Messina-Turris, Modica: «Questo è il calcio, impareremo da questa lezione»

Pubblicato il 21 Settembre 2023 in Sala Stampa

Amarezza tanta, ma anche consapevolezza di aver visto tanto di positivo nella prestazione dei suoi ragazzi. Giacomo Modica analizza il pari del Messina contro la Turris arrivato in pieno recupero.

RINGRAZIO IL PUBBLICO – «Questo è il calcio, se non stai attento fino alla fine fai figuracce come questa. Paghiamo dazio anche per via della scarsa esperienza di alcuni. Mi prendo le cose positive, la fase offensiva e la voglia di colpire sempre. Un peccato prendere un gol così, ma succede. Mi dispiace per la gente, per i ragazzi che si sono impegnati. Dobbiamo lavorare dal punto di vista mentale, abbiamo perso l’uomo sull’ultima palla e non è accettabile». Basterebbe questa prima analisi di Modica per chiudere i conti con le parole post gara, grande lucidità e precisa consapevolezza di cosa sia andato storto. «È stata una bella partita tra due squadre che hanno cercato sempre di vincere. Loro sono andati sotto tre volte e hanno sempre rimontato, sono un esempio da questo punto di vista. Nella gestione della partita non siamo ancora bravi, se vuoi gestire devi farlo nella tua metà campo e abbiamo sbagliato in questo. Leggerezze e palloni persi si sono moltiplicate. In occasione del secondo gol Giannone ha potuto fare quello che ha voluto». Il momento chiave, però, non è stata la rete che ha rimesso in corsa la Turris, bensì un altro: «Potevamo anche fare il 4-1 e chiuderla. Avevo capito che potevamo incappare in qualcosa di strano perché loro venivano avanti senza paura, ho messo Zunno per cercare di chiuderla ma abbiamo sprecato. Peccato, perché sarebbe finita. Abbiamo cambiato anche sistema di gioco perché avevo intuito che stavamo uscendo dalla partita. Dobbiamo imparare a gestire con possesso e ripartenza. La squadra mi piace perché lotta. Hanno voglia di dimostrare di meritarsi questa maglia». Si chiude con uno sguardo rivolto alla gente: «Mettiamo in conto che siamo stati fermi 14 giorni ed è la prima volta che giochiamo con queste misure, non cerco attenuanti ma sono cose che paghi. Siamo delusi dal risultato e non dalla prestazione, la squadra ha fatto cose anche belle oltre a molto impegno. Siamo alla seconda, non cominciamo a pensare di avere il morto in casa. Questa squadra merita una carezza fin quando rende. Non poniamoci limiti, ma serve entusiasmo. Spero la gente si sia divertita, anche con un’amarezza che condivido. Ringrazio il pubblico che è stato fantastico, non sapevo del malore di un tifoso e gli auguro una pronta ripresa. In campo non ci siamo accorti di nulla. Conosco la gente di Messina, quando la squadra riesce a coinvolgere è fantastica». 

QUALITÀ PER LA SQUADRA – Premiato come miglior campo dalla stampa presente, Michele Emmausso analizza il match: «L’amarezza ci deve essere perché significa che ci teniamo tanto. Bisognava stare più attenti, miglioreremo e limiteremo gli errori. Questo è un campionato difficile dove ci sono giocatori importanti che ti puniscono. Sul primo gol ho fatto quello che vuole il mister: pressare forte e recuperare in alto. Ho scelto di venire a Messina perché so che piazza è questa, so chi è Giacomo Modica e sono convinto che la squadra gli risponderà alla grande. Ho già lavorato con lui, mi ha cambiato il modo di pensare, di giocare a calcio e anche a vivere da professionista. È un grande uomo, posso solo ringraziarlo. Ho grande fiducia in lui. Primo tempo serviva difendere un po’ di più, nella ripresa c’erano più spazi e ho provato a esaltarmi. Giochiamo tutti per l’altro, senza non potremmo far bene. Ortisi? Buona prova, mi ha dato sicurezza. Era la nostra seconda partita, si matura giocando. Anche il finale è stato influenzato da questo. Durante la settimana si lavora duro, ma la partita è un’altra cosa».

EMOZIONE PER IL GOL – In sala stampa anche un altro dei marcatori di giornata, Giulio Frisenna che non sembra aver risentito dell’impatto col calcio dei professionisti: «Il gol? Ero partito per calciare, quando ho lo spazio ci provo sempre. Ho iniziato da play, ma sono abituato a cambiare ruolo e faccio quello che chiede il mister. Dopo il 3-1 ci siamo un po’ abbassati, eravamo stanchi e abbiamo rincorso un po’ troppo. Questi errori ci aiuteranno a crescere, dobbiamo migliorare. Il mister vuole un gioco offensivo, verticale e ci possiamo divertire insieme alla nostra gente. Mi sto ambientando bene, giocare mi farà crescere e posso migliorare. Abbiamo tanti leader che aiutano noi giovani, sono sempre importanti per noi e stiamo imparando. La Curva? Emozionante, speriamo di far aumentare il numero di tifosi».

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