under – che non si è ancora amalgamato. Il tempo è senza dubbio dalla parte di Auteri che a breve avrà a disposizione anche l’esperienza di Camilleri e la solidità di Ferrini. Nel frattempo domenica c’è un bel banco di prova in casa della Virtus Francavilla. I pugliesi presentano un organico rinnovato rispetto alla precedente stagione con un cambio importante anche in panchina. Fuori Taurino dentro Calabro. Il confronto si preannuncia interessante dato che il marchio di fabbrica dell’ex Catanzaro è verosimilmente lo stesso di quello di Auteri: un 3-4-3 improntato all’estetica e al dominio territoriale, spesso anche a discapito del pragmatismo. Con le squadre schierate a specchio occhio ai duelli sulle fasce. Tra i punti di forza principali dei biancazzurri, infatti, ci sono proprio le corsie esterne: su tutti Maiorino e Murilo, i due esterni d’attacco mattatori all’esordio con la Turris. Sono serviti un rigore del primo e una splendida punizione del secondo per agguantare il pareggio dopo il doppio svantaggio, a dimostrazione del carattere della squadra. Lo stesso carattere che il Messina ha manifestato in seguito al triplo vantaggio del Crotone al Franco Scoglio. Una reazione tutt’altro che scontata dopo una simile batosta e da cui è opportuno ripartire per guadagnare i primi punti di questo campionato.
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale