Sorrento-Messina: quando mi comporto bene, mi sento bene

Pubblicato il 8 Ottobre 2023 in Primo Piano

C’è una cosa che questo Messina non può mai permettersi di sbagliare: l’atteggiamento. Precisa volontà di un Giacomo Modica che dalla sua squadra pretende attenzione, coraggio e rispetto di ogni singolo aspetto della partita. Quella di Sorrento è difficilissima, più di quello che la classifica possa dire.

MAI SOTTOVALUTARE – Che la squadra campana sia in fondo alla graduatoria quasi per caso lo raccontano le prestazioni degli uomini di Maiuri. Identità precisa, volontà di un calcio offensivo e di controllo del gioco. Lo scotto del salto di categoria si paga, così come aver mutato in maniera profonda gran parte della rosa. Risultati a parte, però, il cammino dei rossoneri avverte che sottovalutarli si avvicinerebbe a uno di quei peccati mortali tipici del calcio. Modica sembra saperlo, tanto che sin dalle prime battute della sua conferenza stampa martella sul rispetto di un avversario che gioca – a dir suo – il miglior calcio del campionato. Medaglia da appuntare per Maiuri vista la concorrenza, ma messaggio chiaro per la sua squadra: con un pizzico di attenzione in meno del solito dal Viviani si esce con le ossa rotte. Punto a favore quello di giocare a Potenza, campo neutro non lontanissimo ma neanche così vicino da una Sorrento che avrebbe dato altra spinta ai campani. Paradossi incurabili di questa Serie C. Premessa necessaria, però pensare che questo Messina possa già pensare di sottovalutare qualcuno resta azzardato. I giallorossi hanno strappato una vittoria importante contro l’Avellino, ma sono ancora squadra in cerca di un titolo. Sì, perché per quale obiettivo possa lottare il Messina non è ancora chiaro. La salvezza rappresenta il primo gradino: se raggiunta in fretta si penserà ad altro, in caso contrario si festeggerà quando arriverà. Per intuire che stagione sarà, però, il tempo è ancora poco. Tra pregi e difetti, questa squadra ha mostrato parte della sua anima ma assestarsi diventa necessario per trovare il proprio passo. Le premesse per viaggiare in zone diverse da quelle delle scorse stagioni sembrano esserci, con la settimana in arrivo che profuma di possibilità di conferme. Sorrento lontano da casa, poi doppio appuntamento al San Filippo contro Casertana (nel recupero) e Giugliano. Uno, due e tre per capire cosa sia veramente questo Messina.

LA STRADA DELLA CONTINUITÀ – Il derby di Coppa Italia contro il Catania è stato palcoscenico per ammirare chi, in stagione, aveva giocato un po’ meno. Le buone notizie ci sono state, come quelle meno buone. Modica, quindi, sembra poter godere di un gruppo abbastanza omogeneo su cui poter contare. Franco ha trovato l’esordio, mostrando una capacità di leggere l’azione importante così come un senso della posizione che trasuda esperienza. Detto questo, però, il ritmo partita è ancora lontano da quello utile per una maglia. Lui e Firenze sembrano nella condizione di potersi alternare, magari per sfruttare le loro diverse caratteristiche. Unico assente sarà lo squalificato Polito, perché anche Giunta ha smaltito il problema al ginocchio e torna tra i convocati. Percorso simile per il Sorrento che recupera il suo perno di centrocampo: quel Giuseppe La Monica trascinatore nell’anno della promozione. Squadra, quella campana, che ripartirà da un 4-3-3 che per intensità e dettami assomiglia molto a quello giallorosso. La possibilità di trovarsi di fronte a una partita aperta, offensiva e coraggiosa è altissima. A proposito di coraggio: Modica ha battuto il tasto, un po’ stimolato da precisa domanda, un po’ perché la sua fase difensiva deve mostrare un coraggio diverso. Rompere la linea, accorciare, sfidare l’avversario. Per rischiare di meno servirà osare di più, due cose solo apparentemente in contrasto. Difesa che, a proposito, dovrebbe ripartire da quanto visto contro l’Avellino. Un po’ come l’attacco, dove Plescia ed Emmausso dovrebbero essere accompagnati ancora da capitan Ragusa. Contro l’Avellino solo qualche sprazzo e un po’ di fatica, a Catania meno tempo in campo ma buona energia dimostrata. Solo giocando potrà crescere e ritrovare il cambio di passo che Modica tanto attende.

SORRENTO (4-3-3) Marcone; Todisco, Blondett, Fusco, Loreto; La Monica, De Francesco, Vitale; Badje, Ravasio, Scala. All. Maiuri

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Manetta, Ferrara, Ortisi; Frisenna, Firenze, Scafetta; Ragusa, Plescia, Emmausso. All. Modica

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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