Potenza, il vento è cambiato: per un nuovo Bonimba si investe sui giovani
Pubblicato il 18 Novembre 2022 in Punto C
Società e squadra dal cammino costellato di alti e bassi. La storia del Potenza parte da Viviani e arriva fino a Macchia, passando per una Serie B lontana e le reti di un bomber come Roberto Boninsegna. Viaggio alla scoperta della squadra della “città verticale”.
PEDALARE E SCALARE – Potenza, capoluogo della Basilicata, è conosciuta anche come “città verticale” o “città delle cento scale”, per la peculiarità di trovarsi a più di 800 metri sul livello del mare, oltre ad avere un sistema di scale mobili che collega le varie frazioni della città. Le scale sono uno degli elementi caratterizzanti anche in ambito calcistico, visti i diversi saliscendi di una squadra che, a partire dagli anni ’30 del secolo scorso, ha alternato campionati professionistici a stagioni nel dilettantismo. La storia quasi centennale del Potenza trova i suoi anni d’oro tra il ’63 e il ’67, in cui i lucani stazionano per cinque stagioni consecutive in Serie B e lanciano quel Roberto Boninsegna che qualche anno dopo realizzerà valanghe di gol tra Serie A e Nazionale. La stagione 1964-1965 è la più proficua nel campionato cadetto e vede il Potenza classificarsi al quinto posto. Poi un periodo complesso, contrassegnato dalla retrocessione in Serie C, seguita a distanza di qualche anno da quella in D. E diversi cambi di denominazione a simboleggiare una certa instabilità a livello societario: tra il 1986 e il 2013 si contano due fallimenti e due passaggi di consegne. Al termine di questo limbo si passa alla denominazione “Potenza Football Club”. Nel frattempo, nelle stagioni 2011-2012 e 2012-2013, il club ha disputato due campionati di Eccellenza a causa del coinvolgimento nello scandalo del calcioscommesse, che ha comportato l’arresto dell’allora presidente Postiglione e l’esclusione del Potenza dal campionato di Serie C. La cronistoria presidenziale è molto articolata e segnala personaggi del calibro di Alfredo Viviani – fondatore del club – a cui è stato intitolato lo stadio e Francesco Petrullo, patron nel periodo della storica promozione in Serie B. Negli ultimi anni aldilà del ritorno in Serie C – nella stagione 2017-2018 – è da segnalare il passaggio di consegne da Salvatore Caiata a Donato Macchia, che la scorsa estate ha preso le redini della società.
IDENTIKIT E AMBIZIONI – Donato Macchia è un imprenditore dell’eolico che da pochi mesi ha rilevato il Potenza dopo la salvezza rimediata in extremis nello scorso campionato. Ad accompagnarlo in questa avventura – nelle vesti di vicepresidente – è Angelo Chiorazzo, ex membro della Democrazia Cristiana e attuale presidente di Auxilium Edil. Sono a carico di Macchia diverse società nell’ambito delle energie rinnovabili con un comune denominatore: Gruppo Macchia Srl., Agebas S.r.l., Tatt’s S.r.l., La Nuova S.r.l., Melfi Energie Rinnovabili S.r.l. sono i possedimenti di una holding che secondo alcune stime detiene un capitale di circa 2.5 milioni di euro. La Tatt’s è stata rilevata nel maggio del 2022, appena qualche settimana prima rispetto all’acquisizione del Potenza. Il bilancio del Gruppo Macchia nell’ultimo triennio non è stato entusiasmante e conta diversi parametri in rosso. Ciononostante, le recenti performance illustrano una situazione in leggera ripresa a dimostrazione di un imprinting basato sulla stabilità economica. Aspetto che si riflette anche nel calcio: fin dal suo arrivo Macchia è stato cristallino riguardo all’intenzione di rilanciare il Potenza tramite un programma basato sulla sostenibilità. «Essere ambiziosi è giusto, ma serve saperlo fare attraverso un calcio sostenibile e una società sana. Sappiamo benissimo che la Serie B manca da troppo tempo nella nostra regione e per questo vogliamo costruire qualcosa di duraturo e ambizioso che regali alla tifoseria emozioni simili a quelle dei tempi di Bonimba». Parole rilasciate dallo stesso patron del Potenza in un’intervista che risale al suo arrivo e che fanno ben sperare i tifosi in prospettiva futura.
GIOVANI AL CENTRO – Come avviene in molti casi ambizione e obiettivi a lungo termine passano dai giovani. E da questo punto di vista le idee di Macchia sono abbastanza chiare: «Per far sì che si possa edificare qualcosa di solido ho stabilito che il 30% del budget venga impiegato nel settore giovanile. Voglio che il Potenza diventi l’aspirazione di molti giovani in ambito locale e non solo, che li aiuti a crescere e migliorarsi». Parole non banali di un uomo che ha già avuto qualche esperienza in piccolo nel mondo del calcio, in cui i giovani sono stati centrali. Nel 1999, infatti, l’attuale patron rossoblù era entrato a far parte della dirigenza della Vultur Rionero, compagine lucana militante nel campionato di Eccellenza. La soddisfazione più grande di quella breve parentesi – durata due anni – è relativa ai risultati raggiunti sul campo con la squadra più giovane del campionato, formata in buona parte da ragazzi provenienti dal settore giovanile. Modus operandi preciso e ammirevole di un presidente che al Potenza vuole proseguire sulla stessa lunghezza d’onda. In un progetto che prevede anche un miglioramento delle strutture e più in particolare la realizzazione di una cittadella sportiva che rappresenti un punto di riferimento per i giovani appassionati allo sport. Una testimonianza di tale volontà è data anche dalla campagna acquisti richiesta al ds Varrà. Tra le fila del Potenza ci sono elementi freschi ma già importanti come Armini e Talia, in prestito rispettivamente da Lazio e Benevento. Ma anche giovani di proprietà come Volpe e Sandri, abbinati a gente esperta e di categoria. Per un Potenza che – come il Messina – fa minutaggio e conta un’età media di 24,5: la quinta più bassa del girone C. Dopo un avvio complicato, caratterizzato da tanti bassi e pochi alti, i lucani hanno cambiato guida tecnica passando da Sebastiano Siviglia a Peppe Raffaele, con una crescita nei risultati che ha portato al successo nell’ultimo turno per 3-0 sul Latina. Che sia il punto di partenza verso un futuro luminoso?
*foto copertina: Potenza Calcio – Facebook ufficiale