Messina-Vibonese, Capuano: “Volevo vincere, ma è un punto che vale oro”

Pubblicato il 20 Ottobre 2021 in Sala Stampa

Conferenza stampa del post partita per Eziolino Capuano. Il suo Messina non va oltre lo 0-0 contro una buona Vibonese, dopo una prova meno brillante rispetto a Potenza.

VOLEVO VINCERE – “Giocare ogni tre giorni non aiuta. Non dal punto di vista fisico, ma della preparazione della gara, anche il campo non ci ha aiutato e qualche ragazzo ha sbagliato la scelta dei tacchetti. Loro si sono messi a specchio, una gara sporca, tattica, dove nessuno voleva perdere. Più il tempo passava, più contavano gli episodi, ma non sono arrivati. Quando siamo andati in difficoltà abbiamo lottato. Ho dovuto cambiare qualcosa, perché la gara aveva bisogno di mosse diverse. Ho messo Russo sulla trequarti per andare ad attaccare diversamente la loro linea, tenerla più bassa. Peccato che tanti ragazzi, come Russo, hanno sbagliato i tacchetti e pattinavano. Alla fine era più intelligente non perdere la partita. Il campo era pesante, le energie poche, anche loro sono scoppiati alla fine. A dieci minuti dalla fine pensavo anche di poterla vincere, ma non ci sono stati i presupposti. Celic? Gli abbiamo dato un turno di riposo. Dietro non abbiamo rischiato nulla, come a Potenza. Quando si viene da un momento di difficoltà una squadra va portata dalla rianimazione al reparto, ci teniamo stretto il punto. Un punto che vale oro, veniamo da due scontri diretti con 4 punti. Anche in caso di vittoria, però, non mi avreste sentito parlare di situazione risolta. Sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo. Anche grazie al pubblico, che oggi ci ha spinto per 94′, noi abbiamo pareggiato, loro hanno vinto. La volevo vincere, i cambi andavano in quella direzione, ma anche per non farci schiacciare e recuperare qualche palla in più. Come ho detto il primo giorno, una squadra ha bisogno di equilibrio sempre. Alcuni ragazzi sono andati oltre la fatica, quindi va gestito anche questo. Ripeto, alcuni pattinavano e ho dovuto fare sostituzioni perché stavamo giocando in 9. Sulla storia dei tacchetti ho fatto casino, non esiste un errore del genere. Possiamo perdere anche 4-0, ma non si può sbagliare la scelta dei tacchetti. Vukusic? Si è spaccato il culo tutta la partita – testuale -, posso fargli solo complimenti. Adorante? Non ne aveva più, ha lottato tantissimo”.

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