Sancataldese-Messina, legge della conservazione della massa

Pubblicato il 15 Dicembre 2018 in Primo Piano

L’ottimismo percepito è, forse, un crescendo tipico dei momenti di rivoluzione. Il Messina appena rinato, però, non ha ancora mostrato nulla per far sperare che la seconda parte di stagione porti meno delusioni. La vittoria di Nocera non ha avuto seguito, perché dal San Filippo è uscito un Roccella col diritto di recriminare, passaggio a vuoto che Biagioni può ancora spiegare con il mercato in divenire ma che in un contesto di depressione da classifica non va sottovalutato. Il gioco latita, un ritornello che siamo costretti a ripetere per non far calare l’attenzione su uno degli aspetti fondamentali: la squadra che sta nascendo non avrà lo spessore per un calcio cinico e spietato, la qualità media non garantirà di poter avere successo solo grazie alla differenza di valori. Sarà necessario trovare una base su cui far scorrere un flusso di gioco utile alla scalata, perché sarebbe davvero impossibile pensare di sopravvivere sui soli episodi visti fin qui. Porte sempre aperte in casa Messina: arrivati Aldrovandi, Amadio e Selvaggio, con Sambinha e Baldé che aspettano ancora il transfer per poter dare una mano. Il centravanti è, probabilmente, il più atteso dato che la coperta in attacco oltre a essere corta non scalda neanche tanto. Il giorno della squalifica di Arcidiacono, infatti, ci sarà bisogno di incrociare le dita e sperare che qualcosa possa nascere dall’estro di Catalano o dalla gioventù di Tedesco. Troppo poco, soprattutto per una squadra che non ha identità.

FILOSOFIA – Che Messina sarà non è ancora giusto domandarlo. L’utopia si scontra con la realtà che fa comprendere, come, fino a Natale si dovrà fare di necessità virtù. Sancataldese, Castrovillari e Rotonda nel giro di una settimana prima di una sosta perfetta per lavorare, anche se Biagioni non avrà il jolly di poter sprecare altri punti fino alle festività. I bonus e le giustificazioni hanno stancato osservatori e critici, credere che basterà un mini ritiro per trasformare il buio in luce è, assolutamente, materia per sognatori. Le risposte Biagioni dovrà darle immediatamente, in una settimana il suo Messina deve mostrare il suo volto e la sua idea di calcio. Il tempo per criticare il terreno di gioco, puntare il dito sui singoli e giustificarsi col calciomercato è scaduto, c’è una classifica con avversari in balia degli eventi che non possono più stare davanti al Messina. La graduatoria rimane corta, anche se il momento di tabelle e sogni può essere rimandato. I giallorossi hanno l’obbligo di vincere: cominciando, anche, a convincere diventerebbe più facile inanellare risultati, senza il cattivo pensiero di aver assistito a un caso e non a una certezza.

SCELTE – Niente transfer per Sambinha e Baldé che restano a casa a fare compagnia allo squalificato Arcidiacono. La formazione che ha impattato col Roccella troverà poche modifiche: Lourencon è ormai intoccabile, davanti a lui Zappalà aspetta di capire se verrà confermato Ba o toccherà a Ferrante fare il suo esordio, aprendo la possibilità di vedere un altro under in attacco. Biondi, Barbera e Tedesco sono i primi tre certi del posto tra i giovani obbligatori, Ba e Carini si giocano una maglia. Con la conferma del centrale senegalese in avanti ci sarebbe Cocimano a completare il trio. Non ci saranno sorprese in mezzo dove Genevier verrà accompagnato da Janse e Traditi, una certezza solo per Biagioni. Mare mosso in casa Sancataldese: mister Mascara ha salutato lasciando spazio al vice Milanesio, i risultati non brillano e il mercato porterà volti nuovi pure tra i nisseni. Addio anche dell’ex Cocuzza che adesso cerca squadra ma ci sarà lo spauracchio Ficarrotta. Al Mazzola si giocherà una partita che non ammetterà errori e che potrebbe essere ritmata dalla paura di perdere. Il Messina non ha diritto ad aver paura, l’obbligo è quello di mostrare personalità e identità di gioco. La vittoria è, spesso, solo una conseguenza.

SANCATALDESE (4-3-3) Franza; Florio, Longo, Di Marco, Di Grazia; Costanzo, Calabrese, Di Stefano; Ficarrotta, M0ntalbano, Bruno. All. Milanesio

MESSINA (4-3-3) Lourencon; Biondi, Zappalà, Ferrante, Barbera; Janse, Genevier, Traditi; Carini, Tedesco, Catalano. All. Biagioni

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