SPAL-Messina, pronostico rispettato: giallorossi eliminati dalla Tim Cup
Pubblicato il 7 Agosto 2016 in Primo Piano
Senza paura, aveva detto alla vigilia del match Valerio Bertotto. Il campo però ha detto bene alla SPAL, che ha fatto valere la propria caratura aggiudicandosi con merito la vittoria che vale l’accesso al 3° turno di Tim Cup (il 13 agosto contro il Cagliari al Sant’Elia). I giallorossi, dopo quasi un mese di ritiro lontano da Messina, sbarcheranno nei prossimi giorni in riva allo Stretto per ultimare la preparazione e proiettarsi sull’inizio del campionato.
LA SPAL AVANTI – Bertotto ripropone 10/11 dello schieramento titolare sceso in campo contro il Siena. Conferma in blocco per la terza linea, con Mileto, Burzigotti, De Vito e Ionut davanti a Russo. Unica novità di giornata l’esordio da titolare di Gianluca Musacci, che va a occupare la casella di centrocampista centrale stretto tra Baldassin e Giorgione, superando in corsa Ricozzi nel ballottaggio della vigilia per il ruolo di play basso. In attacco riproposto in blocco il tridente Ciccone-Pozzebon-Milinkovic. A parte lo squillo di Schiavon, neutralizzato da Russo, al Morganni di Forlì la fase di studio si protrae per una ventina di minuti scanditi da un sostanziale equilibrio. Che però viene spezzato al 21′ dal destro rotato di Antenucci, bravo a capitalizzare al meglio l’assist dell’attaccante classe ’96 Cerri, arrivato in prestito dalla Juve e fresco di convocazione nell’Under 21 di Gigi Di Biagio, l’ennesima. Antenucci ci riprova alla mezzora, ma il suo tiro finisce di poco a lato. Messina volenteroso ma sterile: qualche tentativo in ripartenza, che però non si traduce mai in conclusioni degne di nota verso la porta difesa da Meret.
FINE DEI GIOCHI – Nella ripresa si ricomincia con la stessa trama che aveva caratterizzato il finale della prima frazione di gioco. La SPAL si getta in avanti vogliosa di chiudere la pratica a stretto giro, mentre il Messina rimane attendista e punta tutte le fiche sul contropiede. Bertotto si gioca la prima carta al 17′, una mossa che di fatto ridisegna la difesa: dentro Paramatti per Mileto. Il difensore scuola Bologna si sistema al centro accanto a Burzigotti; De Vito scala va sulla corsia sinistra e Ionut in quella opposta. Poco dopo però arriva il raddoppio della SPAL a opera di Cerri, che beffa Russo con un colpo di biliardo. Quasi una sentenza, tant’è che Bertotto deve rivedere la sua strategia concedendo la prima ufficiale a Brunori Sandri, che va a rilevare Baldassin: un attaccante per un centrocampista, all’interno di un 4-2-4 che sa di esperimento ma anche di mossa della disperazione. L’italo-brasiliano è autore del primo vero tiro in porta del Messina, con un colpo di testa bloccato agevolmente da Meret. Qualche minuto dopo ci riprova Jacopo Ferri, entrato poco prima al posto di Ciccone: il suo tiro, però, viene respinto in corner dal portiere biancazzurro. Ancora un tentativo del Messina, con l’ennesimo tiro di Ferri forse respinto con un braccio da un difensore della SPAL. Poco prima di titoli di coda torna a pungere la SPAL con Antenucci, lesto ad approfittare di uno svarione di Musacci: il suo tiro viene vanificato dalla bella parata di Russo.
SPAL 2
MESSINA 0
MARCATORI Antenucci al 21’ p.t; Cerri al 18′ s.t.
SPAL (3-5-2) Meret; Gasparetto, Cremonesi, Giani; Lazzari, Arini, Pontisso (dal 32′ s.t. Spighi), Schiavon, Mora; Cerri (dal 25′ s.t. Zigoni), Antenucci (dal 41′ s.t. Grassi). (Marchegiani, Silvestri, Beghetto, Bonifazi, Branduani, Concas, Ghiglione). All. Semplici.
MESSINA (4-3-3) Russo; Mileto (dal 17′ s.t. Paramatti), Burzigotti, De Vito, Ionut; Baldassin (dal 22′ Brunori Sandri), Musacci, Giorgione; Ciccone (dal 28′ s.t. Ferri), Pozzebon, Milinkovic. (Dini, Fiumara, Bossa, Ricozzi, Longo, Brunelli). All. Bertotto.
ARBITRO Illuzzi di Molfetta
NOTE Ammoniti Giorgione. Recupero 0′ e 4′