Messina, vittoria e fuga: Foggia si abbatte sul San Luca

Pubblicato il 17 Gennaio 2021 in Primo Piano

Due volte Ciro Foggia e primato rafforzato. Il Messina piega il San Luca in una sfida dura e complicata: un gol per tempo del bomber giallorosso, bravi i ragazzi di Novelli a gestire e colpire.

LA ZAMPATA – Premesse rispettate e grande inizio al San Filippo tra Messina e San Luca. Partono meglio i calabresi – forse favoriti dai padroni di casa che scelgono di far sfogare gli uomini di Cozza – che pungono con Bruzzaniti e Selpa ma senza precisione. Cresce il Messina – dove torna titolare Giofrè, per il resto solo conferme – grazie alla vivacità di Arcidiacono. Sulla corsia mancina nascono i pericoli firmati Messina: funziona l’asse tra Lavrendi e il capitano, filtrante per Giofrè che si ritrova davanti a Scuffia. Il terzino mancino pecca di generosità e scarica su Foggia, controllo e sinistro masticato che muore sul fondo. La squadra di Novelli – squalificato e in tribuna – trova terreno fertile a sinistra e ci riprova: pallone mosso velocemente, Lavrendi può crossare trovando Foggia, stop impreciso di petto e sull’allungo interviene Scuffia che mette in angolo. Muove bene il pallone, però, il San Luca: calabresi che giocano a un tocco e cercano la profondità. Protestano anche i ragazzi di Cozza, ma il contatto tra Selpa e Lomasto non viene considerato falloso dal signor Diop. Match che chiarisce le sue dinamiche: il San Luca prova a fare la partita, il Messina colpisce a folate. Strategia che funziona dato che sono i padroni di casa a calciare in porta: prima Arcidiacono in azione personale, poi una sfilza di fuorigioco prima delle due occasioni più nitide. Cascione sbaglia la misura di un cross che, però, prende una traiettoria strana e impatta sulla traversa; bellissima la manovra che aveva portato al cross con l’ultimo delicato tocco di Cristiani a servire. Ancora corsie e si torna a sinistra: break di Lavrendi, pallone che filtra dopo un duro contrasto e finisce a Giofrè, l’esterno calcia sul primo palo ma Scuffia è attento. Prova a farsi rivedere il San Luca, bravi Lomasto e Sabatino a chiudere. Le ripartenze giallorosse trovano successo nel finale di tempo: Sabatino imposta, Cristiani premia la profondità di Foggia – che stavolta non cade nella trappola del fuorigioco -, il numero 9 vede Scuffia uscire alla disperata e lo scavalca con un tocco morbido che si insacca. Prima frazione che si chiude col vantaggio del Messina, bravi i ragazzi di Novelli a sfruttare la spregiudicatezza dei calabresi.

LA LEGGE DI FOGGIA – Parte con maggiore ritmo la ripresa del Messina, ne vengono fuori un paio di trame interessanti che peccano, però, di cattiveria nella fase di finalizzazione. San Luca più attendista, punito a fine tempo per colpa di una linea difensiva troppo alta. Gara più dura e meno spettacolare, Messina che non vuole rischiare e si abbassa leggermente. Cozza pesca dalla panchina cercando maggiore consistenza offensiva, troppo leggera la prova di Selpa. Partita che ristagna e si scuote solo quando Lavrendi sfiora il raddoppio: bella imbucata per Foggia che si allarga sulla sinistra, testa alta e cross nel cuore dell’area dove irrompe Lavrendi che spara altissimo. San Luca più spento, ravvivato solo dall’azione personale di Leveque che salta due uomini ma il suo diagonale finisce largo. Succede, davvero, poco con i calabresi che giocano le proprie carte su palla inattiva ma senza precisione. Messina più raccolto: Novelli tira fuori Cretella e lancia Crisci per maggiore copertura. Tanta confusione e poco gioco nella ripresa, ancora una volta bravo il Messina a comprendere la sfida e adattarsi. Lancio lungo perpetuo dei giallorossi, coraggiosa la difesa del San Luca a cercare l’anticipo. La metà gara racconta pochissimo, col Messina che cavalca i tempi morti per togliere speranze agli ospiti. Giallorossi sornioni e capaci di colpire al momento giusto: gran verticalizzazione di Bollino, scappa Cascione sulla destra che arriva sul fondo e mette in mezzo, irrompe Foggia che apre il piattone sinistro e – dopo una leggera deviazione – batte Scuffia chiudendo il match. Gara in discesa e tris sfiorato: corner dalla destra, Foggia sul secondo palo controlla e spara ancora col mancino, traversa piena. Azione che prosegue, pallone ad Aliperta che non trova la porta. Tempo scaduto: vittoria pesantissima del Messina, prestazione di altissimo livello degli uomini di Novelli.

MESSINA 2

SAN LUCA 0

MARCATORE Foggia al 43’ p.t. e al 38′ s.t.

MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè (dal 40’ s.t. Mazzone); Cristiani (dal 45′ s.t. Saindou), Aliperta, Lavrendi (dal 19’ s.t. Vacca); Cretella (dal 27’ s.t. Crisci), Foggia, Arcidiacono (dal 32’ s.t. Bollino). (Manno, Bellopede, Boskovic, Manfrellotti). All. Russo (Novelli squalificato).

SAN LUCA (4-2-3-1) Scuffia; Pitto, Pezzati, Greco, Murdaca; Nagore, Carbone; Bruzzaniti, Leveque, Pelle (dal 10’ s.t. Marchionna); Selpa (dal 7’ s.t. Nirta). (Callejo, Giaimo, Arcuri, Finocchiaro, Mammoliti, Cotroneo, Misiti). All. Cozza.

ARBITRO Diop di Treviglio

NOTE Partita a porte chiuse. Ammoniti Pezzati, Greco, Aliperta, Bollino. Corner 5-1. Recupero 1’ e 6’.

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