Non è il momento per le dichiarazioni di facciata. Sasà Marrà si assume tutte le responsabilità per la sconfitta al Veneziani di Monopoli, il suo Messina sembra essere giunto ad un immaginario capolinea: “Alla squadra non ho nulla da imputare perché ha dato sempre il massimo. Sappiamo solo che questa è una squadra che ha dei limiti e che sta soffrendo una situazione che incide sulla mente dell’intero gruppo. Continuo con il mio credo calcistico, senza rimpianti”, ha dichiarato il tecnico ai microfoni di Radio Amore.

LA PARTITA – Un passaggio sulla gara: “Nulla da togliere alla vittoria del Monopoli. Nella prima mezz’ora abbiamo tenuto il campo, poi abbiamo subito il gol a causa della solita ingenuità difensiva: una punizione eccessiva soprattutto a livello puramente psicologico. Dopo non abbiamo più avuto la forza di reagire. L’esclusione di Milinkovic? Scelta tecnica, Ferri aveva dato grande equilibrio a Catania, David a volte non si è dimostrato ordinato tatticamente. Rea non giocava da troppo tempo, ha lottato fino alla fine ma chiaramente non è al meglio. Purtroppo a tanti giocatori manca ancora il minutaggio, questo è il prezzo da pagare quando non svolgi il ritiro e prendi i calciatori a fine mercato”.

IL FUTURO – In gioco è soprattutto il futuro del Messina, prima ancora di quello personale del tecnico. Nessuna ricetta, solo semplici consigli da condividere con tutto l’ambiente giallorosso: “Di situazioni del genere ne ho vissute tante in carriera. I tifosi adesso devono proteggere la squadra con il loro amore. Oggi più che mai molti non la pensano come me, ma chiedo ai tifosi di stare vicino a un gruppo formato da tanti giovani. Dopo Avellino, quando perdemmo sbagliando un rigore, il martedì vennero al campo per incitarci nonostante tutto. Spero in una reazione del genere da parte dei tifosi”.

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