Prima i fischi, poi un coro che non ammette interpretazioni. La Curva Sud chiede rispetto rabbioso per i colori giallorossi, quelli insultati da un ultimo posto insindacabile.La domenica assurda del Messina di Giacomo Modica (voto 4) la racconta l’esasperazione di un tifo, incredibilmente, ancora partecipe. La Vibonese passeggia al San Filippo, lo fa contro una squadra che non si presenta all’appuntamento e che preferisce farsi prendere a sberle in maniera passiva e anonima. Giallorossi inesistenti, massacrati dalla freschezza di Sowe e avviliti dalle prestazioni indecorose di personaggi come Gagliardini o Colombini. I complimenti veri andrebbero recapitati direttamente a chi ha scelto e strapagato calciatori di questo livello, consapevoli però che in questo Messina nessuno ha la dignità di prendersi le proprie responsabilità. Nessun approfondimento tecnico, inutile sparare su una squadra che non accende mai la luce e si lascia travolgere senza alcuna reazione. Mister Modica si prende le colpe: normale atteggiamento di chi conosce il calcio, la realtà dice che nelle mura nascoste del San Filippo le scelte dell’allenatore giallorosso saranno nette ed evidenti. Le parole andranno seguite dai fatti: nel post gara Modica parla apertamente di imminenti tagli per totale mancanza di partecipazione alla causa. Che la ghigliottina scenda impietosa.
Gagliardini 3: prestazione avvilente per il pupillo del dg Carabellò. Impotente su Sowe, imbarazzante quando Bubas lo impallina di precisione. Goffo, e al limite del comico, quando inciampa sul tiro di Allegretti.
Polito 4: il cartellino rosso finale come ciliegina sulla torta. Prestazione inadeguata in entrambe le fasi, ancora una volta condita da una irruenza gratuita.
Manetta 4: ingobbito e sempre in ritardo. Non trova mai le misure degli attaccanti avversari, in fase di possesso fatica anche nel semplice controllo di palla. (dal 11′ s.t. Bucca 4,5: partecipa all’allegra scampagnata pomeridiana)
Colombini 3: calciatore impresentabile quello visto contro i calabresi. Piantato nel gioco aereo, lentissimo nell’uno contro uno. Il pasticcio tecnico con cui apre la strada alla cinquina firmata da Allegretti è pura comicità.
Cozzolino 4: non è un terzino. Incapace di difendere contro l’esterno avversario, terrorizzato nel suo continuo indietreggiare lasciando spazio alla giocata.
Maiorano 4: uomo a zona sulle palle inattive, arriva tardi e con poca cattiveria in occasione del vantaggio calabrese. In fase di possesso non trova mai tempi e spazi. Bravo a metterci la faccia nel post partita. (dal 19′ s.t. Pezzella 4,5: entra a partita sepolta, quanto basta per ricordare a tutti il perché di tante panchine)
Migliorini 4,5: ingabbiato dal centrocampo di Campilongo, soffre la presenza di Carannante sulle sue tracce. Prova a costruire, la staticità dei compagni lo avvilisce.
Lavrendi 4,5: qualche giocata vicina alla dignità calcistica, finisce la benzina troppo presto. (dal 13′ s.t. Ragosta 4,5: non riesce a mettere in campo neanche la sua esperienza)
Rosafio 4: mai servito, mai coinvolto. Quando trova un paio di palloni sporchi da riciclare non riesce, comunque, a giocare per la squadra.
Mascari 4: forse sbagliato assegnargli un voto. La sua partita è trasparente, troppo acerbo per certi palcoscenici. (dal 16′ s.t. Dezai 4,5: leggermente più vivo dei compagni, arruffone quanto basta per averne già abbastanza di lui)
Lia 5: il migliore del Messina. Nel nulla cosmico giallorosso è l’unico che porta in campo un briciolo di orgoglio.
VIBONESE Mengoni sv; Franchino 6, Malberti 6, Altobello 6 (dal 20′ s.t. Luise 6), Tito 7 (dal 32′ s.t. De Carolis sv); Ba 6,5, Obodo 6,5 (dal 20′ s.t. Vacca 6); Da Dalt 6,5, Carannante 7, Sowe 8 (dal 12′ Galullo 6); Bubas 7 (dal 11′ s.t. Allegretti 6,5). All. Campilongo 7,5