Troppo presto per farsi condizionare dalla classifica. Il Messina che fa visita alla capolista Monopoli trova un avversario a punteggio pieno e carico di entusiasmo, ma senza quel valore netto da far pendere la bilancia dalla sua parte in maniera indiscutibile.
VALORI DA SCRIVERE – Uno-due netto quello che la squadra di Colombo ha imposto a Catania e Turris, due successi meritati che raccontano come i biancoverdi siano squadra che merita il massimo rispetto. Presto, però – e lo ricorda anche Sullo nella conferenza di presentazione -, per dare importanza a classifiche e distanze. Avversario tosto, di quelli da non far scappare e a cui non lasciare dirigere lo spartito. Cristallino, mister Sullo, quando parla di imporre il proprio ritmo alla partita, voglioso – come è sempre stato – di vedere la sua squadra far gioco e non speculare sull’avversario. Prova importante per capire il livello dei giallorossi, col tempo dei test terminato da un pezzo e quello della favola della “piccola neopromossa” mai divenuto credibile. Il mercato è stato chiaro, questo Messina non varrà – sulla carta – il podio, ma è squadra capace di giocare ad armi pari con tutte. L’1-4 momentaneo di Pagani o il Palermo assetato di idee e costretto a rincorrere sono i primi indizi che rivelano come il Messina sia l’indiziato principale per il ruolo di scheggia impazzita. “Lavoro”, però, resta la parola d’ordine per la squadra di Sullo: prima settimana quasi al completo, con Marginean e Vukusic in gruppo, in attesa che anche Milinkovic e Russo tornino nei ranghi. Prima settimana, comunque, vicina alla normalità e che aumenta il numero delle alternative.
UN DUBBIO – Quando Sullo parla di un Simonetti più mezzala che interno a due non lo fa casualmente, indicazione che nel futuro del Messina non è scritta (o scontata) la coppia formata dall’ex Pistoiese e Damian. Anzi, l’atteggiamento visto nelle prime uscite invita a una mediana dove corsa e atletismo – in una parola quantità – non dovranno mai mancare. Questioni future, perché intanto ripartire dal quartetto visto contro il Palermo potrebbe essere probabile. Cresce Fazzi – che potrebbe trovare minutaggio in Coppa a Foggia -, mentre un primo ballottaggio sembra aprirsi in avanti. Adorante ha convinto poco fin qui, Busatto scalpita e il suo impatto al Razza – errore clamoroso a parte – è piaciuto. Arma in corsa oppure prima scelta, deciderà il tecnico che, però, vede i suoi giovani calarsi nella parte gara dopo gara. Vukusic sembra più vicino alla panchina che alla titolarità, ma il suo apporto concreto occorrerà richiederlo al più presto. I 5 gol segnati dai giallorossi sono un buon bottino, ma resta evidente che l’attacco abbia bisogno di un peso specifico maggiore. Per il resto pochi dubbi, anche se il finale contro il Palermo – e la possibilità di giocare a specchio con il Monopoli – invitano a pensare che l’opzione difesa a 3 – soprattutto a gara in corso – non sia stata scartata a prescindere.
MONOPOLI (3-5-2) Loria; Arena, Bizzotto, Mercadante; Viteritti, Piccinni, Vassallo, Bussaglia, Guiebre; Starita, Grandolfo. All. Colombo.
MESSINA (4-4-2) Lewandowski; Morelli, Celic, Carillo, Sarzi; Distefano, Fofana, Damian, Simonetti; Busatto, Baldé. All. Sullo.
*fonte foto: Acr Messina – pagina Facebook ufficiale | ph. Saya