Messina-Vibonese, Lucarelli: “Liberiamoci dalla paura”

Pubblicato il 16 Dicembre 2016 in Primo Piano

La gara che può valere una stagione, scontro diretto che potrà dire tanto del futuro prossimo di un Messina sempre più in fondo alla classifica. Al San Filippo arriva una Vibonese che soffre una classifica identica a quella dei giallorossi, che con i soli nove gol realizzati rappresenta l’attacco più asfittico del Girone. L’avversario ideale per il rilancio, ma anche la classica trappola sul cammino di chi si sente troppo sicuro. Il Messina ci arriva con un morale da ricostruire, le tre sconfitte consecutive hanno minato una serenità già debole, non quella di un Cristiano Lucarelli che di pressione ci vive. “Personalmente i problemi mi caricano, vorrei che anche i miei ragazzi avessero questo tipo di atteggiamento. Il livello della Lega Pro è chiaro, c’è bisogno di essere più scafati e adesso voglio che i leader del gruppo vengano fuori e trascinino i compagni. A Cosenza, ad esempio, abbiamo giocato una buona gara ma abbiamo perso da polli. Non possiamo sempre pagare al primo errore”. Sabato pomeriggio arriva una partita con un solo risultato possibile, una vittoria potrebbe dare la svolta ad una stagione fin troppo negativa. “Dobbiamo sconfiggere la negativa, far uscire dalle teste dei calciatori la paura. La Vibonese è una squadra ben messa in campo, non ci daranno punti di riferimento col loro modulo ad albero di natale, sappiamo bene che hanno un centravanti pericoloso ma sapremo tenerlo a bada. Dovremo essere più propositivi del solito, Pozzebon ha un problemino muscolare e va valutato, a Cosenza non ha fatto errori. Il vero errore è stato del suo procuratore che ha cominciato a parlare di mercato già ad ottobre. A fine gara ci sarà il defaticante sul campo come sempre”.

NARDINI – Conferenza pre gara che diventa utile anche per la presentazione del neo arrivato, Riccardo Nardini. Il centrocampista ex Modena non usa mezze misure, il suo obiettivo è quello di far uscire il Messina dalla zona bassa della classifica. “Un lungo corteggiamento, in agosto mi sono operato di appendicite e ho perso sei chili. Volevo essere al top prima di concludere un accordo. Lucarelli è stato decisivo per il mio arrivo ma ringrazio la società per essere venuta in contro alle mie richieste. Messina è una piazza che non si può rifiutare perché ti regala stimoli naturali, l’unico premio sul mio contratto è quello per i playoff, non sono venuto a Messina solo per salvarmi. È un campionato che a parte le prime quattro viaggia sull’equilibrio, dobbiamo e possiamo fare di più. La Reggina? Sono cittadino onorario di Reggio, ho vissuto grandi emozioni ma adesso sono un giocatore del Messina. Voglio trascinare questa squadra”.

 

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