Ore frenetiche in Lega Pro, si valuta anche la possibile sospensione dei campionati. Motivo scatenante l’aggressione subita da alcuni giocatori del Taranto dopo la debacle di Messina. Alla ripresa degli allenamenti un gruppo di facinorosi sarebbe infatti penetrato negli spogliatoi minacciando con mazze e coltelli la squadra: in seguito sarebbero volati calci e pugni, mentre lo staff provava a sventare l’incursione; a farne le spese sarebbero stati il portiere Maurantonio, i difensori Altobello e Stendardo e lo stesso tecnico Ciullo. Un episodio gravissimo che, se confermato nella dinamica, potrebbe chiamare alla levata di scudi l’Associazione Italiana Calciatori, già in prima linea dopo i recenti episodi di Matera, Ancona e Catanzaro che avevano portato alla protesta pacifica di domenica scorsa (ritardo di 15’ per l’inizio delle partite).
IL COMUNICATO – Nel pomeriggio, intanto, la società rossoblù ha diramato una nota di sostegno ai propri tesserati: “Nel pomeriggio odierno la squadra del Taranto F.C. 1927 (tecnici, giocatori, dirigenti) durante l’allenamento presso il campo B dello stadio Erasmo Iacovone, è stata oggetto di un’aggressione fisica e verbale da parte di un gruppo di circa 30 persone incappucciate. La Società, condannando fermamente tale forma di violenza, esprime la propria vicinanza e solidarietà a tutti gli atleti, all’allenatore Salvatore Ciullo, allo staff tecnico ed ai dirigenti presenti”.