Probabilmente la sfida più complicata che Valerio Bertotto potesse augurarsi. La gara di Tim Cup del Franchi di domenica sera è la classica trappola di inizio stagione che nessuno vorrebbe trovarsi davanti. Il Messina, tra ragazzi in prova e mercato, è in ritiro da inizio luglio ed il tecnico torinese lavora sulla sua creatura ormai da una ventina di giorni. Alcuni tagli, altri che hanno convinto, il tutto misto ad un mercato che ha portato in giallorosso alcuni buoni prospetti e giovani scommesse. Ovvio che il 31 luglio non sia la data giusta per giudicare o valutare (come la Coppa Italia non sia la competizione), ma a rendere la situazione complicata è l’avversario. Il Siena di mister Colella è una squadra che fino a dieci giorni fa, praticamente, non esisteva ancora. Caos societario con il direttore sportivo Dolci e il tecnico che hanno iniziato il proprio lavoro solo da una settimana. La composizione della rosa, naturalmente, ha subito la lentezza fisiologica che una situazione del genere comporta. Tanti elementi sono arrivati in Toscana da pochi giorni, alcuni sono stati tesserati in queste ore e non saranno a disposizione di Colella. Il quadro è chiaro, il Messina va al Franchi col peso del favore del pronostico con l’ulteriore pressione di affrontare una squadra che, non ce ne vogliano a Siena, ancora non esiste. Forzato, forse, parlare di un Messina obbligato a vincere; la realtà però difficilmente si scosta da questo ragionamento. Verissimo che il mercato del Messina non è concluso, sopratutto in difesa il lavoro del ds Tosto è ancora lontano dall’essere terminato; però la differenza di organizzazione e preparazione “costringono” questo Messina a battere un Siena in cantiere.
DUBBI – Non mancano le preoccupazioni per mister Bertotto: l’infortunio oltre alla squalifica tolgono dal roster Lorenzo Paramatti per la sfida, tra l’altro da ex, di Siena. In difesa il solo Burzigotti è disponibile come centrale, accanto a lui sarà riproposto Andrea De Vito che tanto bene ha fatto in quel ruolo grazie al lavoro di Lello Di Napoli. Sulle fasce Mileto a destra sembra una certezza, opposto sarà Ionut in vantaggio sul giovane Fiumara. In mezzo al campo Musacci non pare in condizione ottimale, qualche problema anche per Baldassin che però dovrebbe farcela. Certi della maglia sono Bramati e Giorgione. In attacco Pozzebon e Ciccone sembrano punti fermi, ballottaggio Milinkovic-Ferri per completare il reparto. Un dubbio anche in porta: Brunelli sembra essere il prescelto per il ruolo di titolare in stagione, però per la gara in Toscana potrebbe toccare a Russo difendere i pali della porta dei giallorossi.
CONFORT ZONE – Non rischia mister Colella, poco lavoro e rosa in costruzione. Il suo classico 3-5-2 dovrebbe essere la classica “coperta di Linus” cui affidarsi in questa prima, e poco gradita, uscita stagionale. In difesa D’Ambrosio dovrebbe partire dalla panchina, sopratutto vista la trattativa di mercato proprio col Messina. Al suo posto spazio all’ex Luigi Silvestri con Ghinassi e Panariello. In mezzo al campo il gioco lo detterà l’ex Paganese Guerri, con lui Gentile e Castiglia. In attacco lo spauracchio sarà Ettore Mendicino, centravanti scuola Lazio, con lui ci sarà Firenze che lo scorso anno ha ben impressionato a Catanzaro.