Picerno-Messina, la strada per la crescita è indicata dalla costanza
Pubblicato il 30 Settembre 2024 in Primo Piano
Continuità cercasi. Dopo il pari di Latina, per il Messina arriva il difficile esame sul campo di un Picerno che, con una vittoria, potrebbe prendersi il primato. Modica vuole di più e lo pretende anche una classifica su cui iniziano a pesare i punti persi per strada in maniera ingenua.
PARENTESI UNDER 15 – La sfida del Francioni ha lasciato indicazioni interessanti, sia dal punto di vista tattico che di atteggiamento. Squadra che presenta alcune carenze, ma che col carattere e l’organizzazione ha sempre rubato l’occhio. Certo, qualcosa è stata lasciata per strada e sempre dopo prestazioni di buon livello. Ecco, il Messina che cade a Crotone e Cerignola non ha nulla su cui recriminare, nelle partite dove, invece, sono arrivati i pareggi – Potenza, Casertana e Latina – si doveva e poteva fare di più. Continuità, quindi, diventa la parola d’ordine. “Continuità”, però è anche la parola che ci costringe ad aprire la parentesi Under 15. Breve cronaca, anche se sarete già a conoscenza di tutto grazie al dettagliato lavoro – con annesso commento di cui sottoscriviamo anche le virgole – di Emanuele Rigano su “La Gazzetta del Sud”: dopo essersi presentati in 8 contro il Crotone, aver subito 10 reti prima di un infortunio e la fine anticipata del match, dopo aver subito uno schiacciante 7-0 sul campo del Taranto con un portiere schierato in un ruolo di movimento; ecco che viene scritta la terza pagina di imbarazzante svilimento del percorso di crescita di questi ragazzini. Domenica triste, con la sfida interna contro il Trapani durata un minuto. Perché? Messina Under 15 che si presenta con soli 7 elementi, partita che inizia con la rete degli ospiti e l’infortunio di un giovane calciatore giallorosso e il triplice fischio dell’arbitro per insufficienza di giocatori in campo. Il Messina presenta le sue squadre giovanili non per un interesse sportivo, e questo è pacifico. Poco importa, quindi, se arrivati a ottobre le rose non sono state completate in maniera adeguata. Niente di strano, perché per la prima volta non c’è stata esternalizzazione e, quindi, ci si è dovuti affidare alle proprie capacità. Ma essere adeguati al professionismo non pare possibile per questo club. Sferzato, nel tardo pomeriggio, anche dalla nota del Garante per l’Infanzia del Comune di Messina, Giovanni Amante. Che, dal suo ruolo istituzionale, ci va anche leggero. La risposta del Messina rasenta il grottesco, finendo per diventare assolutamente risibile. “Carta di Treviso” citata per darsi un tono che – vi diamo una notizia – nessuno di questi protagonisti può pensare di avere (oggi e in futuro); poi ragazzi “accusati” di essersi dimenticati i documenti e influenza a spiegare perché l’Under 15 si sia presentata il 7 elementi. A cui aggiungere il classico attacca alla stampa che esaspera queste situazioni. Forse, convinti che “giornalisti terroristi” sia una strategia su cui puntare per salvarsi il didietro. Pietro Russo, che ricopre il ruolo di Responsabile del settore giovanile, si prende l’onere di firmare questa arrampicata sugli specchi. Al centro di tutto c’è l’obiettivo di non far arrivare accuse al “nostro presidente” (come viene citato). E potevano dirlo subito! L’importante è che Sciotto non passi per colpevole. Un film già visto, e allora il Messina la strada della “continuità” l’ha già trovata. Stia sereno Modica, la continuità è un’abitudine a cui i giallorossi arrivano presto. C’è continuità, infatti, nell’essere poco adatti al calcio professionistico e nel cercare di dare la colpa agli altri. La questione Under 15 è solo la vicenda che fa maggiore rumore mediatico, ma la lista delle situazioni vergognose – sommate in questi 8 anni – è davvero lunga. Fa male scriverlo, ma la speranza è che qualcuno in FIGC si prenda la briga di intervenire e fermare questo andazzo.
VIRATA TATTICA – Torniamo alla prima squadra, con la sfida del Curcio segnata in rosso sul calendario visto il livello di un avversario che ha trovato la via per diventare una delle outsider del torneo. In linea di prosecuzione con quanto fatto negli anni scorsi. L’addio di Longo non ha fatto male, arrivato Tomei che ha insistito sul 4-2-3-1 ma trovato una sua identità. Squadra corta, veloce a palleggiare e con una grande accelerazione offensiva visto un quartetto offensivo a cui è stato sottratto un centravanti puro per un insieme più capace di togliere riferimenti e giocare di tecnica pura. Organizzazione, linea tecnica (e anche tattica) precisa e ambiente che non mette pressione negativa. Ecco che, quindi, il progetto Picerno è uno dei punti di riferimento dell’intera Serie C. Messina che arriva al match con la consapevolezza di sapere cosa fare, anche se l’applicazione non è sempre stata perfetta. Servirà precisione, invece, perché contro questo Picerno gli errori potrebbero costare cari. A Latina si è visto un 3-5-2 interessante dal punto di vista della compattezza, ma anche in fase di possesso la squadra è sembrata esprimersi bene. Conferma? Difficile, perché Modica vuol insistere – fin che potrà – sul suo 4-3-3. La papera di Curtosi non dovrebbe farlo retrocedere in panchina, mentre davanti a lui non ci sarà Salvo che al Francioni ha rimediato quella che pare essere una frattura del setto nasale. Spazio a Lia, con Ortisi opposto e Manetta in coppia con Rizzo. In regia ancora Petrucci, con lui Frisenna e Garofalo. In attacco ci sarà Pedicillo – miglior giocatore per rendimento fin qui -, con lui Petrungaro e Anatriello nel ruolo di prima punta, preferito a Luciani.
PICERNO (4-2-3-1) Summa; Pagliai, Gilli, Allegretto, Guerra; Pitarresi, Franco; Energe, Petito, Esposito; Maiorino. All. Tomei
MESSINA (4-3-3) Curtosi; Lia, Manetta, Rizzo, Ortisi; Frisenna, Petrucci, Garofalo; Pedicillo, Anatriello, Petrungaro. All. Modica
*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya