Palermo, la beffa arriva dal dischetto: solo pari con l’Avellino
Pubblicato il 31 Ottobre 2021 in Punto C
Posta in palio divisa e tantissime emozioni tra Palermo e Avellino. Il vantaggio di Lancini dei rosanero è illusorio, con la beffa che arriva su un calcio di rigore inesistente, per fallo su Plescia, trasformato da Tito. Palermo che resta imbattuto al Barbera, per l’Avellino è la quindicesima gara senza vittorie in trasferta.
CI PENSA LANCINI – Sfida intrigante tra due squadre in salute. Rosanero che vantano un conto aperto con l’Avellino dopo che lo scorso anno sono proprio gli irpini a eliminarli dai playoff. Da ricordare anche la diatriba tra Filippi e Braglia, scontro infuocato tra due tecnici che l’ultima volta che si sono affrontati non se le sono mandate a dire. Recupera pezzi il Palermo: torna disponibile Marconi, dopo la squalifica scontata con la Vibonese, in più c’è il reintegro in squadra Crivello voluto da Filippi, dopo che lo stesso tecnico lo aveva posto fuori rosa al termine della passata stagione. Nonostante i recuperi, però, viene confermato il 4-3-2-1 già utilizzato con ottimi risultati nella scorsa partita. Solito attacco con Sillipo e Fella a supporto di Brunori, l’unica novità di formazione la troviamo in difesa con Doda che prende il posto di Almici. Avellino che arriva al Barbera con tante assenze, Braglia schiera un 4-2-3-1 nel quale Gagliano vince il ballottaggio con Plescia per il ruolo di centravanti, alle sue spalle il trio Kanoute, Di Gaudio e Micovschi, quest’ultimo trova spazio soltanto all’ultimo minuto per sostituire Mastalli, infortunatosi nel riscaldamento. Partita che inizia con un ottimo spunto del Palermo – entrato in campo con più voglia e determinazione -, ai rosanero basta soltanto un quarto d’ora per sbloccare il match: corner perfetto di Dall’Oglio che trova un liberissimo Lancini, il centrale siciliano incorna perfettamente e fulmina il portiere avversario, partita sbloccata e Barbera che diventa una bolgia. Padroni di casa che non si accontentano e continuano ad attaccare, un ispiratissimo Silipo serve con un perfetto filtrante Fella, l’ex giocatore dell’Avellino entra in area e calcia, pallone che però si perde sul fondo. Avellino che prova a reagire con qualche azione personale di Di Gaudio, l’esterno – nato proprio a Palermo – mette in seria difficoltà Doda nella prima frazione di gioco, ma il solito Pelagotti salva i suoi. Ospiti che prendono campo e approfittano di un Palermo che, con l’andare del match, si allunga sempre di più. Sul finale di primo tempo clamorosa occasione per i biancoverdi: cross telecomandato di Aloi sulla testa di un indiavolato Di Gaudio, l’attaccante irpino spizza di testa a botta sicura, ma trova soltanto il palo. Primo tempo che termina con una forte pressione dell’Avellino in cerca del pareggio, i siciliani però resistono e chiudono l’intervallo in vantaggio.
TANTE PROTESTE – Secondo tempo che inizia con qualche cambio per parte: Filippi, per evitare un’eventuale doppia ammonizione, mette dentro Valente al posto di De Rose. Risponde Braglia che boccia i deludenti Gagliano e De Francesco, passando al 4-4-2 con l’inserimento di Plescia e Matera. Avellino che parte subito forte e si presenta davanti a Pelagotti proprio con il neo entrato Plescia: il numero 11, però, calcia malissimo e regala il pallone all’estremo difensore del Palermo. Dopo pochi minuti azione identica del Palermo: Fella scappa via alla difesa degli irpini, l’attaccante classe ’93, però, è impreciso e non c’entra la porta. Prima dell’ora di gioco arriva l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Doda stende un lanciato Kanoute e viene espulso per doppia ammonizione. Filippi corre ai ripari inserendo Peretti per Silipo. Sulla punizione seguente – dai 25 metri – Matera impegna Pelagotti con un gran tiro. Palermo che, però, ritrova la parità numerica dopo pochissimi minuti: lancio di Pelagotti sulla testa di Brunori, l’attaccante numero 9 spizza la palla e serve Valente che scappa via a Silvestri con un splendido tunnel e punta l’area avversaria. Non ci riesce, perché Rizzo lo stende senza esitazioni meritando, così, il rosso per aver interrotto una chiara occasione da rete. Squadre, nuovamente, in parità numerica e Barbera che si accende. Gara che cresce e diventa ancora più spettacolare, grazie anche a due squadre alla ricerca costante della rete. Palermo che trema quando l’Avellino viene fermato dal palo dopo una bella giocata in acrobazia di Di Gaudio. Una salvezza che diventa illusione, perché la beffa arriva puntuale: Plescia prova a scappar via in area, Peretti abbozza un’entrata col numero 11 biancoverde che vola giù. Contatto che pare non esserci, con i replay che confermano. Per il signor Moriconi, però, il tocco c’è stato ed è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Tito: piattone sinistro che Pelagotti può solo sfiorare. Gara in parità. Finale accesissimo, ma senza ulteriori scossoni. Al Barbera si chiude con un 1-1 amarissimo per i padroni di casa.
PALERMO 1
AVELLINO 1
MARCATORI Lancini (P) al 14′ p.t.; Tito (A) su rigore al 35′ s.t.
PALERMO (4-3-2-1) Pelagotti; Doda, Buttaro, Lancini, Giron; Luperini, De Rose (dal 1’ s.t. Valente), Dall’Oglio (dal 29’ s.t. Crivello); Silipo (dal 16’ s.t. Peretti), Fella (dal 16’ s.t. Odjer); Brunori (dal 24’ s.t. Soleri). (Massolo, Marong, Marconi, Almici, Mauthe, Floriano, Corona). All. Filippi
AVELLINO (4-2-3-1) Forte; Rizzo, Dossena, Silvestri (dal 37’ s.t. Bove), Tito; Aloi (dal 24’ s.t. D’Angelo), De Francesco (dal 1 s.t. Matera); Di Gaudio, Kanoute, Micovschi (dal 24’ s.t. Mignanelli); Gagliano (dal 1 s.t Plescia). (Pane, Sbraga, Messina, Mastalli). All. Braglia
ARBITRO Moriconi di Roma 2
NOTE Spettatori 7569. Espulsi Doda al 14′ s.t. per doppia ammonizione, Rizzo al 20′ s.t. per fallo in chiara occasione da rete. Ammoniti De Rose, Dossena, Doda, Fella, Soleri, Silvestri. Corner 3-4. Recupero 0′ e 4′.