Potenza-Messina: se la riconosci una trappola diventa un’opportunità
Pubblicato il 18 Marzo 2023 in Primo Piano
Divieto di sosta. La vittoria sul Pescara ha accorciato le distanze sulla salvezza diretta, ma per il Messina il cammino è sempre in salita e la trasferta di Potenza rappresenta uno degli ostacoli più impervi. Conta poco, perché i giallorossi non possono rallentare anche in vista dei prossimi scontri diretti.
PAZIENZA E ATTENZIONE – Non è ancora tempo per conti e tabelle, ma che in casa Messina si abbia la consapevolezza che le prossime due sfide siano quelle decisive è, ormai, chiaro. Prima Potenza, poi Turris e sempre in trasferta. Il primo non è più un incrocio salvezza, ma senza punti dal Viviani la gara di sabato al Liguori perderebbe di quello slancio spinto dalla speranza. Insomma, il Messina deve sempre fare risultato. Nessuna tabella, però, e la testa tutta puntata sulla gara contro la squadra di Peppe Raffaele. I lucani sono la dimostrazione – in positivo – che, alla fine, tutto si equilibra ed i veri valori vengono fuori. Campionato pieno di pareggi – sono 17 -, ma lo scatto iniziato col girone di ritorno ha portato Caturano e soci a puntare la zona playoff dopo aver salutato la compagnia della lotta salvezza. Quantità alla base, poi la qualità di un reparto offensivo che presenta firme pesanti e di categoria. Il Messina arriva alla sfida con la convinzione giusta e il morale rialzato dal successo contro il Pescara. Non solo per i 3 punti, ma anche per la crescita di alcuni protagonisti attesi. Su tutti Ragusa. Una vittoria necessaria, che ha permesso ai giallorossi di puntare il proprio mirino su Gelbison e resto delle squadre ora salve. Conta sempre vincere, ma una mano dagli altri campi è sempre importante quando insegui. Turris impegnata a Pescara e Gelbison che sembra vestire i panni della vittima sacrificale contro un Catanzaro che sarebbe in B con un successo. E di sfide difficili per le rivali del Messina ce ne sono altre. Non meno complicata quella dei giallorossi, per un campionato che pare davvero destinato a definirsi il 23 aprile nell’ultima giornata. Quella del Viviani sembra prendere le forme della gara pastosa, complicata e da stappare con un po’ di malizia. Il Potenza, infatti, non è formazione abituata a regalare spazi. Strani paradossi, però, nei lucani: l’atteggiamento base è abbastanza attendista, i tanti pareggi farebbero pensare a una squadra votata a subire poco e, invece, il Potenza è anche la peggior difesa del girone in compagnia della Turris (46 reti subite). Tutto e il contrario di tutto. Situazione che non fa che aumentare le difficoltà, i rischi e le possibili trappole. Al Messina, quindi, il compito di leggere e studiare la sfida. Solo con la giusta pazienza, infatti, sarà possibile non cadere in uno dei tranelli tattici firmati Raffaele.
CONFERME – Gli unici assenti – oltre agli infortunati di lungo corso – sono gli squalificati Fofana e Mallamo. Reparto mediano, quindi, con le opzioni contate ma Raciti può fare affidamento sul rendimento di grande impegnato mostrato da Konate e Fiorani. Formazione che potrebbe essere influenzata dalle tre partite in una settimana, ma il tempo per riposarsi in vista di Torre del Greco è tanto, per questo il Messina sembra andare verso la quasi conferma della formazione che ha battuto il Pescara. In porta Fumagalli, davanti a lui Berto e Celesia larghi con Ferrara che potrebbe far coppia con Trasciani che parte un passo avanti a Hélder Baldé. In mezzo, come detto, Fiorani e Konate. In attacco Kragl e Ragusa larghi, mentre Balde si muoverà alle spalle di Perez. Uno sguardo alla lista dei diffidati dove – oltre all’infortunato Catania – compaiono: Fumagalli, Trasciani, Celesia, Versienti, Fiorani e Balde. Nel Potenza assente lo squalificato Gyamfi con Raffaele che non dovrebbe modificare il suo abituale 3-5-2: in porta Gasparini, in difesa Girasole con Sbraga e Armini, mentre a destra sarà Hazdiosmanovic a sostituire il citato Gyamfi. Cittadino si prenderà la regia, con Volpe confermato a sinistra. In attacco Caturano e Di Grazia partono in vantaggio rispetto a Murano.
POTENZA (3-5-2) Gasparini; Girasole, Sbraga, Armini; Hadziosmanovic, Steffè, Cittadino, Talia, Volpe; Caturano, Di Grazia. All. Raffaele
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto, Trasciani, Ferrara, Celesia; Fiorani, Konate; Kragl, Balde, Ragusa; Perez. All. Raciti
*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya