La parola sostenibilità, spesso, non fa rima con competitività quando si misura con la spietatezza del campo. A sparigliare ci pensano esempi come il Monopoli: società pugliese rimasta sempre competitiva pur mantenendo una certa razionalità in sede di mercato e investimenti.
NESSUNA ILLUSIONE – “La semplicità non è una cosa semplice”, citazione dello storico attore e regista, Charlie Chaplin. Frase che racchiude – volendo abbandonarci a un filo di poesia – il percorso alla guida del Monopoli di Onofrio Lopez, imprenditore nel settore delle costruzioni di stazioni di servizio. Il cammino dell’attuale proprietario del Monopoli inizia il 24 Novembre 2015, giorno in cui Lopez divenne per la prima volta socio dei biancoverdi. Da lì in avanti un cammino regolare e costante che ha fruttato per il Monopoli 7 tranquilli anni in Serie C. Una categoria mai sfuggita, a dimostrazione di un lavoro passato, presente e, chissà, futuro svolto in maniera esemplare. Senza eccessi economici e mantenendo lucidità nelle scelte di campo. Quante volte, nel calcio, abbiamo sentito e raccontato di squadre costruite per vincere – o anche stravincere – finite per sciogliersi al primo passo finendo per compiere ricchi fallimenti? Tante, forse troppe. Monopoli pare essere l’altra faccia della medaglia, il luogo in cui raziocinio e programmazione regnano sovrane. Niente voli pindarici nella testa di chi è al comando, nessuna promessa mai mantenuta. In un mondo come quello del calcio, spesso malato fino a diventare marcio, non è facile trovare una linearità di comportamenti semplici e capaci di far ottenere risultati.
IL CAMPO – Entrando nello specifico il patron Lopez è riuscito a centrare i playoff di Serie C ben quattro volte negli ultimi cinque anni. Traguardi importanti centrati sotto il nome della sostenibilità e dell’ambizione. Diversi i giocatori che sono cresciuti diventando delle certezze per la categoria come Sounas, Mercadante e Fella. Per non parlare degli allenatori passati dalla squadra pugliese. Il più longevo in panchina è stato sicuramente Giuseppe Scienza, alla guida dei biancoverdi per quattro anni di fila. Più recente invece Alberto Colombo, attuale allenatore del Pescara passato agli abruzzesi dopo una splendida annata al timone del Monopoli. Linee tecniche sempre votate a mostrare una squadra brillante che non scende in campo per vivacchiare, ma per lasciare una traccia. Il presente racconta dell’esonero di Laterza, nonostante la classifica possa essere in linea coi programmi. Non convinceva in rapporto al materiale a disposizione. Tocca a Pippo Pancaro – noto per la sua carriera da calciatore tra Cagliari, Lazio, Milan e Nazionale – che ha esordito con beffa visto il pari strappato all’ultimo istante dal Monterosi.
SOCIETÀ – Gli ultimi mesi raccontano di assestamenti societari, con l’ingresso – dopo lunga contrattazione – di Francesco Rossiello, ex patron del Bitonto, che con l’acquisto del 50% del pacchetto è diventato socio di Onofrio Lopez. Imprenditore del settore dello smaltimento di rifiuti speciali, Rossiello è stato nominato presidente del Monopoli lo scorso 1º giugno. Insieme a Lopez guidano una società vista come un punto di riferimento per tanti altri club. I principi sono rimasti gli stessi: sostenibilità e investimenti razionali. Al fianco dei due imprenditori c’è Alfio Pelliccioni: direttore sportivo – deus ex machina tecnico – capace di ben 9 promozioni in carriera. La Serie B è l’obiettivo che muove il mondo biancoverde, ma non è mai diventata un’ossessione. Traguardo fortemente sperato, ma da raggiungere senza eccessi e spinti dalla forza delle idee.
*foto copertina: SS Monopoli 1966 – Facebook ufficiale | ph. Gabry Latorre