
La speranza è durata poche ore. La tanto attesa procura per la cessione del Messina si è rivelata l’ennesima beffa. Il sindaco Basile ha denunciato pubblicamente che il documento ricevuto è “privo di valore giuridico”: non firmato digitalmente e non prodotto in originale, risulta totalmente inutilizzabile per la cessione.
L’ULTIMO ATTO DELLA FARSA – «Questo ulteriore comportamento, che ancora una volta lascia con il fiato sospeso l’intera città, evidenzia in maniera ancora più chiara la totale mancanza di rispetto e serietà che ha contraddistinto questa vicenda», ha dichiarato il primo cittadino in una nota ufficiale, aggiungendo che “ormai il tempo è scaduto” e che quanto accaduto è “inaccettabile”. La vicenda assume contorni surreali. Alle 15 di oggi il sindaco riceve sul suo numero personale, tramite WhatsApp, un PDF in lingua francese che dovrebbe rappresentare la procura per cedere l’80% delle quote del Messina al prezzo simbolico di un euro. Basile, dimostrando serietà istituzionale, verifica immediatamente la validità del documento presso uno studio notarile messinese. Il responso è impietoso: il documento è inutilizzabile. Per la cessione di quote societarie serve un originale con apostilla o una firma digitale certificata secondo standard internazionali, non certo un PDF inviato via chat. «Mi sono assunto la responsabilità di facilitare il dialogo in una trattativa che, lo ricordo, è di natura esclusivamente privata, precisa il sindaco. Tuttavia, l’atteggiamento di AAD ha superato ogni limite e sfiora l’assurdo. Oggi, 11 aprile, a soli cinque giorni da una scadenza cruciale per il futuro di ACR Messina, ci troviamo di fronte a una procura priva di valore giuridico».
LA STRATEGIA DILATORIA ORMAI EVIDENTE – Lo schema è ormai chiaro e ripetitivo: promesse, annunci, poi ostacoli improvvisi, rinvii, documenti inadeguati. Tutto mentre la scadenza del 16 aprile – quella per il pagamento di stipendi, contributi e oneri fiscali di febbraio – si avvicina inesorabile. Dal giorno dell’acquisizione, AAD Invest ha versato nelle casse del club appena 130mila euro attraverso tre bonifici. E ora questa procura fantasma, inviata informalmente e priva dei requisiti legali minimi, che appare come l’ennesimo tentativo di prendere tempo o scaricare responsabilità.
COSA SERVE DAVVERO PER UNA PROCURA VALIDA – Per comprendere la gravità della situazione, è necessario conoscere i requisiti legali di una procura internazionale. Per la cessione di quote societarie, il documento deve seguire un percorso rigoroso:
- Se cartaceo: essere redatto da un notaio estero, apostillato secondo la Convenzione dell’Aja, tradotto ufficialmente e presentato in originale
- Se digitale: contenere firme elettroniche qualificate conformi al regolamento eIDAS, con e-Apostille e certificazioni riconosciute
In entrambi i casi, il documento deve poi essere validato da un notaio italiano prima di poter procedere con qualsiasi atto di cessione. Un semplice PDF non firmato digitalmente inviato via WhatsApp non possiede nessuna di queste caratteristiche, risultando quindi completamente inutile dal punto di vista legale. Le parole del sindaco Basile non lasciano spazio a interpretazioni: «Le preoccupazioni dei giorni scorsi erano purtroppo fondate e oggi trovano ulteriore conferma. Da sindaco di una città che ha sempre amato il calcio non posso che esprimere rammarico e disappunto». Con la scadenza del 16 aprile ormai a cinque giorni di distanza e la procura rivelatasi un fantasma, la pazienza è finita: «Credo davvero che ormai il tempo sia scaduto». E intanto, il countdown continua inesorabile.