
Le certezze di Giacomo Modica risiedono nel gruppo. La gara contro il Portici ha chiarito che nessuno è rimasto indietro, la prestazione volenterosa di Fabio Bossa è il segnale che tutti i calciatori a disposizione del tecnico sono pronti alla lunga rincorsa. Le condizioni di Andrea Migliorini rimangono al centro dell’attenzione dello staff tecnico, l’eventuale presenza del regista titolare ridarebbe quel pizzico di imprevedibilità mancata la scorsa domenica. Banco di prova imponente la Nocerina di mister Morgia, discorso simile verrà fatto in Campania dove arriva un Messina in ascesa. Gara di blasone quella del San Francesco, partita dal pronostico aperto nonostante la differenza in classifica. Giallorossi in crescita mentalmente e fisicamente pronti ad esplodere, in casa di una delle favorite per la vittoria finale si è di fronte all’esame da non fallire. Non un discorso legato al solo risultato: vincere o pareggiare sarebbe la spinta perfetta, importante però rimane essere credibili al cospetto di squadre di spessore. Troina e Igea Virtus avevano chiarito che il timore reverenziale non era padrone in casa Messina, la parentesi Vibonese è stata cancellata in fretta, adesso una prestazione di alto livello in trasferta diventa necessaria. Il campo dovrà dire qual è il punto di maturità raggiunta, il risultato sarà poi influenzato da troppi fattori impossibili da sviscerare con anticipo.
OBIETTIVO – Non una banale facciata quelle della rincorsa playoff. In nessuna categoria è possibile motivare un gruppo senza un traguardo. Logico come in una piazza come Messina il campionato non possa terminare a gennaio, ovvio come una serie di risultati positivi abbia accorciato la distanza da una zona playoff, ormai, non impossibile da attaccare. Non esiste un calendario facile o difficile, esistono avversari da non sottovalutare. Nocerina spauracchio per nome e classifica, allo stesso modo Ebolitana e Portici hanno chiarito che al San Filippo nessuno verrà in gita premio. La stessa mentalità dovrà accompagnare il Messina nella prima di una serie di trasferte che diranno la verità sul futuro, nessuna partita nasce scontata. La vera impresa di mister Modica è stata quella di cancellare le paure figlie dell’inizio stagione, di pari passo è arrivata una identità tattica che adesso aspetta il ritorno di Migliorini e l’esplosione di Bettini per trovare la sua migliore espressione.
FORMAZIONE – I dubbi rimangono quelli legati a Migliorini. Se il regista non dovesse recuperare toccherà ancora a Bossa, la sua presenza insieme a quella di Lia, Meo e Cozzolino chiude il capitolo under. Con Migliorini in campo, invece, toccherà ad uno tra Polito o Mascari con nette modifiche del pacchetto difensivo o offensivo. Regolamento astruso e odioso quello della Serie D, tanto che diventa impossibile spiegare tutti i possibili incastri di formazione per far quadrare i conti. Ancora lontano dalla condizione migliore Bettini, il suo ingresso sarà graduale ma quanto visto contro il Portici fa già ben sperare. In avanti, al netto delle questioni under, scalpita Ragosta che dovrebbe soffiare la maglia da titolare allo spentissimo Cocuzza e formare il tridente con Rosafio e Yeboah. In casa Nocerina sono le questione extra campo a tenere banco: mister Morgia non ha grossi problemi di formazione ma deve gestire i problemi legati alle vicende societarie. Match che non ammette errori o paure, i giallorossi sono chiamati alla prima uscita da grande squadra. Non una pressione esagerata quando ti chiami Messina.
NOCERINA (3-4-3) Mennella; Matino, Manzo, Lomasto; Vitolo, Cecchi, Giacinti, Accardo; Alvino, Russo, Cavallaro. All. Morgia
MESSINA (4-3-3) Meo; Bruno, Manetta, Cassaro, Cozzolino; Lia, Bossa, Lavrendi; Rosafio, Yeboah, Ragosta. All. Modica